Recensione

Fortnite – Recensione

Quando Epic Games nel lontano 2011 annunciò Fortnite, nessuno (forse neanche loro) aveva ben compreso in cosa consistesse il titolo: presentato come un survival sandbox co-op o più semplicemente come un tower defense 3D, sembrava impossibile comprenderne il gameplay. Dopo appena (si fà per dire) 6 anni di distanza però, il gameplay ci sembra molto più intuitivo di quanto non ci fosse mai sembrato prima. Certe volte capita di imbattersi finalmente in qualcosa di nuovo, al giorno d’oggi è davvero difficile incontrare titoli che riescano a stupirci per la loro originalità. Gli sviluppatori di Epic Games però ci sono riusciti in pieno, progettando un gioco che riesce davvero a presentare un mix di dinamiche interessanti e che fino a qualche ora fa a raccontarlo quasi non ci si credeva.

Fortnite

Una visita panoramica della Torretta.

E invece no, è così: Fortnite è un gioco vivo e vegeto, pronto ad offrirvi battaglie divertenti e, siamo certi, a migliorarsi dove necessario, perché va bene l’onta della novità ma qualche piccola grana il gioco se la porta ancora dietro. Potremmo paragonare questo nuovo titolo a Minecraft fuso a Orcs Must Die! Unchained, con elementi di sopravvivenza e di ruolo aggiunti, come ad esempio la scelta di un personaggio con determinate abilità. Per la maggior parte del gioco il ruolo predominante sarà svolto dalle costruzioni e dalle fortificazioni, realizzabili grazie all’accurata raccolta di risorse nella vastità delle mappe, e assicurandosi momenti di tranquillità grazie alla possibilità di posizionare trappole (utili soprattutto nel corso della notte). Avete letto bene, giorno e notte in questo titolo scandiscono le attività da che vi impegneranno nel corso del gioco, il primo sfruttabile per sistemare trappole, scovare più risorse possibili e fortificare le vostre barricate, la seconda invece ci scaglierà contro una miriade di zombie da scacciare e combattere fino alla morte. Possiamo ridurre dunque tutto a quelle che sono due le parti fondamentali di Fortnite:

  • Costruire per sopravvivere; sappiamo perfettamente che questo titolo è ispirato a giochi come Rust , Minecraft, e perché no, anche a DayZ, visto che la modalità survival co-op gli somiglia davvero molto;
  • Scegliere quale delle quattro classi impersonare; esistono quattro classi per il momento, Commando, Ninja, Costruttore o Scavenger. Ogni classe ha le proprie abilità e vantaggi unici.

Raccogli, edifica e combatti

La fase “diurna” di Fortnite consiste nel raccogliere le risorse, una sessione che alla lunga può stancare un po’, anche perché soprattutto all’inizio mi sono ritrovato a prendere a mazzate ogni oggetto del gioco, da rocce a macchine, per finire a prendermela anche con le staccionate di legno. Per raccogliere le nostre risorse, avremo a disposizione un grosso piccone, che se utilizzato contro gli oggetti giusti, oltre a distruggerli ne ricaverà delle risorse, dal legno, ai mattoni, al ferro, fino ad arrivare a raccogliere altri elementi molto più rari. Purtroppo per noi questo aspetto del gioco è davvero fondamentale, anche perché per poter edificare alcuni degli oggetti più potenti o trappole più efficienti avremo bisogno degli elementi rari. I ragazzi di Epic Games, hanno a questo punto ben pensato di smuovere un pochino (non troppo) questa fase, inserendo alcuni elementi casuali generati in game, i quali ci porteranno a salvare delle vite di civili in pericolo che troveremo grazie a dei semplici puntatori sulla mappa o addirittura basandoci solamente sull’aiuto delle nostre capacità, scovandoli grazie a degli elementi acustici. In questo mix di generi che si avvicendano lungo l’intera nostra esperienza di gioco, devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito dalla semplicità di costruzione, uno dei punti di forza del titolo. Possiamo passare dal costruire un pavimento, un muro o una piccola barricata premendo un semplice pulsante, addirittura possiamo ricavare dai muri delle porte o delle finestre semplicemente deselezionando dei specifici riquadri. Ovviamente l’obiettivo del gioco è creare dei fortini sempre più resistenti, modificabili anche quando le invasioni di zombie sono in atto (dinamica che nel bel mezzo di battaglia può diventare fondamentale per sopravvivere e scacciare i maledetti invasori). Fortunatamente i tasti sono stati “mappati” in maniera ottimale, tanto che sarà semplicissimo passare rapidamente dalle costruzioni alle tante armi a nostra disposizione (che varieranno da personaggio a personaggio).

