The Huntsman Winter’s Curse – Recensione

The Huntsman Winter’s Curse è un peculiare gioco di ruolo a tema fiabesco sviluppato da Desert Owl Games e  ambientato nel mondo Fantasy de Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio (Huntsman: Winter’s War). Uscito per PC, dallo scorso 23 Agosto è disponibile anche per PlayStation 4 ed include tutti e cinque i libri in unica soluzione.

C’era una volta..

The Huntsman Winter’s Curse narra le vicende della giovane Elisabeth, una giovane ragazza dai capelli rossi che vede la sua vita sconvolgersi. “Winter is coming”, e con sé oltre al freddo porta la morte del padre di Elisabeth, l’improvvisa scomparsa dei fratelli e l’esercito della Regina Freya che marcia sulle Terre Bianche, distruggendo la sua regione. Con determinazione e coraggio, la nostra guerriera sfiderà tutto e tutti per conoscere la verità e recuperare i suoi fratelli. Durante il suo percorso incontrerà Marcus, un mago che si offrirà di aiutarla senza chiedere nulla in cambio; si rivelerà un compagno molto utile, il quale amplierà il gameplay grazie ai turni e le meccaniche del party.

Let’s battle!

Seguendo le proprie peripezie, Elisabeth e Marcus si troveranno spesso costretti ad estrarre le armi per poter proseguire la loro avventura. I combattimenti sono gestiti strategicamente a turni, inoltre ogni oggetto del nostro inventario utilizzato nello scontro con le armi, ha le proprie caratteristiche che influenzeranno i nostri attacchi. E’ per questo che nella parte bassa dello schermo, precisamente a destra, compariranno delle carte: ogni oggetto ha la propria carta con i rispettivi valori. Ad esempio l’arma che caratterizza la nostra guerriera, ovvero la spada, possiede due tipi di attacco i quali causeranno più o meno danni ai nostri nemici; essi potranno causare danni fisici o ferite che mano a mano indeboliranno i nemici. Inoltre ci sono oggetti che ci permetteranno di curare noi stessi oppure tutto il gruppo, ed altri invece in grado di farci sferrare colpi più potenti e dannosi nei turni successivi; ci sono però occasioni in cui i nostri attacchi non saranno precisi e quindi potranno essere nulli o poco potenti. Altri oggetti, infine, ci offriranno protezione oppure diminuiranno la nostra attesa nei turni successivi. Insomma, molte delle caratteristiche chiave dei GDR tornano un grande spolvero, senza snaturare il genere in alcun modo.

Quando sarà il turno del mago Marcus, invece, sarà necessario concentrarsi sugli attacchi magici attraverso l’uso di una bacchetta oppure di un bastone magico ed altri oggetti capaci di infliggere potenti danni ai nemici. Ad ogni turno, inoltre, avremo la possibilità di utilizzare nuove carte e quindi di scegliere la nostra mossa; in questo modo potremmo variare ed utilizzare attacchi differenti. Alla fine di ogni missione, i nostri protagonisti riceveranno dei punti esperienza che ci permetteranno di aumentare di livello e di migliorare le nostre abilità (Velocità, Iniziativa, Potenza e Potere Mentale). Ogni quest principale risolta ci permetterà di proseguire nella mappa del regno dove, di tanto in tanto, appariranno anche delle missioni secondarie, utilissime a raccogliere punti esperienza e salire prima di livello per essere preparati agli scontri decisivi. La pecca però è che di missioni secondarie ce ne sono davvero poche, e questo diminuisce ancora di più la durata del gioco, che può essere terminato facilmente in qualche ora.

Stile… e una dolce melodia 

Riguardo al gameplay di The Huntsman Winter’s Curse è bene sottolineare la presenza di tre livelli di difficoltà: Facile, Medio e Difficile, che potranno essere cambiati durante il gioco o quando si perde un combattimento; anzi, sarà il gioco stesso a chiederci cosa fare o come procedere. Ad esempio potremmo imbatterci in uno scontro così difficile, che ci costringerà a cambiare difficoltà per poter proseguire. Inoltre, come ogni gioco di ruolo che si rispetti, durante la nostra avventura avremo la possibilità di prendere parte a molti dialoghi e prendere decisioni. I dialoghi, però, oltre ad essere solo in inglese, sono molti e a volte il gioco potrebbe risultare lento; inoltre le decisioni che prenderemo non avranno alcun effetto sulla storia. Non sono, quindi, presenti dialoghi parlati, ma solo in forma testuale. Possiamo però dire che le schermate dei dialoghi sono particolari e raffinate; sono, infatti, state create da Abigail Larson, illustratrice che prende ispirazione dalle ambientazioni delle opere di Edgar Alla Poe, H.P. Lovecraft, i Fratelli Grimm e altri classici del Gothic della letteratura. L’atmosfera del gioco è incantata ma allo stesso tempo è ricca di malinconia: è un perfetto mix tra favola e mondo dark, popolato da folletti, spiriti ma anche da serpenti, ragni giganti e lupi. Lo stile di disegno è completo, caratterizzato da scenari e personaggi realizzati con cura in stile acquerello, i quali sembrano essere usciti direttamente da un libro di favole per bambini. Degni di nota sono in particolare i modelli di personaggi e nemici, animati in maniera piacevole; il problema è che molti di questi dettagli si perdono durante i combattimenti poiché i personaggi appaiono di spalle. Un grande punto a favore è il comparto sonoro: non c’è una grande varietà di brani ma quei pochi che ci sono si fanno ascoltare e, oltre ad essere piacevoli, calzano a pennello in ogni situazione. Come già accennato precedentemente, la longevità del gioco è la parte più debole; il gioco è interessante, avventuroso e bello, ma purtroppo finisce quasi subito.

Per concludere

Possiamo dire che The Huntsman Winter’s Curse non è un gioco estremamente originale, nonostante il sistema di combattimento e lo stile artistico fiabesco, difficilmente trama o personaggi potranno lasciare nella vostra mente un segno indelebile. Se cercate un GDR appagante, con un gameplay intrigante ed una trama poco dettagliata che vi faccia compagnia per qualche ora, The Huntsman Winter’s Curse  è la soluzione. Il gioco è disponibile per PC e PlayStation 4 al prezzo di 14,99 €.