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Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls Recensione

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls arriva finalmente su PlayStation 4 dopo un primo rilascio avvenuto oramai più di due anni fa esclusivamente su PS Vita. Se non avete giocato allo spinoff della serie su console portatile, potrete ora rifarvi grazie a questa nuova versione riadattata per console casalinga. Sviluppato come sempre da Spike Chunsoft e distribuito in occidente da NIS America. Questo capitolo di mezzo si svolge tra Danganronpa: Trigger Happy Havoc e Danganronpa 2: Goodbye Despair. Se avete avuto modo di recuperare questi due classici grazie alla raccolta di Danganronpa 1.2 Reload (trovate la nostra recensione qui) immaginiamo che non vi lascerete sicuramente scappare la possibilità di mettere le mani su un altro titolo del famoso franchise con questa nuova uscita.

Il paradiso dei bambini e l’inferno degli adulti

In questo episodio in particolare andremo a impersonare la sorella minore di Makoto Naegi che era stata presa in ostaggio e tenuta segregata durante le vicende del primo Danganronpa. La giovane Komaru, dopo aver passato più di un anno in queste condizioni, riesce a evadere grazie all’aiuto di Byakuya Togami e della Future Foundation. Sopravvissuta alla sua prigionia la ragazza dovrà ora affrontare le orde di Monokuma assassini che presidiano Towa City seminando morte e distruzione per l’intera città. Per difenderci ci verrà affidata una pistola megafono capace di sparare diversi proiettili utili per hackerare i robot assassini al nostro inseguimento. Già da questa breve introduzione noteremo che il titolo in questione è molto differente dagli altri, che si concentravano più sulla componente investigativa che su quella d’azione: questo approccio da sparatutto in terza persona contribuirà a rendere più movimentato il gioco senza però rinunciare al dover fermarsi a ragionare per andare avanti. Alleandoci con Toko Fukawa, nel corso del gioco, potremmo concederci anche un approccio più di azione, grazie alla doppia personalità della romanziera che si trasformerà occasionalmente in Genocide Jack. Questa versione maniacale del personaggio ci permetterà di squartare con le nostre forbici le ondate di nemici che si porranno tra noi ed i nostri obiettivi. Insieme queste due ragazze dovranno dunque collaborare per debellare i piani dei Warriors of Hope, il cui scopo è quello di uccidere tutti gli adulti del mondo per creare la loro utopia finale.

Per concludere

Questo titolo si discosta particolarmente dai suoi predecessori in modo sia positivo che negativo; innanzitutto rimangono onnipresenti i dialoghi prolissi dei personaggi, che però contribuiscono a caratterizzare egregiamente i medesimi come sempre. Nonostante la narrativa non sia sicuramente ai livelli dei titoli precedenti rimane comunque di intrattenimento, regalandoci dei brevi retroscena riguardanti personaggi focali che ritroveremo in futuro. Lo stile grafico con il quale viene raccontato il tutto è apprezzabile nel suo sperimentare più stili di racconto animato, sebbene questi perdano di qualità in questa trasposizione; ci saranno infatti difetti che sul piccolo schermo potevano essere tollerabili, ma che in questo contesto vengono impietosamente amplificati. Per quanto riguarda il doppiaggio e la colonna sonora nulla è stato toccato questa volta, anche se purtroppo questo riguarda come sempre una localizzazione unicamente in inglese che come sempre penalizza chiunque non conosca la lingua (tra l’altro, durante alcune cutscene, non saranno nemmeno presenti dei sottotitoli).

La nuova formula con il quale viene proposto questo prodotto potrà far storcere il naso ai seguaci accaniti della saga, ma risulta comunque molto funzionale nel suo contesto e propone una buona alternativa ai classici giochi alla quale eravamo stati abituati finora. Sebbene abbastanza ripetitiva alla lunga, quest’avventura rimane comunque molto apprezzabile come esperienza videoludica, sicuramente più frivola e meno impegnativa da giocare. Levando qualche pecca relativa alla telecamera, il gioco intrattiene a dovere per la sua relativamente breve durata. Saranno presenti come sempre collezionabili, utili ad aumentare la longevità del gioco, che una volta ottenuti forniranno maggiori informazioni sulla storia e sul background di fondo. Nonostante si tratti in sostanza di un semplice porting, siamo sicuri che i fan della serie non potranno farne a meno, riempiendo così il tempo che li separa dall’uscita di Danganronpa V3: Killing Harmony.

Alberto "Allister" De Lorenzis
Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.

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