Non sarà importante come costruirete il vostro fortino, l’importante è che teniate sano e salvo il vostro nucleo principale, plasmando l’involucro a vostra immagine e somiglianza. Anche l’occhio ovviamente vuole la sua parte: l’elemento del costruire è FONDAMENTALE per il gameplay, ma anche per saziare il vostro ego, dove alla fine di ogni sessione potrete gongolarvi guardando la vostra bellissima struttura, piena di trabocchetti per zombie, trappole micidiali e scale che possono finire nel bel mezzo del nulla. Ultimo aspetto del gioco è il combattimento, così dopo aver speso il nostro tempo nel cercare risorse e nel costruire fortini (fase diurna) ci basterà cliccare un semplice pulsante e la Tempesta Viola, ci scaglierà contro lunghissime orde di zombie da affrontare con l’aiuto delle nostre armi, automatiche o corpo a corpo. Anche in questo caso gli sviluppatori non hanno ricreato una semplice marmaglia di non morti che avanza, ma hanno cercato di aggiungere diversi elementi anche tra le fila dei nemici. Così arriveranno dei zombie mastodontici difficili da abbattere o zombie più piccoli ma più rapidi, difficili da colpire con armi a distanza. Esistono anche zombie vestiti da giocatori di baseball che ci tireranno contro le loro ossa, che potremo tranquillamente evitare o distruggere colpendole mentre sono in volo.

La vera essenza del gioco

Dopo avervi spiegato cosa i giocatori sono chiamati a fare in Fortnite, ci sembra giusto soffermarci sulla vera essenza del gioco. In questa parte della recensione vogliamo farvi capire che se anche i giocatori potranno decidere di giocare al titolo in modalità single player, affrontando una sorprendente moltitudine di missioni e di cose da fare (altro punto a favore), il gioco si aprirà completamente nella sua modalità multiplayer, all’interno della quale anche l’elemento più noioso del titolo (come la raccolta di risorse) potrà diventare interessante, magari sfruttato per conoscere nuovi giocatori e progettare in condivisione Fortini sempre più grandi e resistenti. Nella modalità co-op quattro giocatori si uniranno, ognuno con il proprio eroe e personaggio sviluppato utilizzando una mappa di caratteristiche molto simile ai più classici GDR, ed insieme potranno ambire a sbloccare i ghiotti premi (sempre più grandi) e ricevere ad ogni missione materiale per costruire oggetti man mano migliori. Oggi è possibile acquistare Fortnite, ma il progetto dei ragazzi di Epic Games verrà rilasciato in maniera completamente gratuita nel 2018, divenendo a tutti gli effetti un free-to-play con la presenza al suo interno di microtransazioni.

Conclusioni

Fortnite è un gioco davvero ben realizzato, non possiamo dire che non sia divertente o che gli elementi più noiosi rovinino l’esperienza di gioco. Purtroppo però il tempo pesa molto sulle spalle del gioco e se anche gli sviluppatori hanno più volte cambiato il concept, a volte la grafica cartoonosa e lo stile del gioco ci sembrano legati al passato, conto da pagare per un titolo presentato al grande pubblico e poi messo in cantina per ben sei anni. Nonostante questo e una storia che ruota intorno ad una tempesta violacea che avvolge la terra e ci scaglia contro continue orde di zombie, gli sviluppatori hanno inserito un numero impressionante di elementi in game: “diversi personaggi ognuno con abilità differenti, tantissime armi, un alberò di abilità da sviluppare enorme, mappa di gioco estesa con livelli tutti generati preceduralmente”. Così facendo hanno puntato sin da subito a far notare l’elemento free-to-play ai giocatori, che grazie alla vincita di forzieri e pignatte potranno star certi di avere un divertimento assicurato, anche perché sono certo che il gioco verrà supportato ancora molto da Epic Games. Ci sarebbero ancora tantissime cosa da aggiungere ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa, perché Fortnite è un gioco sorprendente, indipendentemente dalle pecche, capace di rubare moltissime ore passate insieme ai vostri amici per cercare di ottenere risorse, potenziare i vostri personaggi ed erigere i Fortini più grandi e resistenti che il mondo abbiamo mai conosciuto.

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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