VideogiochiNews

Call of Duty Warzone: Activision fa causa al creatore di un cheat

Come recentemente riportato dalla pagina Twitter CharlieIntel, Activision ha da poco fatto causa al creatore di EngineOwning, uno dei più grandi distributori di cheat per Call of Duty Warzone. Stando a quanto riportato nella causa legale, il cheat avrebbe provocato danni economici enormi alla compagnia, nel corso degli ultimi anni.

Dopo le recenti informazioni riguardanti i possibili ban per gli utenti che utilizzano cheat, arriva ora la causa ufficiale contro il creatore di EngineOwning, un sistema di cheat che permetteva ai giocatori di poter barare nel corso di partite online. La compagnia ha inoltre fatto sapere che è in possesso di prove che confermano la creazione di un ulteriore software per un altro gioco.

Activision infatti ha evidenziato come ci siano prove riguardo un cheat anche per Overwatch, altro titolo sempre di proprietà della stessa compagnia, che potrebbe portare altri danni economici. All’interno della causa, la stessa compagnia ha presentato prove riguardanti anche i nomi dei proprietari del sito, che a quanto pare avrebbe base in Germania.

La guerra iniziata da Activision contro gli utenti che utilizzano cheat sembra quindi aver preso una piega ancora più grande, andando a puntare direttamente contro coloro che procurano i software per barare, oltre al prendere provvedimenti contro gli utenti stessi. A quanto pare l’uso di questi software ha causa moltissimi danni a livello economico nel corso degli ultimi tempi.

Alcuni mesi fa la stessa compagnia aveva lanciato il sistema Ricochet, che permetteva di bannare immediatamente gli utenti che venivano sorpresi a utilizzare cheat, così da poter tenere le varie partite online bilanciate. Nonostante tutte le precauzioni create dalla compagnia, moltissimi cheater erano già comparsi nella prima beta di Call of Duty Vanguard, come riportato in questo nostro articolo.

La causa avanzata da Activision verso i creatori di cheat per Call of Duty Warzone è quindi solo l’ultimo passo di tanti fatti dalla compagnia, che da molto tempo cerca di impedire a chiunque bari di poter entrare nelle partite online.

Jacopo Zuma Cerqua
Nato prima della caduta del muro di Berlino, appassionato di videogiochi, cinema, musica e tanto altro. Un po' nerd, un po' geek, se inizia a parlare di un argomento che gli sta a cuore difficilmente si ferma.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche