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Rigs: Mechanized Combat League – Recensione

Ormai siamo consapevoli di come la realtà virtuale stia prendendo sempre più piede all’interno del panorama videoludico. Tanti sviluppatori hanno lavorato a prodotti che, alla fine, si sono rivelati più esperienze ricreative che giochi veri e propri. Nella giornata odierna, invece, vogliamo parlarvi di Rigs: Mechanizet Combat League, opera multimediale che vi catapulterà all’interno di robot giganti e vi farà lottare nella competizione più seguita del pianeta, la Mechanized Combat League. Questa lega si occupa di uno sport che è, a tutti gli effetti, una sorta di ibrido tra una guerra di mech ed il football. Unire queste due discipline è stato sicuramente un’ottima idea perché si è creato un sistema arcade competitivo molto adrenalinico e rapido. Se pensiamo ad ogni singolo prodotto che compone la line-up del visore Sony, questo videogame rappresenta uno dei pochi titoli in grado di proporre un gameplay classico e consolidato, e non il solito semplice esperimento passivo dedicato al VR.

rigs-03Tutti a bordo si parte!

Iniziamo dalla trama. Anche se Rigs è un titolo sportivo, gli sviluppatori hanno pensato bene di aggiungere un minimo di narrativa all’interno del gioco: durante l’esperienza vestirete i panni di una giovane promessa decisa a fare carriera nella RIGS. Quest’ultima è un campionato in cui gli atleti si trovano ai comandi di un mech, armato di tutto punto, con un unico obiettivo: portare a casa il risultato e vincere le partite, come accade nei nelle vere competizioni professionistiche. Nel videogame sono presenti tre modalità. La prima si chiama “Team Takedown” che, a conti fatti, è il classico deathmatch a squadre, il team che effettuerà più uccisioni entro il tempo limite stabilito sarà il vincitore. La seconda è “Endzone”, qui sarà necessario portare una palla olografica nella porta avversaria ed effettuare il touchdown. Ultima, ma non per importanza, è la “Power Slam”, i punti possono essere raccolti saltando attraverso un cerchio presente nella mappa, a patto però di mandare il proprio robot in Overdrive, modalità attivabile solamente dopo aver effettuato tre kill. Purtroppo il prodotto non propone alcuna modalità in aggiunta. Oltre alla sezione online, gli utenti non avranno effettivamente troppe opportunità di svago, anche se è stato inserito qualche elemento di contorno come il poter firmare per uno sponsor, accedere a prove speciali per affinare la propria abilità o modificare l’aspetto del proprio avatar.

rigs-01Si può guidare un mech senza patente?

Tirando le somme Rigs è, a tutti gli effetti, uno sparatutto in prima persona. Di conseguenza viene offerta al giocatore un’esperienza molto simile ai vari capostipiti del genere. Gli sviluppatori hanno pensato di inserire diverse opzioni legate al sistema di mira, il tutto comunque spiegato benissimo durante il tutorial iniziale. L’utente potrà effettivamente scegliere se associare i movimenti della testa solamente al mirino, oppure aggiungere anche gli spostamenti della visuale del robot. Questo significa che, nel secondo caso, vi ritroverete non solamente a gestire il punto dove sparare con la testa, ma anche la direzione dello sguardo stesso. Contrariamente a quanto detto, è possibile selezionare l’opzione che collega gli spostamenti della visiera del robot allo stick del pad, lasciando così il collo libero di girare per scegliere dove sparare. Dopo una breve introduzione verrete lanciati nell’arena a bordo di un Rig provvisorio ma, una volta superato l’addestramento, il videogame vi permetterà di acquistare il vostro mech. Oltre alle armi in dotazione, ogni mostro metallico possiede la capacità di effettuare balzi, scatti in avanti in grado di fare sostanziosi danni al nemico e, soprattutto, schivate laterali per sfuggire velocemente dagli avversari. I tasti triangolo, quadrato e cerchio, sono stati associati a tre bonus utili in battaglia. A seconda di quale sceglierete aumenterete la velocità, darete una maggiore potenza alle vostre bocche da fuoco, oppure attiverete la funzione di autoriparazione. Ognuna di queste skill elencate potrà essere selezionata in qualsiasi momento, ma solo per una volta. Nel momento in cui sarete sconfitti rientrerete in partita con queste opzioni nuovamente attive. Effettuando però più uccisioni consecutive, potrete entrare nel già accennato “Overdrive”: le tre funzioni appena descritte si attiveranno contemporaneamente, regalando quindi un grosso vantaggio durante i match.

