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1-2 Switch – Recensione

Il grandissimo successo di Wii è stato generato sicuramente dai così detti “giocatori casual”, coloro che sono stati attratti dal “telecomando che puoi usare per giocare davvero a tennis, a bowling e alla boxe”; santissimo Wii Sports. Arriva poi il Wii U, un insuccesso commerciale se paragonato al suo predecessore, ma lanciato anch’esso con un titolo che facesse testare le peculiarità del paddone, riuscendoci in modo divertente e appassionante, Nintendoland. Eccoci ora con la nuova console di Nintendo, Switch, che rivoluziona ancora una volta il concetto di videogioco fondendo una portatile e una casalinga in un’unica console ibrida. Come testare le funzionalità dei Joy-Con e divertirsi con Switch? Semplicemente con 1-2 Switch, ma forse non è tutto così semplice e bello come in passato.

Chi fa da sé… non gioca.

Soggetto delle numerose pubblicità che vediamo in tv alternate a quelle con protagonista The Legend of Zelda: Breath of the Wild, 1-2 Switch fin da subito si presenta come un party game da giocare con gli amici, solo con gli amici. Nessuna possibilità di un single player, ma poco male; triste per esser costretto a interrompere le mie cavalcate nelle terre di Hyrule, costringo mia madre a provare il titolo: inutile dire come un “no dai, non mi va” sia stata la risposta che mi ha dato, ma appena ci si butta nel gioco, fin dallo schermo del titolo si respira aria di entusiasmo e simpatia da tutti i pori (se mai una console ce l’avesse). Inizialmente abbiamo solo alcuni dei 28 minigiochi disponibili, ma basta qualche partita di “riscaldamento” per aver magicamente tutte le varie sfide sbloccate da affrontare con i nostri amici. Nintendo sin dai primi spot promozionali e arrivando nel gioco stesso, ripete spesso che 1-2 Switch si gioca guardando negli occhi l’avversario: sono infatti davvero pochi i minigiochi che richiedono l’uso della tv per essere portati a termine, almeno idealmente. I vari tutorial che spiegano come giocare al meglio, davvero ben fatti e divertenti (ma diamine, date la possibilità di skipparli invece di doverseli sorbire ogni volta) obbligano a guardare la tv almeno finché non si ha la piena dimestichezza con le numerose sfide, cosa che comunque richiederà abbastanza tempo se proprio vorrete giocare ripetutamente a tutti i minigiochi (ma non sarà così).

Parliamoci chiaramente, 1-2 Switch è divertente, ma riuscito a metà: nessuna sfida proposta raggiunge la profondità (e già qui capite a che livello siamo) degli sport di Wii Sports o dei minigiochi di Nintendoland: abbiamo davvero delle sfide dalla durata di 1 minuto massimo, con una mezz’ora di gioco dunque necessaria per scoprire il 100% di quello che 1-2 Switch ha da proporci. Dopodiché il nulla: non avremmo preteso di certo una modalità single player, non osiamo così tanto da un party game, ma almeno dei livelli con esperienza, degli obiettivi da raggiungere che sbloccano bonus o difficoltà più elevate, qualcosa che faccia venir voglia di giocare al titolo non solo perché in preda all’alcool di una festa, ma anche per poter battere dei record (mondiali magari? No, perché l’online non è implementato) e sbloccare qualcosa che rinnovi il titolo anche dopo qualche ora di gioco.

Tanta varietà, poca scelta.

28 minigiochi sono un numero elevato, se tutti intrattenessero abbastanza e soprattutto fossero così divertenti da far tornare la voglia di rigiocarli più e più volte; purtroppo non è così. Tra i migliori giochi (ovvero quelli che ci hanno divertito di più, facendoci addirittura rigiocare per più volte consecutive) troviamo il già tanto chiacchierato Conta biglie, non tanto per il divertimento in sé, ma perché testa in maniera incredibile il Rumble HD: ne avevamo sentito parlare tanto, ma credetemi se una volta tenuto in mano il Joy-Con si fa fatica a capire quale futuristica tecnologia possa riprodurre così fedelmente la rotazione, il muoversi e l’urtare le pareti di fantomatiche biglie. Dopo aver battuto mia madre scoprendo di avere una sensibilità alle mani davvero sviluppata, proviamo un altro minigioco.

