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Activision Blizzard: il CEO pensò di acquistare dei siti di notizie videoludiche

Come sicuramente saprete, Microsoft ha recentemente fatto parlare molto di sé dopo aver ufficialmente confermato di essersi messa in moto per ultimare l’acquisizione di Activision Blizzard, compagnia che in questi ultimi mesi ha fatto parlare molto di sé, insieme al suo CEO.

Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard, è infatti finito sotto i riflettori a causa di svariati comportamenti che lo hanno reso particolarmente odiato tra gli sviluppatori della società, senza ovviamente dimenticare tutti i videogiocatori che lo ritengono colpevole di aver sostanzialmente distrutto l’azienda.

Tra dichiarazioni terrificanti e comportamenti ben poco etici, insomma, Kotick si è ritrovato improvvisamente bombardato dal fuoco incrociato di media e grandi personalità dell’industria videoludica che ne hanno criticato pesantemente le azioni.

Ebbene, secondo un recente report del Wall Street Journal, prima dell’acquisizione della compagnia da parte di Microsoft, Kotick ha cercato di correre ai ripari per tentare di “porre rimedio” alla cattiva pubblicità che si è riversata contro Activision Blizzard, la quale ha infatti perso molto del suo valore nel corso di questi ultimi mesi.

Activision blizzard ceo

Andando più nel dettaglio, nel report viene spiegato come Bobby Kotick stesse valutando seriamente la possibilità di acquistare alcune testate giornalistiche del mondo videoludico quali Kotaku e PC Gamer, il tutto al fine ultimo di avere maggior controllo sulle news dell’azienda e poter conseguentemente direzionare maggiormente a proprio favore l’opinione pubblica. In particolare, nel report è possibile leggere:

Il signor Kotick era ansioso di cambiare la narrativa pubblica legata all’azienda e nelle ultime settimane ha suggerito ad Activision Blizzard di effettuare una sorta di acquisizione, comprese alcune note pubblicazioni del settore videoludico tra cui Kotaku e PC Gamer.

A chiusura del report, il Wall Street Journal ha infine fatto sapere che un portavoce di Activision avrebbe contestato il tutto, mentre G/O Media (la società alla base di Kotaku) ha rifiutato di commentare la questione.

Luca Di Carlo
Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.

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