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GNOG Recensione

GNOG è un particolarissimo puzzle game nato dalla collaborazione tra il noto studio indipendente KO-OP e Double Fine Presents, che lo ha recentemente fatto approdare su PlayStation 4. Dopo aver prodotto giochi di discreto successo come Lara Croft GO: The Mirror of Spirits e Play Orchids to Dusk, gli sviluppatori si sono lanciati nello sviluppo di questo alquanto bizzarro titolo che sicuramente rispecchia appieno il pittoresco stile del neonato studio. Persi in un universo di rompicapi psichedelici inizieremo così la nostra avventura alla scoperta di questi coloratissimi e variegati mondi.

Un universo di rompicapi

In questo videogioco ci ritroveremo a esplorare una totalità di ben nove mondi, rappresentati ognuno da una particolare fattezza e stile inerente al suo contenuto. Ogni livello ci metterà di fronte a un’esperienza unica creata appositamente per noi. Le meccaniche di gioco saranno ogni volta inedite e ci faranno sfruttare a pieno le nostre capacità deduttive, che si riveleranno fondamentali per andare avanti. Aprendo una qualsiasi di queste scatole, messe a nostra disposizione, ci ritroveremo proiettati all’interno di un paesaggio con il quale dovremo interagire a modo nostro. Come, infatti, starà a noi scoprirlo. Risolvendo ogni volta una breve combinazione iniziale riusciremo ad accedere all’interno della nostra scatola e alla scena che dovremo esaminare in seguito. Levando alcune indicazioni iniziali riguardanti i comandi utilizzabili, che saranno onnipresenti come il ruotare la composizione tramite i dorsali o il muoversi al suo interno tramite gli analogici, dovremmo ingegnarci per capire lo scopo di ogni singolo oggetto presente. Osservando, ma soprattutto toccando ed interagendo, scopriremo gli utilizzi degli strumenti messi a nostra disposizione. Tramite un intuitivo sistema di gioco ci muoveremo da un indovinello all’altro fino a scoprire la catena di eventi mirata a soddisfare i requisiti posti per la risoluzione del tutto. Risolvendo i misteri che si celano dietro i giochi di ogni micro-mondo avremo accesso a uno dei restanti mondi presenti all’interno delle varie scatole. Ci troveremo a fare di tutto nel corso del nostro viaggio tra queste realtà disconnesse tra di loro: dal riparare una nave spaziale in avaria, al produrre una colonna sonora in studio, al cucinare in una fogna e così via.

Tutte le nostre avventure si svolgeranno in ambienti contraddistinti da una tipica atmosfera rilassante, che non lascerà troppo adito alla frustrazione e alla disperazione di non riuscire a risolvere un enigma. Sicuramente queste atmosfere sono rese ancora più suggestive dalla realtà virtuale ottenuta grazie a PlayStation VR. Questa nuova modalità di visualizzazione ci offre nel complesso uno scorcio alternativo al gioco, rendendoci ancora più partecipi con la nostra presenza fisica all’interno di GNOG. Detto questo però, la funzione non aggiunge niente dal punto di vista tecnico al gìoco, non invogliando così l’utente all’acquisto di questa periferica. Insomma, se siamo già in possesso di PlayStation VR la nostra avventura sarà sicuramente più immersiva ma, in caso contrario, non ci perderemo nulla di indispensabile in fin dei conti.

Per concludere

GNOG è un frutto delle varie visioni futuristiche prodotte dal team di sviluppo di KO-OP ed è confezionato ad arte dalle fantastiche installazioni artistiche create da Sam Boucher. Questo stile ben demarcato dalle tinte accese e psichedeliche si fa notare per bene fin dall’inizio, incuriosendo il giocatore che verrà ben presto inghiottito in questo spettacolo idilliaco al quale verrà sottoposto. Una colonna sonora ben strutturata e prodotta appositamente dall’artista Marskye per l’occasione accompagna perfettamente ogni ambiente di gioco. 

Purtroppo però, il prezzo proposto per questo titolo indie non rispecchia appieno quello che offre. In sostanza, anche se il prodotto finale sembra essere a tutti gli effetti un prodotto valido ed ineccepibile per il suo genere, parliamo sempre di una serie di minigiochi che non richiederà più di qualche ora per essere ultimato. Senza contare la completa assenza di un fattore rigiocabilità che lo renderà inservibile una volta concluso per la prima volta. Rimane quindi un titolo consigliato calorosamente solo agli appassionati del genere. Se non siete in possesso della console ammiraglia di Sony, e volete comunque approfondire la conoscenza di questo titolo, sembra che lo studio abbia in mente di rendere disponibile GNOG anche su PC attraverso la piattaforma Steam e sui sistemi mobile iOS.

Modus Operandi: Questa recensione è stata redatta dopo aver completato per intero la campagna principale della versione digitale PlayStation 4 alternando l’utilizzo di PlayStation VR.

Alberto "Allister" De Lorenzis
Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.

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