Ecco, se a “sensibilità alle mani” avete fatto un ghigno malizioso, non potrete giocare a cose come Muuungi che ti passa e Bollicine, probabilmente creati appositamente da Nintendo per rendere più hard l’aria di un party (poi si dice che Nintendo è per bambini). Entrambi sono stati visti più volte sia in tv che nei vari video online, ma il divertimento non è così elevato come potrebbe sembrare: forse complice il fatto che stessi effettuando determinati movimenti fraintendibili con mia madre accanto, siamo subito passati ad altro, ai sicuramente più divertenti Duello nel West e la sua controparte Tranello nel West: guardando negli occhi il proprio avversario, bisogna aspettare che la voce ci dica di sparare per, effettivamente, far finta di farlo: il primo che compie il movimento si aggiudica la vittoria. La variante “Tranello” non dirà subito di sparare, ma ci ingannerà con dei comandi molto simili che porterà più volte all’errore. Degni di nota anche la Boxe, il Tennis da tavolo e Pelo e contropelo, soprattutto quest’ultimo, dall’esito non proprio scontato come sembra e che potrebbe far fare brutta figura ad un uomo barbuto (abituato a radersi) contro sua madre.

Abbiamo poi dei giochi molto più movimentati come Scuola di ballo, Rubabandiera o Sfilata, in cui servirà abbastanza spazio per potersi muovere liberamente, ma che fanno il loro sporco lavoro nel divertire. Sentirsi Harry Potter contro Voldemort nel duello finale in Sfida di Magia è stato stupendo, con i Joy-Con che si trasformano in due bacchette da caricare di magia con un movimento rotatorio per poi sprigionare tutta la potenza contro il nostro avversario, sfruttando momenti di stanchezza (il braccio ad un certo punto fa male, davvero) a controattacchi degni delle migliori onde energetiche. Non andrò a descrivere tutti i minigiochi, ma vi basti sapere che alcuni sono davvero assurdi (quasi mi rifiutavo di giocare a Sogni d’Oro, in cui bisogna cullare la nostra console come se fosse un bambino appena nato) ed altri ben riusciti ma che difficilmente riprenderete una volta provati, come Gnam Gnam, Samurai, Duello di spade o Scassinatori.

1-2 Switcha gioco!

E già, dopo un’oretta abbondante di gioco, ho voluto disperatamente tornare a salvare Zelda: 1-2 Switch è divertente, ma uno scopo prettamente festaiolo non giustifica una realizzazione davvero superficiale, con un titolo che non fa altro che essere una raccolta di mini (davvero mini) giochi. Probabilmente l’intento di Nintendo con 1-2 Switch era proprio questo e niente di più, ma spendere 50 euro per qualcosa del genere è davvero improponibile (vista la natura multiplayer obbligatoria, sarebbe quasi da dividere il costo con i vostri amici con cui siete soliti riunirvi a casa per giocare). Nulla a che vedere con Wii Sports e Nintendoland, 1-2 Switch fa dell’immediatezza il suo punto di forza, immediatezza che però sfocia in una profondità nulla, che stanca quasi subito. Una cosa però devo ammetterla: il “no dai” iniziale di mia madre si è trasformato in tante risate e spensieratezza e se sono arrivato ad un’ora abbondante di gioco è dovuto principalmente a lei.

Missione compiuta per Nintendo quindi, ma a metà: con un prezzo più competitivo (o magari in bundle con la console) ed una profondità maggiore, 1-2 Switch sarebbe potuto essere davvero una killer app per la nuova console ibrida, ma purtroppo così non è stato.

Modus Operandi: Giocato su Switch per più di un’ora, il tempo necessario per sbloccare e provare tutti i minigiochi più e più volte.

1-2 Switch

6.5

1-2 Switch va preso per quello che è: un party game nudo e crudo. Il problema sta nel fatto che è troppo nudo e anche crudo, quindi dopo poco risulta indigesto. Divertente ed immediato, può essere motivo di buone risate e intrattenimento durante una serata passata con amici a casa, in questo Nintendo è riuscita nel suo scopo. Ma proporre un titolo del genere, così poco profondo e privo di motivazioni che rendano il gioco longevo, a prezzo pieno non è accettabile.

Damiano "Xenom" Pauciullo
Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.

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