Recensione

Aaero Recensione

Spesso i giochi indipendenti sono generalmente piccole esperienze che riescono a regalare grandi emozioni ai giocatori. In ogni caso, a primo impatto, Aaero aveva attirato la mia attenzione ma non mi aveva conquistato, anche perché, normalmente, questi prodotti si avvicinano più a degli esperimenti che a videogiochi veri e propri. Pensate alla mia espressione facciale quando, per l’ennesima volta, è stato riproposto un rhythm games, ovvero giochi come Rez che uniscono gameplay e musica per cercare di entrare in sintonia con gli utenti. Questi lavori contano su una nicchia ristretta di fan ma, nonostante siano scomparsi ormai da anni da sotto i riflettori, ogni tanto qualche piccolo studio prova, con successo o meno, di riportarli in auge. A seguire la strada tracciata da Tetsuya Mizuguchi ci provano i britannici di Mad Fellows, unendo meccaniche da sparatutto su rotaie con la musica dub tanto in voga in questo periodo.

La prima cosa che noterete saranno le ambientazioni sci-fi poligonali e psichedeliche: quando attraverserete deserti o castelli oscuri lo farete sfrecciando su una piccola astronave a ritmo di musica sconfiggendo i nemici. Questo è, più o meno, quello che c’è da aspettarsi da Aareo. La navetta che controllerete in modo limitato si muoverà su binari prefissati, ma all’interno di questi potrete spostarla a piacimento. In ogni caso, alcune volte, sarà necessario seguire delle linea prestabilite, se non lo farete nella maniera corretta la musica sarà interrotta per un lasso di tempo; queste sequenze di gameplay possono essere molto lunghe e, se fallirete nel tenere la navicella sulla giusta rotta, dovrete ricominciare il livello da capo.  Le musiche possono variare da sequenze vocali ai classici bassi ma, soprattutto, questa esperienza è contornata dalla dubstep. Aaero è ricco di brani EDM classici, fino ad arrivare, passo dopo passo, a quelli più contemporanei. Gli appassionati di questo genere di musica troveranno sicuramente pane per i propri denti.

Seguire queste linee, in ogni caso, non è l’unica cosa che farete nel gioco. Infatti durante i livelli dovrete schivare ostacoli fissi e mobili ma, il fulcro principale dell’esperienza, è sicuramente l’elemento shooter dell’opera, che riprende per certi versi quanto visto in Rez. Potrete selezionare fino ad otto nemici ed eliminarli a tempo perfetto con la musica. Ci saranno avversari semplici da annientare dove basterà un solo colpo, alcuni che non posseggono una vera e propria vita ma spareranno razzi da colpire prima dell’esplosione e, ciliegina sulla torta, i boss. Ogni cinque livelli, infatti, incontrerete temibili creature come un verme gigante, un ragno robotico e così via. Giustamente, oltre a questi mostri colossali, dovrete preoccuparvi dei nemici comuni e di seguire le linee ritmiche. Il livello si può completare anche senza uccidere il boss ma, per un punteggio più alto, è necessario eliminarlo. Ad ogni quadro avrete a disposizione unicamente tre vite prima di doverlo ripetere quindi, dovrete prestare attenzione ad ogni mossa per non finire in game over. Infine sono presenti dei “segreti”, ovvero dei punti luminosi e poco evidenti nello scenario che se colpiti aggiungono ulteriore punteggio e, fondamentalmente, rappresentano i “collezionabili” del titolo.

Aaero non offre un comparto tecnico eccezionale né un’esperienza indimenticabile ma, in ogni caso, nel complesso risulta gradevole e funzionale. Sarebbe stato bello vedere alcune varianti nel gameplay per rendere il tutto più divertente, magari qualche power up o cose simili. In effetti c’è da dire che il tempismo ed i ritmi richiesti dal gioco non danno troppo spazio all’ottimizzazione ma, in ogni caso, qualche nemico da colpire a tempo, delle linee musicali da seguire, danno l’effettiva sensazione di un progresso troppo lineare dei livelli. La cosa che più vi spingerà nell’andare avanti sarà che, al termine di ogni passaggio, vi sarà dato un sistema di punteggio che va da una a cinque stelle, più alto sarà, più avrete la possibilità di sbloccare nuovi brani. Quindi è facilmente intuibile che, ottenendo risultati mediocri, sarete presto impossibilitati a giocare nuovi scenari e dovrete ripetere quelli già fatti tentando di conquistare quella stella in più che vi apre le porte allo stage successivo. Detto questo, sono presenti altri due livelli di difficoltà, Difficile e Maestro, anche essi ottenibili con lo stesso principio.

In conclusione non stiamo parlando di un brutto lavoro e, sostanzialmente, funziona quasi tutto. Nonostante ciò resta però un titolo modesto, che non offre nulla di diverso dagli altri dello stesso tipo. Sicuramente per gli appassionati di questo genere si tratta di un gioco assolutamente da non perdere ma, purtroppo, non è niente oltre a questo. Com’è quasi scontato per un videogame ispirato a Rez, anche Aaero offre un look decisamente accattivante nei suoi numerosi livelli: deserti misteriosi, città distrutte, cunicoli claustrofobici, castelli in mezzo al nulla, boss a dir poco impressionanti, il tutto con uno stile artistico astratto e con forme e colori che seguono la colonna sonora. Forse gli sviluppatori avrebbero fatto bene ad osare qualcosa in più, così da rendere ancora più unico e meno di nicchia il loro progetto. In ogni caso il prodotto finale resta di pregevole fattura e ci sentiamo dunque di promuoverlo.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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