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Wayward Sky – Recensione

Wayward Sky è il primo videogioco sviluppato da Uber Entertainment in esclusiva per la realtà virtuale di PlayStation VR. Il titolo risulta essere anche uno dei primissimi puzzle game presenti al lancio del visore, distinguendosi per la sua semplicità, quanto per il suo particolare stile grafico. Questa avventura punta e clicca risalterà particolarmente per il suo ritmo pacato, che ci lascerà tutto il tempo di assaporare una storia inedita alla scoperta di una suggestiva fortezza meccanizzata tra le nuvole.Il castello nel cielo

Proprio come nel film dello Studio Ghibli (o come in Bioshock Infinite per rimanere in tema videoludico) il gioco sarà completamente ambientato in una sperduta città che galleggia nel cielo. La nostra protagonista si imbatterà in questo luogo senza prevederlo, a causa di un atterraggio di fortuna effettuato durante un nostro volo di routine. Ad accoglierci sull’isola sarà uno dei suoi guardiani, che vedendo la nostra intrusione non di buon occhio, purtroppo per noi non ci darà il migliore dei benvenuti. Infatti, durante una prima disputa con il nostro co-pilota e padre, questo deciderà di rapirlo e portarselo via. Rimasti soli, subentreremo noi, con il compito di guidare la nostra giovane eroina al salvataggio del padre. Dopo questa prima scena cinematica infatti, la visuale si sposterà esternamente, mostrandoci la totalità dello spazio circostante come se fossimo una creatura onnisciente alle prese con dei giocattoli sulla nostra scrivania. La visuale seguirà naturalmente anche il movimento della nostra testa, permettendo quindi di darci nuovi scorci e punti di vista dell’ambiente di gioco. Da qui in poi potremo utilizzare il Dualshock 4 o il PlayStation Move per puntare la destinazione che vorremo il nostro personaggio raggiunga o con la quale vorremmo interagisca.Rimboccarsi le maniche

Naturalmente per proseguire nel corso del gioco dovremmo affrontare dei piccoli e brevi enigmi posti in prima persona. In questi particolari casi, dovremmo utilizzare la nostra manualità per prendere componenti ed assemblarli fino alla loro risoluzione. Oltre a queste particolari situazioni che ci vedranno personalmente nei panni della piccola aviatrice, dovremmo ingegnarci anche negli spostamenti per evitare i nemici secondo una tempistica o muovendoci attivando pulsanti nel momento giusto, dando quel minimo di rischio senza il quale questo gioco risulterebbe fin troppo semplice per la maggior parte del tempo. Risolvendo questi puzzle con un po’ di logica, dovremmo riuscire ad arrivare alla fine di questo gioco in circa un paio di ore. Essendo questi enigmi fin troppo semplici, il gioco non pone una vera e propria sfida, ma strizza così l’occhio ad un pubblico più giovane che può tranquillamente approcciarsi al titolo con pura spensieratezza, grazie sia all’assenza di vere e proprie sfide spacca cervello, sia allo stile grafico cartoonesco del titolo stesso
Per concludere

Il prodotto finale è gestito bene per quello che dovrebbe essere il risultato finale; sicuramente è evidente che questi manchi di un vero e proprio spessore poligonale dei modelli (dato da questo stile grafico piuttosto colorito e particolare sembra essere abbastanza limitante sotto certi punti di vista) che si perdono nelle suggestive ambientazioni, che invece rendono perfettamente. Nonostante questa semplicità però rimane da dire che l’interattività nelle varie sezioni è impressionante, mostrando una progressione (seppur minima) e introducendo sempre nuove meccaniche di gameplay.Wayward Sky (01)

Il tutto risulta comunque molto godibile grazie alla completa assenza di motion sickness e alla pacata (seppure breve) esperienza provveduta da questa nuova avventura per la realtà virtuale. Le varie scene di intermezzo che narrano la storia sono piacevoli da guardare, così come la veste grafica risulta piacevolmente colorata e ben definita con il suo stile. Tutto questo a supportare una buona caratterizzazione di personaggi e trama che spiccano particolarmente verso il finale del gioco. Wayward Sky, per il genere che propone rimane una valida scelta per la vostra libreria iniziale di giochi per la periferica di PlayStation VR. Ricordiamo che Wayward Sky è disponibile dal 13 Ottobre in Europa in formato fisico e scaricabile digitalmente dal PlayStation Store in esclusiva per PlayStation VR al prezzo di 18,99€.

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, utilizzando la periferica PlayStation VR. Questo dopo aver terminato per intero la trama principale del titolo.

Wayward Sky

7.1

Wayward Sky si distingue dagli altri titoli lanciati per la realtà virtuale per via del suo stile particolare, che racconta personaggi e luoghi perfettamente resi tra un enigma e l'altro, in questa inconsueta quanto breve avventura. Consigliamo l'acquisto a tutti gli amanti del genere che possiedono un PlayStation VR e anche ai più piccoli, data l'assenza del motion sickness e la semplicità - forse eccessiva - dei puzzle proposti.

Alberto "Allister" De Lorenzis
Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.

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