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Ultimate Marvel vs Capcom 3 Recensione

All’evento PlayStation tenutosi a dicembre è stato annunciato Marvel vs Capcom Infinite, il nuovo episodio della saga Versus che mette di fronte gli eroi a fumetti della Casa delle Idee e i personaggi dei video game della software house nipponica. Nell’attesa, Capcom ha deciso di rilasciare su PC Ultimate Marvel vs Capcom 3, uscito nel lontano 2011 su PS3 e Xbox 360. Avrà senso un porting del genere in questo momento? E soprattutto, sarà di qualità? Non ci resta che impugnare il pad e scoprirlo…

Il primo aspetto che colpisce oggi come allora è il roster: sebbene infatti abbia un gran numero di personaggi, Ultimate MvC 3 propone lottatori molto differenti fra loro, grazie anche ai move set che pescano a piene mani dai rispettivi background. Ecco infatti che potremo vedere Spider Man volteggiare avanti e indietro per lo stage grazie alla sua tela, oppure Dante sfoggiare le sue armi tipiche, o ancora Phoenix Wright mentre cerca di risolvere un caso (!!!). Ovviamente, mentre con alcuni personaggi è facile “prendere subito la mano”, come ad esempio Wolverine, Ryu o Capitan America, per altri la curva di apprendimento potrebbe non essere altrettanto accomodante, basti prendere come esempio Dormammu, uno dei personaggi più forti nel competitive, che però richiedono una precisione quasi meccanica per essere usati a dovere. Oltre al moveset anche altri attirbuti conferiranno dei vantaggi ai personaggi, come ad esempio hitbox con priorità, armor su alcuni attacchi e super o una life gauge più capiente (o più corta, dipende dal personaggio).

Ultimate Marvel vs Capcom 3

Come in ogni Versus, la formula di Ultimate MvC 3 non si discosta molto dagli altri: ci sono i tre tasti per gli attacchi debole, medio e forte, un attacco special che serve per lanciare il nemico in aria, vari dash per entrare e uscire dalla portata del nemico, la possibilità di darsi il cambio con un partner (il massimo di personaggi selezionabili è 3), come anche quello di chiedere un assist move, una gauge bar che si riempie 5 volte e due tipi di Hyper Moves: quelle attivabili spendendo una sola carica e quelle che invece ne richiedono 3, garantendo effetti devastanti per quanto riguarda il danno, mentre per il parrying l’unica tech è l’Advancing Guard, una parata particolare che permette di non ricevere danni mentre ci si difende. Invece risulta cruciale la padronanza dell’X-factor, che fornisce un bonus a danni, velocità e permette di rigenerare la propria vita, insomma una risorsa che se usata nei momenti di difficoltà può portarvi anche a vincere il match.

Tra le modalità presenti, oltre ai classici Arcade, Versus e Allenamento, troviamo anche una modalità campagna ovvero Eroi & Araldi, ormai consuetudine di molti picchiaduro come anche Mortal Kombat e Smash, che vi vedrà scegliere una fazione e combattere sotto la sua effigie per permetterne la vittoria, influenzando il risultato sia online che offline e potendo usare dei potenziamenti dervanti da carte speciali ottenibili progredendo nel gioco. Inutile dire che il vero cuore del gioco è insito nella modalità multiplayer, che sia essa sul divano contro un amico che contro un avversario online, nella quale possono nascere contese davvero spettacolari soprattutto ad alti livelli, visto che Ultimate Marvel vs Capcom 3 è stato per anni uno dei Main Event dell’EVO. Come detto in precedenza, è facile iniziare a giocare, visto che i controlli sono molto più semplici rispetto aglii Street Fighter tradizionali, ma per essere goduto a pieno bisogna capirne le meccaniche avanzate e cercare di trovare un team che sia buono per il vostro stile personale. L’unico appunto è sul bilanciamento dei personaggi: mentre è chiaro che alcuni lottatori sono stati inseriti più per goliardia che per altro, è abbastanza evidente che il bilanciamento risalga a quello del 2011, che appunto cercava di limare i difetti della versione vanilla del gioco.

Ultimate Marvel vs Capcom 3 img2

Per quanto riguarda il comparto grafico, forse è l’aspetto che meno ha retto con il passare degli anni: i modelli poligonali sono sicuramente molto più semplici rispetto alle produzioni di oggi, e sebbene allora il gioco colpiva con il suo character design volutamente cel shading, per dare un respiro “fumettoso” ad ambientazioni e personaggi, adesso quello stesso stile appare già molto datato, risultando forse anche meno estroso di altre direzioni artistiche più realistiche. In particolare sono le texture che conferiscono un aspetto non più così brillante. Nulla da eccepire invece per quanto riguarda gli stage, che riprendono luoghi famosi dell’universo Marvel come la Stark Tower, Asgard e altre location simili. Il sonoro come al solito comprende brani molto dinamici e dal bpm molto alto, il doppiaggio dei personaggi nei pochi dialoghi risulta comunque godibile e a volte risulta quanto mai azzeccato su alcuni personaggi soprattutto Deadpool, che risulta uno dei migliori personaggi nell’insieme design-moveset-audio.

Per il resto, il porting su PC di Ultimate Marvel vs Capcom 3 serve solo da antipasto al sequel che uscirà più avanti nell’anno, chi non ha mai provato un picchiaduro e possiede un PC potrà con semplicità avvicinarsi a questo titolo dal facile apprendimento, ma allo stesso tempo frenetico, divertente e stimolante anche da un punto di vista strategico. Sorvolando sul comparto tecnico decisamente datato ma non per questo mediocre, ci si ritrova con un gioco che ha influenzato parecchio gli ultimi 5 anni nel genere dei picchiaduro competitivi. Difficile però dire se convenga riprenderlo a chi ne ha già goduto lungo la scorsa generazione di console.

Gianluca "Gianz" Bianchini
Gioco da ormai 15 e passa anni ai videogames, il più dei quali sono stati titoli di Nintendo. Ma ho anche giocato spesso alle saghe divenute classiche anche nella scorsa generazione appartenenti ad altre piattaforme. Ma Zelda rimane Zelda, una fetta del mio cuore c'ha la triforza disegnata sopra.

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