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Marketing sleale per Shadow of Mordor?

Sappiamo bene che il marketing ha i suoi lati positivi e negativi, e non sempre esso viene condotto nella trasparenza che la legalità prevede. Questo è il caso anche di Warner Bros, la quale è protagonista di una recente indagine condotta su una manovra di marketing sleale: queste informazioni ci vengono comunicati dalla Federal Trade Commission statunitense (FTC), organo che si occupa della protezione dei consumatori, a seguito di un’indagine svolta.Shadow of Mordor marketing slealeSembrerebbe infatti che Warner Bros abbia pagato degli Youtuber per parlare bene, facendo una vera e propria campagna pubblicitaria, di Shadow of Mordor, gioco ispirato alla saga di J. R. R. Tolkien di quasi due anni fa. Il problema maggiore risiederebbe nel fatto che il publisher avrebbe pagato le star del web per presentare il gioco come “titolo perfetto”, privo di alcun tipo di errore o bug, senza per altro rivelare la vera natura del video, omettendo quindi la sponsorizzazione. Da adesso Warner Bros dovrà fare attenzione a qualsiasi mossa, poiché il corpo del Governo Statunitense le starà addosso, sorvegliando ogni mossa e prendendo provvedimenti nel caso fosse necessario.

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