Rigs 03All’interno del gioco ci saranno quattro tipologie di Rig. Inizialmente, durante il tutorial per intenderci, verrete messi a bordo di un Hunter, modello piccolo ma particolarmente agile. Sarà comunque possibile guidare i Mirage, mech dalle dimensioni molto più grandi e caratterizzati dalla possibilità di effettuare un doppio salto, i Tempest che dispongono di un dispositivo in grado di farli planare e i Sentinel che possono saltare molto più in alto rispetto agli altri. Ci sembra quasi inutile dire che ogni mech disporrà di equipaggiamenti differenti e abilità extra aggiuntive. Di conseguenza, prima di capire effettivamente quale sarà il modello più idoneo alle vostre esigenze, sarà necessario spendere del tempo nell’arena di prova e testare con mano tutte e quattro le classi a disposizione. Dato che il focus di Rigs è quello di farvi arrivare in cima alle classifiche, il sistema vi chiederà di quale squadra vorrete far parte. La scelta si basa solamente sul logo del team dato che i membri stessi verranno scelti interamente da voi: sarà infatti necessario decidere quali compagni portare in campo. Il roster verrà comunque arricchito ad ogni partita, soprattutto se concatenerete una serie di vittorie consecutive. Portare a casa risultati sempre positivi vi farà aumentare la vostra fama e quindi attirerete l’attenzione di piloti sempre più forti che vorranno competere con voi. Inoltre dovrete anche gestire i vari sponsor, i quali richiederanno di portare a termine determinati obiettivi in cambio di crediti, ovvero la valuta del gioco, utili all’acquisto di nuovi robot, compagni di squadra, elementi aggiuntivi per modificare l’avatar e molto altro. L’intelligenza artificiale ci è sembrata davvero ben curata. Le partite non sono mai risultate semplici da vincere, di conseguenza sarà veramente arduo scalare le gerarchie per arrivare al top della classifica. Basta comunque abituarsi al sistema di gioco e capire le meccaniche, in questo modo potrete dire la vostra sul campo di battaglia.

In compagnia ci si diverte di più

Rigs propone le stesse procedure descritte poco sopra anche nell’online. Niente di nuovo quindi all’orizzonte, l’unica sostanziale novità è la presenza di compagni reali al posto di personaggi guidati dall’intelligenza artificiale. La modalità carriera è praticamente identica a quella offline, compresi sia sponsor che sfide, con l’aggiunta di altre due facoltà, le quali permetteranno ai vari utenti di scontrarsi in match tre contro tre e uno contro uno. Il matchmaking funziona alla perfezione e, soprattutto, risulta davvero rapido e veloce. Non abbiamo riscontrato problemi di lag o ritardi nei comandi, quindi l’esperienza scorreva fluida e dinamica. Le ultime parole le spendiamo per descrivere il videogame a livello tecnico. Il motore grafico di Rigs, nonostante i normali limiti del VR, mostra davvero i muscoli. I dettagli grafici sono messi ben in evidenza, come del resto i colori accesi e soprattutto il level design legato ad ogni arena disponibile. Lo stesso merito va dato al comparto audio, con un parlato completamente in italiano, musiche ed effetti ambientali totalmente in linea con lo stile del gioco. Durante la prova solo in alcuni casi abbiamo avvertito una leggera sensazione di motion sickness ma dopo poco esserci abituati ai ritmi di gioco, ci siamo goduti appieno l’esperienza,

Sostanzialmente Rigs è quello che assomiglia di più ad un videogame vero e proprio in tutta la line up VR. Nonostante i ritmi frenetici di uno sparatutto in prima persona, l’effetto del motion sickness non è stato influente in termini di godibilità del titolo. Dire che ci siamo divertiti è davvero riduttivo e, dunque, chiunque utente possegga il visore Sony non può non avere questo titolo tra i suoi ranghi. Peccato la poca scelta nelle modalità di gioco e la non diversificazione di queste nell’online. Da questo punto di vista si poteva fare decisamente qualcosa di più per aggiungere un tocco di personalizzazione. Le uniche critiche mosse al prodotto, dunque, sono solo contenutistiche perché, se analizziamo il gameplay, il risultato è praticamente intoccabile sotto molti aspetti.

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, utilizzando il visore Sony PlayStation VR. Durante l’esperienza ho testato sia la modalità campagna completandola, e tutti i tipi di match annessi, oltre ad aver giocato numerose ore online contro altri giocatori.

Rigs: Mechanized Combat League

7.5

Rigs è, senza ombra di dubbio, uno di quei giochi che un possessore di PlayStation VR dovrebbe avere. Anche se non offre una grande varietà nei suoi contenuti resta quello che, fino ad oggi, assomiglia di più ad un vero e proprio videogame per la realtà virtuale. ;s

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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