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Questa è la storia di come nasce Overwatch

C’era una volta una compagnia chiamata Blizzard Entertainment; dovreste conoscerla quasi tutti, macchina sforna giochi di alto livello come World of Warcraft, Diablo e via discorrendo. La Blizzard spese milioni di dollari per un progetto denominato Titan. Ma il progetto fallì in modo assoluto, dal principio alla fine, venendo chiuso nel 2013. Il designer Jeffrey Kaplan ne uscì distrutto, disfatto e demotivato. Una qualunque compagnia ne sarebbe uscita distrutta e a pezzi, ma la Blizzard non è l’ultima arrivata, e così prese lo stesso Kaplan e lo mise a capo di un progetto che molti di voi potrebbero conoscere, un certo Overwatch.

Due righe spese per questo gioco, uno sparatutto in prima persona molto originale e cooperativo, con colori accesi, ritmo serrato e personaggi molto ben caratterizzati. Un gioco definito da John Smedley, ex capo esecutivo dell’unita di gaming online della Sony, un gioco rivoluzionario per il genere First-Person Shooter“. Aggiunge poi che “Blizzard ha mostrato l’atto pratico della frase <<imparare dal fallimento>> e Titan è stato l’oggetto che li ha portati a Overwatch”.

Overwatch

Ecco il logo, prima immagine vista di questo gioco.

Overwatch è un gioco che, nel bene e nel male, viene visto di buon occhio da molti, noi stessi di Game Legends (sul nostro canale e sul canale di RealPlayersTV potete vedere nostri gameplay), ma anche da testate quali Wired, Forbes Kotaku, nomi grandi del settore.

Certo, non è un successo assicurato, e anzi la Blizzard ha avuto altri insuccessi simili, come ad esempio StarCraft: Ghosts, ma la forza stessa di questa compagnia è stata proprio quella di non mettere da parte Kaplan, di non metterlo “sotto controllo”, ma di assegnargli il successivo grande progetto. Vuoi perché sia il Chief Executive Mike Morhaime che il Chief Development Officer Frank Pearce sanno cosa vuol dire creare videogiochi, in quanto sono stati prima di tutto programmatori anche loro.

Overwatch_01

Da quello che potete vedere, c’è molto di non convenzionale.

Detto ciò, ecco qui le lezioni imparate da Titan e sfruttate su Overwatch:

  • Mentre lavoravano su Titan, Kaplan e il suo team non puntavano a creare un successo alla pari di pietre miliari della Blizzard: ora si, partendo con un approccio più umile.
  • Il team di Titan era di 150 persone, quello di Overwatch di 80. In pochi si lavora meglio, affermano, ed è d’obbligo giocare due volte al giorno al gioco stesso, all’inizio e alla fine degli incontri di lavoro.
  • Overwatch è il primo gioco ad aver ricevuto un forum interno direttamente dalla Blizzard.

Chris Metzen, vice presidente di Blizzard, afferma che “l’approccio di Overwatch ha re-instaurato dentro alla stessa la voglia di lavorare anche a progetti più piccoli”. E voi, cosa ne pensate? Vi piace questo Overwatch?

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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