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Game of Thrones 7×06 – Recensione (Spoiler Alert)

Il sesto episodio della settima stagione di Game of Thrones è stato trasmesso poco fa su Sky Atlantic. Anche questa settimana, a causa di vari problemi, la puntata è stata pubblicata prima del dovuto: già mercoledì scorso era possibile visionarla senza sottotitoli! Poiché si tratta di un’azione illegale, noi abbiamo preferito attendere prima di pubblicare la nostra solita recensione settimanale: come sempre vi ricordiamo che l’articolo contiene spoiler, quindi vi invitiamo a leggerci in un altro momento se ancora non avete avuto modo di vedere l’episodio.

Now he’s dead, he was killed by the Lannisters with your help

Il nostro nuovo episodio inizia oltre la barriera assieme a Jon, Gendry e gli altri, che proseguono alla ricerca di un Estraneo da poter portare a Cersei: la strada, per ora, è tranquilla e i nostri compagni ne approfittano per conversare tra di loro. Jon ferma Jorah e gli consegna la spada che suo padre gli diede, poiché egli ritiene che sia Mormont a doverla avere: Jorah rifiuta il dono di Jon, rispondendo che ha perso il diritto di poter reclamare l’arma. Ci troviamo a Winterfell e nel bel mezzo di una conversazione tra le sorelle Stark: Arya racconta un particolare episodio di quando era piccola, ricordando suo padre. Una volta terminato il racconto guarda sua sorella e conclude con le parole: “Ora è morto, è stato ucciso dai Lannister con il tuo aiuto.” Sansa è stupita dalle parole di sua sorella e non fa in tempo a dire qualcosa che Arya legge la pergamena trovata nella stanza di Ditocorto: si tratta di una lettera che Sansa scrisse a suo fratello Robb nel corso della prima stagione, prima della morte di Ned. Arya, arrabbiata ed infuriata con la sorella, le dice che il giorno in cui venne giustiziato Ned lei era lì tra il pubblico e vide Sansa assieme a Cersei: le due sorelle cominciano a discutere, mettendo in evidenza che nessuna delle due fece qualcosa per salvare il loro padre. Arya, però, non tradì Robb come fece Sansa: la sorella maggiore, dopo aver sentito quelle parole, ricorda alla sorellina che sia lei che Jon dovrebbero inginocchiarsi poiché Winterferll è di nuovo degli Stark solo per merito suo. Infine Sansa chiede ad Arya cosa ha intenzione di fare con quella lettera e si percepisce la paura negli occhi di Lady Stark. Dopo aver conversato un altro po’, Arya se ne va lasciando sua sorella nella paura e nella preoccupazione.

Drogo, Jorah, Daario… even this Jon Snow

Torniamo oltre la Barriera dove i nostri compagni continuano il loro lungo cammino. Dopo vari discorsi tra i nostri personaggi, finalmente essi raggiungono la montagna con la punta a forma di freccia che il Mastino vide tra le fiamme qualche episodio prima e si dirigono verso di essa. Cambiamo luogo e ci troviamo a Dragonstone con Daenerys e Tyrion di fronte al fuoco, a bere una coppa di vino. I due si ritrovano a parlare di Jon e della “missione” che ha intenzione di portare a termine: Tyrion, però, nota nelle parole di Daenerys una certa ammirazione per Jon Snow, ma la ragazza prova a cambiare discorso. Si ritrovano, quindi, a parlare di Cersei e del loro futuro incontro; Tyrion raccomanda la Regina dei Draghi di non fare azioni avventate in quanto si tratta di una negoziazione estremamente difficile e l’ultima cosa di cui hanno bisogno è di sbagliare. Inoltre il giovane Lannister introduce il discorso del “dopo”, ovvero chi regnerà dopo Daenerys? Come sappiamo, la giovane non può avere figli a causa del suo fallito tentativo di salvare Khal Drogo alla fine della prima stagione ma Daenerys non ha intenzione di parlarne ora. Siamo di nuovo oltre la Barriera, ma questa volta è notte e i nostri amici si trovano dinnanzi ad un orso con gli occhi blu: la tormenta di neve si fa sempre più fitta ed è quasi impossibile vedere anche ad un metro di distanza. L’orso uccide due dei loro compagni e Thoros viene ferito da esso dopo aver salvato il Mastino dalle sue grinfie: l’animale viene ucciso ma Thoros si trova in fin di vita.

Raven… We need to send a raven!

Torniamo da Sansa e Ditocorto: la giovane teme per la lealtà dei suoi uomini e per ciò che potrebbe fare sua sorella. Lord Baelish le consiglia di chiedere aiuto a Lady Brienne per essere protetta. L’attenzione torna oltre la Barriera: finalmente è di nuovo giorno e la tormenta di neve si è placata. Proseguendo lungo il loro cammino, Tormund ferma il gruppo a causa di alcuni rumori che ha sentito: alcuni Estranei guidati da uno dei Capi si aggirano accanto a loro. Improvvisamente li attaccano, cogliendoli di sorpresa e Jon riesce ad uccidere il loro Capo; così facendo automaticamente anche gli altri Estranei, eccetto uno, vengono distrutti. Questo unico Non Morto sarà la prova che dovranno portare a Cersei: una volta legato, Jon si accorge dell’enorme esercito che si dirige verso di loro. Chiama a sé Gendry e gli dice di correre al Forte Orientale per mandare un corvo a Daenerys, poiché è l’unica che possa salvarli da quella spiacevole situazione. Jon e gli altri corrono via ma il lago ghiacciato su cui si trovano è sul punto di rompersi: l’esercito dei Non Morti, però, li spinge a correre e portarsi in salvo. Gli Estranei circondano il gruppo di amici ma non proseguono oltre poiché il lago ghiacciato si rompe, per questo motivo rimangono attorno a loro, fermi ed immobili. La notte cala su di loro e i Non Morti non accennano ad andarsene; nel frattempo Gendry corre verso il Forte Orientale fino a perdere le forze di fronte al cancello, dove alcuni suoi compagni lo accompagnano dentro. Sir Davos gli chiede dove sono gli altri e il giovane riesce solo a dire: “Corvo, dobbiamo mandare un corvo!” E’ di nuovo mattino e purtroppo Thoros è morto, per questo motivo il corpo viene bruciato per evitare il peggio. Improvvisamente il Re della Notte si fa vedere e scambia con Jon sguardi più freddi del ghiaccio che li circonda.

Daenerys is our only chance 

Siamo di nuovo a Winterfell e Lady Sansa riceve un invito ad Approdo del Re: la giovane, però, non ha intenzione di andare ed è per questo che vuole mandare Lady Brienne a rappresentarla in questo incontro. Brienne non è d’accordo ma Sansa non vuole ascoltarla minimamente. Siamo a Dragonstone e Daenerys è decisa ad aiutare Jon: Tyrion le dice di non andare perché è un’azione troppo rischiosa, ma anche in questo caso la giovane Targaryen non ascolta il suo Consigliere, sale su Drogon e assieme a Viserion e Rhaegal si dirige verso Jon. I Non Morti sono ancora attorno ai nostri protagonisti e il Mastino inizia a lanciare loro dei sassi: improvvisamente, però, fa una mossa sbagliata. Il secondo sasso da lui tirato scivola sul lago che ormai si è nuovamente ghiacciato, dando la possibilità agli Estranei di attaccarli. L’esercito si scaglia su di loro e il primo ad attaccarli è il Mastino, seguito dai suoi compagni. Jon e gli altri riescono a difendersi bene ma improvvisamente alcuni non morti attaccano Tormund che fortunatamente viene salvato dal Mastino: per un secondo, un orribile secondo, ho davvero pensato che lo avremmo perso. Jon si rende conto di essere ormai circondato, gli Estranei arrivano anche da dietro e non c’è modo di salvarsi: la musica si abbassa per dare spazio al verso di un drago, seguito dal fuoco. Daenerys è arrivata e assieme ai suoi Figli sta dando fuoco ai non morti; nel frattempo Drogon va a terra per permettere agli altri di salire su di lui: Daenerys porge la sua mano a Jon ma il ragazzo difende il drago. La telecamera si sposta e inquadra il Re della Notte con una lancia di ghiaccio: Daenerys è preoccupata per Jon ma la preoccupazione dovrebbe essere rivolta verso Viserion che, purtroppo, viene colpito dalla lancia e cade a terra, morto. Le urla dei suoi fratelli mi gelano il sangue e il volto distrutto di Daenerys mi spezza tremendamente il cuore. Jon rivolge lo sguardo verso il Re della Notte che sta per prendere un’altra lancia ed urla a Daenerys di andare via, di portare in salvo i suoi Figli: la giovane fugge via, ascoltando il consiglio del giovane Snow. Jon, dopo essere caduto in acqua, riesce finalmente ad uscirne ma si ritrova dinnanzi ai non morti, solo e con nessuna via di scampo: qualcuno, però, corre in suo aiuto. Suo zio Benjen lo aiuta, lo fa salire sul suo cavallo e lo manda via, affrontando definitivamente il suo destino e morendo per difendere suo nipote. Ci troviamo sulla Barriera e Daenerys è in attesa di Jon. La ragazza spera di vederlo arrivare e così accade: privo di sensi, Jon raggiunge la Barriera a cavallo. Una volta portato in una stanza e privato dei vestiti, Daenerys nota le cicatrici sul corpo di Jon dovute alla sua “precedente morte”. Torniamo velocemente a Winterfell da Sansa che si ritrova nella stanza di Arta alla ricerca di qualcosa, probabilmente la pergamena: al suo posto, invece, trova i volti delle persone uccise dalla ragazza. Arya improvvisamente entra nella stanza e le due cominciano a parlare dell’addestramento della sorella minore. Infine ci ritroviamo da Jon, che finalmente riprende conoscenza e Daenerys che si trova lì al suo fianco, purtroppo ancora in lacrime per la perdita di Viserion. Il ragazzo si sente colpevole e chiede scusa alla giovane Targaryen, prendendola per mano. L’intesa tra i due si fa sempre più intensa ed accesa: Daenerys fa capire a Jon che non potrà avere figli e che i Draghi sono gli unici che potrà mai avere, poi conclude dicendo che aiuterà il ragazzo a distruggere l’armata dei Non Morti. Jon chiama la giovane “Dany” ma dopo aver scoperto che suo fratello la chiamava così, il ragazzo decide di chiamarla “Mia Regina” ed afferma che vorrebbe inginocchiarsi a lei. La giovane è felice e prende nuovamente la mano di Jon e i due continuano a parlare, scambiandosi sguardi così intensi da far sciogliere il mio cuore. Purtroppo però la giovane lascia la presa e permette a Jon di riposare. La scena finale è probabilmente quella che mi spezza il cuore in mille pezzi: l’esercito degli Estranei, con l’aiuto di numerose catene, stanno tirando fuori Viserion che era caduto in acqua. Il Re della Notte si avvicina a lui, con una mano gli tocca il muso e il drago apre gli occhi che però sono blu, come il suo nuovo padrone.

In conclusione

Non credo esistano parole per poter descrivere il dolore provato in questa puntata: come possiamo notare il sesto episodio ha preso il posto del famoso nono episodio, in cui solitamente ci trovavamo di fronte ad una morte tragica (ricordiamo le Nozze Rosse alla 3×09) oppure battaglie stratosferiche. Sinceramente non so cosa commentare o cosa pensare, perché l’unica cosa che mi ronza in testa sono le urla di Drogon e Rhaegal nel momento in cui Viserion viene colpito da quella maledetta lancia e vedere il volto di Daenerys distrutto, ha distrutto anche me. Posso considerarmi in lutto, non piangevo così tanto dalla morte di Robb Stark e Cat. Sapevo già che ci sarebbero state morti dolorose, ma non pensavo che George Martin potesse arrivare a questo punto: l’unica gioia che ho ricevuto è stata l’intesa che si è creata da Jon e Daenerys, sempre più intensa ogni secondo che passa. Non ho altro da dire, me ne torno a letto tra le lacrime e vi do’ appuntamento alla prossima settimana per l’ultimo episodio della stagione!

Veronica "Ronnie" Lorenzini
"When a door closes, a window opens. Or something like that."

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