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Le 10 verità da digerire dopo aver visto Star Wars: Gli Ultimi Jedi – ATTENZIONE SPOILER

Benvenuti, sperduti viaggiatori provenienti da chissà quale galassia. Se vi trovate in questo articolo è perché Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ottavo episodio della saga, vi ha lasciato molto da digerire, un po’ come quei giganteschi pranzi natalizi che tra poco vi appresterete a mangiare. Siete dunque alla ricerca di spiegazioni, di persone con cui parlare: qui vi elencherò le 10 tematiche che a me, personalmente, hanno lasciato da pensare. Alcune potrebbero essere solo mie illazioni, altre magari verranno smentite in futuro. Di sicuro, QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER, ERGO SE NON VOLETE ROVINARVI LA VISIONE, NON LEGGETE. AL CONTRARIO, SE AVETE VISTO IL FILM, ALLORA SUPERATE QUESTO STUPENDO FACCIONE DI CHEWBECCA E PROSEGUITE.

Il ritorno di Yoda e la fine dei Jedi

Quando Yoda compare al timoroso Luke, oramai riaperto alla Forza dopo anni di chiusura, compie il gesto che lo stesso Skywalker non riusciva a fare: distrugge l’albero sacro contenente (secondo Luke) i libri dedicati alla Religione Jedi (così viene definita). Yoda capisce che è tempo di andare avanti, di muovere le nuove generazioni non più secondo vecchi dogmi, ma permettendogli di creare i propri. I vecchi insegnamenti non saranno più binari, ma terreno fertile dove Rey potrà di nuovo portare alla Luce i Jedi, non più come li abbiamo pensati fino ad oggi, ma in modo nuovo (sebbene scopriamo in una scena che i libri li ha portati via con lei). E proprio da questo, e dagli errori commessi da Luke nel avere paura di Ben Solo, potrà tornare la speranza: lo vediamo con i bambini alla fine, simbolo di rinascita (e sembra a me, o il bambino prende la scopa utilizzando la Forza?).

I genitori di Rey

Rimane il dubbio che ciò che viene detto da Kylo Ren a Rey sia vero: d’altronde, vediamo nell’episodio VII che Rey saluta delle persone che vanno via (i genitori biologici?). Magari quelli morti sono i genitori adottivi, o magari no, ma l’idea che Rey sia figlia di due insignificanti (si fa per dire) umani non è così male, anzi distrugge uno di quei cliché che ci portiamo ancora avanti. Nel caso non fosse, nel nono episodio sicuramente scopriremo tutto.

Le scelte di Kylo Ren

Quando Kylo Ren uccide Han Solo, sembra indeciso (e magari nemmeno l’ha fatto, magari è stato forzato dallo stesso padre). Quando può uccidere la madre, esita e si rifiuta. Eppure dopo decide di non aiutarli a fuggire, anzi di formare un nuovo impero, o meglio, un nuovo regno galattico. Kylo Ren è un bambino che aveva trovato tutto nella Forza, ma che aveva un dubbio: le scelte di Luke però lo hanno portato al Lato Oscuro, e oramai vuole soltanto governare e mostrare una forza che probabilmente nemmeno ha. Dubito diventi un gran cattivone nel terzo episodio della nuovissima trilogia, ma nulla è scontato ormai.

La forza in Leia Organa

Pochi giorni fa si parlò su internet di come nel concept iniziale l’apprendista di Yoda dovesse essere Leia: abbiamo sempre saputo (più o meno) che Leia fosse più portata per la Forza, eppure Luke divenne Jedi. Stavolta vediamo Leia utilizzare quella Forza in cui crede tanto per salvarsi la pellaccia da una morte assicurata. Peccato per l’ammiraglio Ackbar.

Il tentato omicidio di Kylo Ren

Luke non è mai stato un Jedi sicuro di se, ne tantomeno un maestro Jedi perfetto. Al contrario, ha sempre dubitato della Forza, è sempre rimasto nell’indecisione. Questa paura sparisce a fine film, finalmente, ma lo porta prima a fare l’errore di pensare, per un secondo, di uccidere il suo apprendista per evitare il nascere di un nuovo Vader. Questa umanità, unita a quella che fuoriesce dalle battute dei vari personaggi, crea un legame empatico maggiore. Luke non è perfetto, come tutti quanti in questo film, e commette errori.

Gli errori di Poe Dameron

Un altro personaggio che non lascerà immacolata la sua lista di errori è proprio Poe: le scelte che prende, da semplice guerriero, si riveleranno spesso sbagliate (sempre distruggendo il sistema di cliché moderno), venendo infine stordito dalla stessa Leia. D’altronde per comandare non serve solo coraggio ma anche testa, e sembra che Poe non ne abbia tanta.

Le verità del film

Molte volte vengono messe in dubbio verità fino ad oggi sicure: Primo Ordine e Ribelli prendono armi e navi dai stessi compratori, la Forza per Luke non è solo dei Jedi ma di tutti, Kylo Ren e Luke narrano due verità diverse, entrambe vere. Insomma, come nel mondo reale, spesso le verità possono essere molteplici, sta a noi trovare la nostra.

Il coraggio di Finn

Nel precedente film prende una spada laser nonostante non sia un guerriero Jedi (ma avrà sicuramente un addestramento militare). Ora si imbarca in una missione para-suicida, si sacrifica per degli animali e bambini: Finn incarna il coraggio puro, quello che non fuoriesce per secondi fini. Combattere con un guerriero come Captain Phasma non è da tutti; vincere contro di lei è per pochi. Certo non si può dire questo per il personaggio interpretato da Benicio del Toro, tutt’altro che coraggioso.

La morte di Snoke

Snoke muore come uno scemo: diciamocelo, non è stata una morte gloriosa. Eppure va bene, è la morte che sopraggiunge perché oramai la Galassia non ha più spazio per il vecchio. Buoni, cattivi, Luce, Oscurità, sono tutte mescolate. Kylo Ren non è il classico cattivone, così come i Ribelli non sono i classici buoni. Le linee sono sfocate, e già Rogue One ce lo aveva mostrato. Snoke muore quasi a metà film, come per mostrare che è tempo di andare avanti.

La Forza appannaggio di tutti

Questo è il tema più caldo: se un Jedi muore, muore la Luce. Sbagliato, dice Luke. Effettivamente, la Forza è sempre stata un’energia nel mondo, un qualcosa di mistico e persistente (midi-chlorian a parte). Luke svela a Rey l’errore della Religione Jedi, ovvero di pensare alla Forza come qualcosa di buono: al contrario, è qualcosa di primordiale e omnicomprensivo, ed i Jedi ne traggono il Lato Chiaro come i Sith quello Oscuro. Nel film però non viene detto che TUTTI possono accedervi: rimane retaggio di pochi, sicuramente, accedere alla Forza.

Questi sono i dieci punti che mi sono venuti in mente: naturalmente ci sono tante cose da spiegare, perciò se siete in dubbio o volete parlare di qualcosa in particolare, scrivete qui sotto un commento.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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