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Razer Ornata Recensione

Abbiamo pienamente visto e studiato le varie tastiere da gaming uscite negli ultimi anni: tutte installavano dei supporti fisici, i cosiddetti switch, che permettono una latenza nei comandi inferiore e un feedback maggiore. Razer, una delle aziende leader del settore, ha finalmente rilasciato una nuova tastiera, la Razer Ornata, un modello particolare: parliamo di un ibrido, una tastiera con componenti meccanici e una membrana. Andiamo a scoprirla insieme, aprendo il magnifico packaging che circonda ogni prodotto marchiato Razer.

La tastiera è composta da due parti: la macchina vera e propria, come sempre con un sistema di illuminazione RGB, personalizzabile tramite il software Synapse in migliaia di modi. La seconda parte, invece, è un raffinato poggia polsi imbottito e rivestito in pelle, agganciabile magneticamente al lato inferiore della tastiera, offrendo comodità maggiore per sessioni prolungate.

La tastiera ha un layout italiano, mostrando quindi come il mercato inizi ad essere sempre più appetibile anche qui. Scendendo nel lato tecnico, le impressioni sono particolari: la sensibilità è molto vicina a quella delle tastiere meccaniche, sebbene il rumore sia inferiore e in termini di scrittura risulti più facile digitare velocemente. Un sistema denominato N-Key Rollover permette la pressione di 10 tasti insieme senza dare errore. Un cavo intrecciato USB 2.0, placcato in oro, conclude il lato tecnico con una lunghezza di 1.7 metri.

Dal lato software, la Razer Ornata perde i tasti multimediali, rimpiazzandoli con il tasto Function, non troppo comodo in termini di gaming, ma nemmeno così deleterio. Se il 70% della potenza di questa tastiera la fa la parte tecnica, il 30% è assolutamente imputabile all’utilizzo del software Synapse 2.0, che permette di personalizzare al massimo la periferica.

La natura ibrida della tastiera, infine, si mostra al massimo anche nella sua versatilità: se dal lato dattilografico si presta pienamente, molto più degli altri modelli, evitando di saltare la pressione di pulsanti o di premere troppo a lungo, dal lato gaming rimane abbastanza reattiva, grazie ai suoi switch creati appositamente per il modello. Una buona parte della praticità la danno anche i tasti della periferica, che rimangono a metà corsa e quindi non sono né troppo alti, né troppo bassi. Assenza totale di porte USB e 3.5mm sui lati della tastiera, scomparse già da un po’ su molti pezzi di Razer.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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