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Marvel’s Guardiani della Galassia: The Telltale Series – Episodio 5 Recensione

Il quinto ed ultimo episodio di Marvel’s Guardiani della Galassia: The Telltale Series è finalmente arrivato tra noi comuni terrestri. Dopo averci teletrasportato in una clamorosa avventura spaziale dal retrogusto vintage, è ormai giunto il momento di tirare le somme riguardo questo nostro lungo viaggio all’interno dell’universo Marvel dedicato ai Guardiani della Galassia raccontato dagli sviluppatori di Telltale Games. La tanto discussa collaborazione tra queste due realtà ha riscosso un discreto successo con i suoi recenti rilasci, distinguendosi particolarmente dagli altri titoli pubblicati dallo stesso studio durante questo periodo. In questa parte finale del gioco in particolare, ci ritroveremo a recuperare i pezzi di una squadra frammentata dagli ultimi accadimenti, che hanno messo veramente a dura prova i rapporti tra i vari protagonisti del nostro racconto. Giunti alla resa finale, cercheremo in ogni modo di recuperare ogni nostro alleato, per fronteggiare l’ultima minaccia che mette inesorabilmente a repentaglio la pace del nostro universo.

Hala mostrerà il suo peggio contro i Guardiani della Galassia in quest’ultimo episodio conclusivo della serie.

Don’t Stop Believin’

Qualsiasi siano state le nostre scelte finora, ci ritroveremo comunque tutti nella stessa disperata situazione, ovvero dover fermare il piano di conquista ordito da Hala e dal suo ormai immortale esercito Kree, e senza nessun equipaggio al nostro fianco ad aiutarci. Inoltre, come abbiamo potuto constatare durante il finale a sorpresa della scorsa uscita, il figlio della nostra nemesi si ritroverà in prima linea in un incontro ravvicinato con il nostro capitano per un confronto diretto tra le due parti. Mettendo fin da subito in chiaro le sue intenzioni sovversive nei confronti della madre, il nostro nuovo alleato si offrirà di aiutarci proponendosi come merce di scambio per trattare con la condottiera, facendo leva sui suoi sentimenti materni. Grazie a questo inaspettato risvolto, il giovane si rivelerà essere il nostro asso nella manica per spuntarla in questo scontro intergalattico, adesso dagli esiti quantomeno improbabili.

Una situazione che sembrava oramai disperata inizia lentamente a riprendersi quando, grazie alle abilità di Mantis riusciremo a riallacciare i rapporti tra i nostri compagni, sfruttando una connessione neurale scaturita dai ricordi di Groot relativi agli inizi del gruppo. Un flashback dolcemaro che renderà sicuramente felici gli appassionati della serie originale a fumetti, ma che purtroppo segnerà l’unico e breve sipario dedicato al nostro albero camminante preferitoLe parti che riguarderanno il riavvicinamento tra Peter e Drax o Gamora rimarranno in ogni caso le più toccanti sotto il punto di vista puramente emotivo, mostrandoci il lato più fragile dei nostri beniamini preferiti. Una volta rimessa insieme la banda, il resto verrà da solo come è giusto che sia.

Star-Lord, Gamora, Rocket Racoon, Drax e Groot torneranno insieme per chiudere i conti una volta per tutte.

Per concludere

Quest’ultimo episodio segna certamente un ottima conclusione per Marvel’s Guardiani della Galassia: The Telltale Series. Nonostante non brilli particolarmente tra i suoi predecessori, il resoconto finale dovuto alle scelte operate nel corso del gioco è talmente curato e soddisfacente da vedere, che ci distrae interamente dalla trama piatta e lineare (che poteva essere sfruttata meglio per chiudere con il botto questa meravigliosa serie). Rimane da dire che ogni minima scelta operata dall’inizio di tutto questo, ci porterà infine a delle conseguenze che influiranno significativamente sul nostro racconto finale, più che in qualsiasi altro titolo del genere questa volta.

Don’t Stop Believin’ con i suoi pregi e difetti, racchiude in sostanza l’intera esperienza provvista nelle varie puntate uscite finora, compresse in un singolo episodio riassuntivo e rappresentativo di quanto visto finora. Tutto questo sembra però durare ancora troppo poco per concludere degnamente il filone narrativo con i giusti tempi, risultando leggermente frettoloso. In sostanza, ci troviamo di fronte ad un titolo certamente di alto livello, che però ci lascia con un leggero sapore amaro in bocca per l’occasione sprecata nel raccogliere i frutti seminati nel corso del tempo.

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, dopo aver completato per intero l’episodio.

Alberto "Allister" De Lorenzis
Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.

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