Recensione

Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser Recensione

Per Nintendo il 2017 sembra proprio essere l’anno dei remake: basta pensare a titoli come Metroid: Samus Returns e Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, che hanno infervorato i cuori dei fan più accaniti delle rispettive serie portando una ventata di novità e piacevole nostalgia. Questa stessa ventata ha recentemente coinvolto anche un nome indimenticabile nel pantheon del GameBoy Advance: a ben 14 anni dall’uscita del gioco originale, l’avventura nelle terre di Fagiolandia dei fratelli baffuti della grande N torna con rinnovato splendore in Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser. Le migliorie grafiche e l’aggiunta di una piccola storia secondaria saranno bastati a spazzare via il peso del tempo?

Stelle, funghi e…fagioli?

Anche i profani del Regno dei Funghi conoscono l’iconografia standard della serie di Mario: tubi verdi, tartarughe, stelle e funghi di ogni genere sono il simbolo di un mondo che sin dal 1985 si è fatto prepotentemente strada nella cultura di massa, al punto da essere noti a persone che con i videogiochi non hanno mai avuto a che fare. La prima novità del titolo è proprio qui: la voce della Principessa Peach è stata rubata, e per recuperarla Mario e (controvoglia) Luigi stringeranno una singolare alleanza con Bowser, il loro storico nemico, e i suoi maldestri scagnozzi. Le cose partono subito con il piede sbagliato: la Strega Ghignarda e il suo discepolo Sogghigno distruggono il Tartaplano del re dei Koopa, catapultando i fratelli nell’inesplorato regno di Fagiolandia. Questa terra straniera, seppur simile per certi versi alla patria dei nostri (ex) idraulici, è ben caratterizzata e ricca di elementi distintivi e personaggi esageratamente carismatici che ci strapperanno innumerevoli risate. La nuova veste grafica e sonora del gioco prende ispirazione da quella delle ultime istanze della serie, primo fra tutti Mario & Luigi: Paper Jam Bros uscito nel 2015, restituendo freschezza e vitalità ad un titolo che ha fatto la storia del GBA.

Dal punto di vista del gameplay, tre lustri fanno un baffo (anzi, due) all’intramontabile Superstar Saga: le meccaniche sono pressoché invariate, ma tante piccole modifiche hanno semplificato la formula rendendola perfetta ed ancor più refrattaria all’invecchiamento. Per quanto riguarda l’esplorazione, la più apprezzata è sicuramente quella inerente al touch screen: se prima per passare in rassegna tutte le nostre azioni sul campo (salto avvitato, martellate, ecc.) dovevamo premere più volte i tasti L e R, adesso basterà selezionarle sullo schermo inferiore del nostro 3DS. Una scelta più che intelligente che, accostata alla possibilità di far saltare sia Mario che Luigi premendo il tasto X, rende le sezioni esplorative molto più scorrevoli e immediate!

E’ opportuno menzionare anche la possibilità di salvare in qualsiasi momento, vanificata forse dalla frequente presenza di punti di salvataggio, ed il poter accelerare i dialoghi tenendo premuto il tasto R, aggiunta particolarmente comoda visti i frequenti e prolissi giri di parole che gli strambi personaggi di Fagiolandia sono soliti fare. Insomma, andare a zonzo in questo mondo un po’ platform finalmente fornito di una minimappa che evidenzia i nostri obiettivi non è mai stato così piacevole.

Il combat system rimane una fedelissima copia dell’originale, caratterizzato da elementi da classico RPG e situazioni in cui il tempismo sarà cruciale: i nemici daranno sempre qualche indizio riguardante il loro bersaglio, e schivare al momento giusto vi permetterà di evitare i loro attacchi e contrattaccare se sarete stati sufficientemente precisi. Se non ve la sentirete di rischiare, la nuova difesa d’emergenza vi consentirà di incassare il colpo tenendo premuto X subendo quindi una porzione di danni ridotta. Quando toccherà a voi passare all’offensiva avrete a disposizione una vasta gamma di azioni possibili, dai semplici oggetti a pesanti martellate, e meritano una menzione speciale gli Attacchi Fratelli: premendo correttamente una serie di tasti in sequenza, queste bizzarre combinazioni di mosse infliggeranno un ingente numero di danni ai nemici e dopo un certo numero di utilizzi diventeranno sempre più potenti.

La cara, vecchia avventura di Mario e Luigi si ripete senza annoiarci, ma ehi… non ci stiamo dimenticando qualcuno?

Non tutti gli eroi hanno i baffi

C’è poco da fare, Nintendo ci ha abituati male. Siamo avvezzi a protagonisti eroici, e raramente abbiamo avuto a che fare con personaggi che non hanno niente di speciale… ma questo sembra essere proprio il caso della nuova storia secondaria di questo remake, Scagnozzi di Bowser. Il re dei Koopa è scomparso in seguito alla distruzione del suo Tartaplano, e starà a noi guidare un improbabile squadrone di tirapiedi nei panni di un comunissimo Goomba. Tra un filmato e l’altro assisteremo ad una serie di scontri in stile strategico tra dei veri e propri “signor nessuno”, che combatteranno goffamente sfoderando poderose testate, martelli e barbabietole. Le battaglie saranno semplici e lineari, incentrate su un classico sistema triangolare di debolezze e resistenze: i nemici da mischia avranno la meglio sui nemici a distanza, avvantaggiati contro le unità aeree che daranno invece del filo da torcere alle unità da mischia.

Se da una parte sarà divertente vedere mostriciattoli che si prendono a mazzate, vedere sarà quasi l’unica cosa che faremo: al di fuori della gestione dei membri della squadra e qualche piccolo quick time event che ci permetterà di ottenere un vantaggio, potremo fare ben poco e non saremo altro che semplici spettatori che osservano un simpatico teatrino di vecchie conoscenze. Tuttavia, il legame con la trama del gioco è molto forte e questo basterà come incentivo a continuare: solo completando la campagna principale potremo infatti sbloccare gli ultimi scontri dei quali i maldestri sgherri saranno gli esilaranti protagonisti. Sia chiaro, l’esperienza non verrà assolutamente invalidata dalla presenza di questo extra, ma alla fine della fiera Scagnozzi di Bowser sarà una piccola aggiunta che non ha troppe pretese e non vuole far altro che farci sorridere.

Federico "Gears" Lima
Nintendaro fino all'ultimo ricciolo, mi sono avvicinato al mondo Playstation solo da qualche anno. Le mie saghe preferite sono Kingdom Hearts, Pokemon e The Legend of Zelda, e la mia abilità nei picchiaduro classici e negli sparatutto è paragonabile a quella di un comodino. Non esattamente il massimo, insomma.

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