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Miitomo: il social secondo Nintendo

Ciò che ha sempre differenziato in tutti questi anni di attività Nintendo dalle altre software house è sempre stata la convinzione secondo la quale i suoi titoli e le sue IP dovessero essere giocati solo su hardware Nintendo. Tutto ciò è stato perfetto fino a qualche anno fa quando, effettivamente, chiunque avesse voluto giocare doveva fare affidamento ad una console dedicata; oggigiorno, però (e purtroppo?) non è più così: la grandissima diffusione di smartphone e tablet hanno portato allo sviluppo di milioni di app e giochi, tanto da diventare questo un mercato molto redditizio e occhiato da storiche software house come Square Enix o Sega. Era arrivato dunque il momento anche per Nintendo di “modernizzarsi” e di sbarcare nel mondo mobile e anche in questo caso la casa giapponese ha voluto differenziarsi: non un gioco che sfrutti una delle tantissime icone come Mario, Link o Kirby, ma un’applicazione che abbia come protagonisti i Mii: Miitomo.

Miitomo

Un libro aperto sotto forma di divertimento

Disponibile su iOS e Android, la prima app di Nintendo sviluppata in collaborazione con DeNa è una sorta di social network (molto simile ad Ask) in cui potremo personalizzare il nostro Mii, rispondere a delle domande generiche, votare e commentare le risposte dei nostri amici. Miitomo è utilizzabile da chiunque abbia un dispositivo compatibile, ma è ovvio come il massimo “profitto” lo tragga chi possiede una console Nintendo e abbia già un account: unendo il proprio account My Nintendo al proprio Nintendo ID e portando a compimento alcuni semplici missioni, sarà possibile infatti accumulare dei punti spendibili in svariati modi, da vestiti e bonus per lo stesso Miitomo a sconti per copie digitali di titoli per Wii U e 3DS. Parlando di punti possiamo distinguerne tre tipi: i punti platino e punti Miitomo, quelli più semplici da ottenere, con cui basterà compiere delle azioni quotidiane per vedercene regalati alcuni, e i punti Gold, ottenibili solo acquistando giochi digitali dall’eShop.

Miitomo

Questi sono i motivi che spingerebbero gli utenti a giocare a Miitomo ma, in soldoni, all’interno dell’app c’è ben poco da fare. Oltre a rispondere e a votare/commentare le risposte dei nostri amici (pescati automaticamente dal nostro profilo Facebook e Twitter) come detto prima, c’è ben poco da fare: fare shopping nel negozio d’abbigliamento con le monete in-game (acquistabili anche con denaro vero, con acquisti in-app che arrivano a 75 euro), giocare ad un minigioco spendendo monete o biglietti saltuariamente regalati da Nintendo, fare foto e modificarle per condividerle con il mondo intero. Stop. Al momento, infatti, Miitomo non offre altro e di sicuro l’entusiasmo per la novità e il divertimento iniziali lasciano spazio alla noia e “alla voglia” di utilizzare l’app quei 10 minuti al giorno per poter accumulare i punti spendibili sull’account My Nintendo.

Ma quindi, vale la pena scaricare e usare Miitomo? Posso affermare che Miitomo è, attualmente, un esperimento riuscito a metà, nonostante in pochissimi giorni dal lancio siano stati raggiunti più di 3 milioni di download. Al momento l’app intrattiene davvero poco ma, dalle dichiarazioni fatte dagli sviluppatori, in futuro Miitomo verrà aggiornato con minigiochi e passatempi che renderanno l’app molto più interessante e divertente da utilizzare (e lo speriamo davvero). A chi non ha una console Nintendo e quindi l’accumulazione di punti Gold, platino e Miitomo resterà qualcosa fine a se stessa, la prima app della grande N e di DeNa non servirà di certo per far appassionare alle varie IP Nintendo; per questo dovremo aspettare il primo, vero gioco che sfrutti la popolarità di un Mario a caso.

Damiano "Xenom" Pauciullo
Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.

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