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Touhou Genso Wanderer Recensione

Touhou Genso Wanderer è l’ultimo titolo della serie Touhou ad approdare in Occidente. Sviluppato da Aqua Style e distribuito da NIS America in Europa, questo nuovo capitolo si distingue dai suoi predecessori per via delle meccaniche di gioco che deviano parecchio da quelle da vertical shooting alla quale eravamo abituati finora. Questa volta ci ritroveremo infatti, sempre in un contesto bidimensionale, ma in un titolo incentrato principalmente sul genere dei giochi di ruolo stile roguelike. Touhou Genso Wanderer

Ritorno nel Gensokyo

In questo particolare spin-off della serie andremo a interpretare Reimu Hakurei, sacerdotessa protettrice della grande barriera del Gensokyo, questa volta alle prese con la possessione demoniaca del suo amico Rinnosuke Morichika. Dopo una serie di interminabili dialoghi con il nostro amico posseduto (caratteristica tipica della maggior parte dei titoli simili a questo), passeremo finalmente all’azione affrontandolo (purtroppo per noi la sconfitta sarà inevitabile). Catapultati nel mondo esterno, sarà nostro compito farci strada fino alla torre iniziale per far rinsanire il nostro compagno e salvare la regione da un’invasione demoniaca su larga scala.

Iniziata la nostra avventura ci faremo largo in diversi dungeon, combattendo i nemici che ci si pareranno davanti all’interno della mappa di gioco tramite un sistema a turni che si baserà sui nostri spostamenti. Sconfiggendoli e collezionando loot, livelleremo il nostro personaggio ed equipaggiamento come nel più classico dei videogiochi di genere (tramite i Nito Point potremo craftare armi e oggetti utili). In aggiunta alla nostra barra vitale però noteremo anche una barra relativa al nutrimento che andrà costantemente tenuta sott’occhio e riempita per evitare di perdere le forze nel bel mezzo della battaglia o dei nostri spostamenti (questo andrà ovviamente a limitare il tempo speso a livellare ed esplorare allo stretto e indispensabile). Noteremo con piacere anche la presenza degli immancabili proiettili Denmaku, che ricaricati tramite un’apposita barra (da consumare con parsimonia), ci serviranno a sferrare letali attacchi a distanza.

Il gioco ci permetterà di scegliere tra quattro diversi attacchi:

  • Yin Yang Shot: un singolo colpo mirato a colpire gli avversari più lontani dalla distanza.
  • Sealing Needle: una raffica di colpi in linea retta ideali contro gli avversari bloccati in stretti corridoi.
  • Yokai Buster: un colpo con una rosa divisa in tre direzioni, mirata a sfoltire eventuali gruppi di avversari in avvicinamento frontale.
  • Double Barrier: un colpo multidirezionale che colpisce tutti gli avversari che ci circondano infliggendogli anche un considerevole danno.

Per procedere sani e salvi fino al livello successivo, dovremo regolarci con le risorse a nostra disposizione evitando di buttarci nella mischia impreparati (anche per evitare le eventuali trappole onnipresenti). Sebbene il sistema di gioco non punisca eccessivamente il giocatore con una perdita netta dell’inventario accumulato, ogni volta che moriremo ci ritroveremo nuovamente al punto di partenza con le statistiche riazzerate (risultando comunque frustrante alla lunga).

Touhou Genso Wanderer

Per concludere

Touhou Genso Wanderer non è certamente un titolo adatto a tutti. Difficilmente una persona che non sia appassionata del Touhou Project potrà goderselo. Partendo dal presupposto che (come altri titoli simili) è geolocalizzato solo in lingua inglese, il pubblico al quale vuole rivolgersi è davvero di nicchia e limitato a poche persone. Anche interessandoci il genere, il comparto tecnico risulterà comunque troppo semplicistico e basilare. Una grafica ambientale scarna e poco dettagliata accompagnata da una colonna sonora insipida non renderanno troppo memorabile il nostro viaggio.

Nemmeno partendo da un filone narrativo di fondo ben consolidato come quello della saga, il gioco riesce a tirare fuori una trama degna di nota. I personaggi che ci accompagneranno nel corso della nostra avventura, d’altro canto, sono sicuramente più curati nella loro caratterizzazione, ma nonostante questo la trama principale risulterà comunque molto marginale e di contorno all’interno del contesto di gioco (nonostante gli interminabili dialoghi interni tra i vari personaggi). Sicuramente più godibile nella sua versione portatile, questo capitolo può sicuramente provvedere a qualche ora di intrattenimento, ma nulla che possa giustificare ancora il suo prezzo di acquisto. Come detto in precedenza, solo in pochi potranno apprezzare appieno Touhou Genso Wanderer.

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, dopo aver completato per intero la campagna principale.

Alberto "Allister" De Lorenzis
Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.

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