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FlatOut 4: Total Insanity – Recensione

La storia del brand di FlatOut nel tempo e del suo successo è stata altalenante, dove spunti decisamente geniali e modalità totalmente fuori di testa si sono spesso accostate ad una realizzazione tecnica non proprio da applausi per il periodo storico di ogni titolo. Anche se con un background di costruzione da rottamare, ha saputo comunque regalare ai giocatori ore ed ore di divertimento, tra folli corse, distruzioni spettacolari e… voli dal parabrezza. Dopo essersi fatto attendere a lungo, è dunque arrivato FlatOut 4: Total Insanity, che ripropone fondamentalmente lo stesso concept di sempre, ma condendo la salsa con molte più spezie. Ricordiamolo: non ci troviamo di fronte ad un racing game competitivo, o votato alla simulazione, e nemmeno si avvicina a quel livello di serietà che ci si aspetterebbe… la pazzia è parte integrante di esso, ed è con questo approccio che è obbligatorio interfacciarsi ad esso. Tutte queste cose calzeranno a pennello con la ricetta, oppure il team di Kylotonn Entertainment avrà esagerato rendendola immangiabile? Diamo un’occhiata al menù.

Antipasto: Rottami all’Americana

Nemmeno il tempo di installare il titolo, che possiamo dare il “pronti-partenza-via” alla nostra abbuffata! Per cominciare ci verranno assegnati 10.000 crediti, che saranno necessari per comprare la nostra prima automobile, appartenente alla categoria “Derby” (sulle 3 divisioni disponibili, le altre sono “Classic” e “All Star“). Sia chiaro, la nostra scelta iniziale data l’esigua disponibilità di fondi è ridotta a solo due auto, che in totale ammontano a 9 per categoria. Ovviamente esse si differenziano per peso, accelerazione, velocità e tutte le caratteristiche che la rendono più o meno adatta ad un tipo di sfida. Una volta fatta la nostra scelta potremo iniziare a giocare nella modalità carriera. Prima di procedere però, voglio fare una premessa: qualsiasi livello di campionato andremo a incontrare, presenterà si delle classiche gare a circuito, ma saranno accompagnate da pazze e spericolate modalità diverse che si svolgeranno sia su circuito che nelle arene! La costante in tutte le modalità, rimane lei, succulenta e più presente dell’uovo nella Carbonara: la distruzione. Diciamocelo, in un periodo ambiguo come quello che ci ha accompagnato nell’ultimo decennio, sono stati davvero pochi i titoli su ruote che hanno fatto di essa un dogma onnipresente e tornare al passato con il semplice desiderio di spaccare tutto in un demolition derby era d’obbligo. Per farlo però, è necessario riuscirci “col botto”.

Primo Piatto: Linguacce all’avversario

La modalità carriera, come accennato, è suddivisa in tre categorie, ed ognuna con campionati di vari livelli di difficoltà e lunghezza. Il metodo per procedere nel gioco è quello standard: corri, vinci, sblocca, corri. Fin qui sembra semplice, ma dopo un paio di gare di riscaldamento vi renderete conto che la guerra sarà tutt’altro che una passeggiata. Durante le vostre scorribande infatti, i vostri avversari faranno di tutto per distruggervi e subire un quantitativo ingente di danni potrebbe significare la fine della gara! Le corse classiche si svolgono su circuiti che solitamente contano 3 giri per essere completate, ed ogni pista dispone di decine di strade alternative e scorciatoie da sfruttare per staccare gli avversari. Ovviamente non possono mancare gli oggetti distruttibili sulla mappa, vero e proprio marchio di fabbrica di FlatOut 4, ma anche edifici, container e chi più ne ha più ne metta, che invece che spaccarsi vi faranno volare fuori dall’auto, costringendovi al respawn. Tamponare e distruggere non è da sottovalutare, perché sarà la vostra fonte inesauribile di Nitro! La difficoltà non è dovuta solamente ai tracciati, ma anche a quanto sarete in grado di modificare la vostra auto (soldi, soldi, soldi) e a quanto girerà bene ai vostri avversari: essi saranno molto arcigni, specie grazie ad una IA non proprio indulgente, che a volte darà la priorità allo speronarvi piuttosto che limitarsi a sorpassarvi. Proprio a causa di questa “indole”, anche le fasi giocate nelle arene saranno devastanti, con botte da orbi da ogni angolo, e con una macchina che dovrà sopportarle tutte per non finire sconfitti. Ma chi sono gli avversari? Personaggi, con la loro auto personalizzata… ed il loro aspetto totalmente fuori di testa! Clown, galeotti, ex soldati e giocatori di paintball sono solo alcuni di quelli che vi ritroverete ad affrontare. Si, finirete ad odiarli.

Secondo Piatto: Tagliata di curva

I tracciati dove correremo non saranno tutti dello stesso tipo e anche se moltissime volte ci ritroveremo a vivere dei deja vu, come le classiche segherie o le scivolate nei canali d’acqua, di certo sanno variare quel poco che basta (vi avverto, i tracciati, come le auto, non sono moltissimi). Ma qual è la risposta delle auto in queste aree? Diciamo che a livello di impatti il titolo ci sa fare (e vorrei ben vedere ndr.), ma in quanto alla fisica avremmo decisamente preteso qualcosa di più. Nulla che in ogni caso vada ad intaccare il titolo più di tanto, dato che non è esattamente il realismo quello a cui punta Kylotonn con FlatOut 4. E’ qui che entrano in gioco le variegate e numerosissime alternative alla modalità carriera. In primis troviamo il multiplayer online, ma soprattutto vediamo il ritorno delle acclamate acrobazie: mini giochi ispirati a sport che possono essere giocati fino ad 8 giocatori in alternanza, e che vedranno il nostro pilota sparato fuori dall’auto innumerevoli volte! Divertente? A dir poco, provare per credere. Queste acrobazie saranno in totale di 12 sport e comprendono anche Curling, Calcio, Baseball, Salto in lungo e così via. Per una sfida più seria e competitiva invece, Flatout 4 ci presenta un’aggiunta decisamente gradita, l’omonima “Modalità FlatOut”: un’alternanza di sfide con tanto di medaglia, che dispongono anche di classifica globale, con la possibilità di diventare il pazzo scatenato numero uno del mondo! I tipi di sfida qui presenti sono ad esempio le già annoverate acrobazie, ma anche il deathmatch nelle arene, il prendi la bandiera, il massacro, e il batti la bomba, ognuna con le sue insane regole.

Dessert: Crème Burnout

Come purtroppo ci si aspettava, è proprio l’aspetto tecnico che va a minare FlatOut 4: Total Insanity in maniera maggiore. Lì dove il divertimento la fa da padrone, di certo a livello grafico non troviamo lo stesso appagamento. Ok, diciamo che il concept stesso del gioco richiama un clima più “alla buona”, ma molti dei dettagli, specie l’erba o cespugli, potevano essere riprodotti in modo più fedele. A questo aggiungiamo dei lievissimi cali di frame di rado ed un fastidioso effetto pop up per quanto riguarda alcuni soggetti della vegetazione (come i cespuglietti già nominati). Presente anche qualche bug durante le acrobazie, che vedrà il corpo del nostro malcapitato pilota appiccicarsi su degli oggetti dove in realtà non sarebbe possibile, e creando movimenti alquanto bizzarri e… allungamento degli arti. Dopo un lauto pasto, tirando le somme, ci ritroviamo pieni per metà: con un trionfo di gusta dettato da divertimento e sfida, ci si aspettava anche una longevità più estesa, che andasse al di là delle sfide online, amici e non. Purtroppo, inoltre, il dessert ci lascia con l’amaro in bocca, bruciandosi con una realizzazione tecnica ballerina che poteva aspirare a qualcosa di meglio nella current gen. In ogni caso, la cena è servita, ma il dessert rimane indigesto. Ed il conto? Il prezzo del gioco è decisamente troppo elevato per quello che ci offre al day one: arriveranno DLC? Chissà, ma al momento la longevità citata tiene banco e per aggiudicarvi il titolo si consiglia di aspettare un calo di prezzo. E’ consigliato ad un prezzo minore? Imperdibile.

Modus Operandi: Questa recensione è stata redatta dopo aver completato la campagna in tutte le categorie, dopo aver testato il multiplayer online, e dopo aver testato tutte le sfide nella modalità FlatOut. Inoltre sono state giocate le acrobazie con più partecipanti, testandone le potenzialità da “party game”

FlatOut 4: Total Insanity

7.8

FlatOut 4 è un titolo che brilla solo a metà, da una parte l'adrenalina ed il divertimento giocano maestri, sfruttando la totale follia delle modalità e dell'aspetto dei piloti, dall'altra ci troviamo di fronte ad un titolo che poteva dare molto di più a livello tecnico in questa current gen e allo stesso tempo offrire qualcosa di più a livello di longevità e contenuti. Consigliato agli amanti dei Racing Game Arcade, potrebbe risultare una spesa troppo grande a prezzo pieno poco dopo il lancio.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

3 Comments

  1. quanti fps? 60 stabili?

    1. Stabili si, ma 60 no 🙂 Sulla versione PlayStation 4 testata, il gioco mantiene egregiamente i 30 fps.

      1. Ingiocabile per me, sotto 55 non riesco, dici che per la versione PC una RX 470 e un i7 4770 bastano per 60 fps stabili?

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