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Alex Kidd in Miracle World DX – Recensione, il remake di un icona videoludica

Come capirete leggendo questa nostra recensione, trovare su PS4 quel pezzo di storia che fu Alex Kidd in Miracle World DX e potervene parlare in questa recensione è stata per me una gioia enorme, sia perché parliamo di un titolo avvincente e difficilissimo, sia perché è stato il primo videogioco della mia vita. Ricordo ancora la bellezza di quei pomeriggi passati insieme a mio fratello maggiore, intenti a sfondare letteralmente diversi pad del SEGA Master System. La nostra console a cassette, aveva come gioco integrato questo meraviglioso titolo e noi ci divertivamo/disperavamo in sua compagnia, facendo una “vita” per uno e cercando di memorizzare ogni volta i vari passaggi per poterlo finire in un unica run. A quei tempi non esisteva internet e non si potevano usare trucchetti, solamente tanta caparbietà e voglia di superare tutti i livelli. Questa piccola introduzione è un pizzico più personale del solito, ma può lasciar intendere a voi lettori quanto questo titolo sia importante per molti giocatori, oltre che per chi vi scrive o per l’industria. Anche per questo, abbiamo voluto scrivere la recensione di Alex Kidd in Miracle World DX analizzandolo come merita.

Quando si parla di Pixel Art

Superato il momento “Amarcord” (vi assicuro che non è stato semplice), abbiamo iniziato a guardare questo remake con occhi molto più critici. La prima cosa della quale ci si accorge sin da subito è l’amore che hanno utilizzato i ragazzi di Jankenteam e Merge Games nel rifacimento grafico di questo titolo. Hanno trattato la “materia prima” con rispetto, grazia e soprattutto professionalità. La cosa che più ci ha stupito è la possibilità, con la pressione del tasto R2, di switchare in qualsiasi momento tra la grafica moderna a quella originale. E’ stato proprio meraviglioso poter rivedere scenari e musiche, così come ce le ricordavamo, anzi forse un pochino migliorate. Questa feature regala emozioni fortissime a tutti i giocatori di una certa generazione e fa rendere conto ai nuovi arrivati dell’evoluzione che c’è stata dal 1987 ad oggi.

Alex Kidd in Miracole World DX

Nonostante amassimo profondamente quel tipo di grafica, abbiamo preferito giocare (nelle prime run) esclusivamente con la nuova veste grafica, fatta in maniera egregia sotto ogni punto di vista, lanciandoci in qualche switch solo per vedere se alcune cose erano come ce le ricordavamo. Gli sviluppatori hanno lavorato con estrema cura, tanto che a volte, quando gli scenari sullo sfondo contengono moltissime interazioni, il titolo sembra calare di frame. Questa è l’unica pecca che abbiamo trovato, anche perché Alex Kidd è un titolo dove serve un perfetto tempismo per oltrepassare alcuni punti, altrimenti non si vedrà mai la fine. Il difetto c’è ma è davvero insignificante, tanto da non notarlo più con lo scorrere dei livelli, e comunque nel guardare certi effetti che sono meravigliosi, come le gocce che rimbalzano sulle pale del piedicottero e creano un ombra a terra, resterete comunque a bocca aperta.

Per non farsi mancare nulla gli sviluppatori hanno anche aggiunto alcuni livelli esclusivi, con qualche nuovo nemico da affrontare. Questo genere di aggiunte sono sempre un rischio, ma in questo caso dobbiamo dire che si amalgamano molto bene con il contesto offerto dalla produzione. Anche sotto il profilo audio c’è stato un lavoro enorme, anche perché esistono due tracce audio, l’originale e una sua rivisitazione in chiave moderna, che non stona ma anzi, accompagna con brio i giocatori soprattutto nelle fasi più concitate di gioco.

La Morra è sempre La Morra

A livello di gameplay il titolo è rimasto praticamente lo stesso, anzi probabilmente è anche migliorato. Tutti i livelli saranno come ve li ricordavate (sempre che ve li ricordiate), seppur che in alcuni casi potreste trovare qualche nemico spostato in maniera sapiente, perché probabilmente troppo punitivo anche all’epoca. Tra l’altro, i ragazzi di Jankenteam e Merge Games hanno avuto il coraggio di ritoccare anche alcuni boss. Come per l’opera originale, anche in questa sua rivisitazione quando incontrerete per la prima volta i primi tre boss Paper Head, Scissors Head e Rock Head li dovrete battere in una gara a Morra Cinese. I veri problemi inizieranno quando li incontrerete per la seconda volta, lì dove inizieranno delle battaglie vere e proprie dove potrete spuntarla solo con l’aiuto dei vostri mega pugni.

Alex Kidd in Miracole World DX

Nel gioco originale, una volta terminate le tue tre vite, dovevi ricominciare l’avventura dall’inizio, quindi il gioco stesso ti spingeva a memorizzare le strategie per riapplicarle in maniera esatta, così da superare i livelli. Solamente dopo aver capito tutte le varie strategie si poteva concludere il titolo in un unico pomeriggio (la lunghezza dell’opera, all’effettivo, era piuttosto risicata). In questo remake alcune cose sono cambiate, pur restando sempre fedeli all’approccio originale. Ad esempio contro i boss, visto che anche in questo caso vi basterà memorizzare la strategia e applicarla per superare il livello.

La prima volta che abbiamo messo le mani su questo remake per prepararci a scriverne la recensione, siamo morti direttamente al primo livello, ma comunque la difficoltà di Alex Kidd in Miracle World DX non è paragonabile a quella del suo predecessore, non vi preoccupate. Gli sviluppatori hanno deciso di smussare alcune caratteristiche particolarmente spigolose e contestualizzare il titolo al 2021. Far ricominciare il gioco dall’inizio era una dinamica diffusa nel 1987, ma utilizzarla oggi causerebbe solamente un notevole senso di “frustrazione” ai giocatori, che finirebbero probabilmente con l’abbandonare l’avventura. Jankenteam e Merge Games hanno deciso di rendere l’avventura accessibile a tutti, contrariamente a quanto avvenuto con l’opera originale.

Nonostante l’amore profuso dagli sviluppatori, caricatevi comunque di tanta pazienza visto che una volta finite le tre vite si ripartirà dall’inizio del livello. Le uniche penalità saranno la perdita dei soldi e di equipaggiamento. Se anche così non dovesse andarvi bene, in qualsiasi momento avrete comunque la possibilità di accedere a vite infinite. Se volete imparare tutte le strategie da utilizzare in-game, potrete inizialmente entrare con le vite infinite, concludere il titolo e poi aumentare la difficoltà, lasciando la modalità standard (se non avete mai giocato al titolo, vi consigliamo di fare proprio così).

Alex Kidd in Miracole World DX

Per quanto riguarda le novità vere e proprie, oltre ai livelli aggiuntivi che vi abbiamo accennato prima, i quali non minano il mood dell’opera originale ma anzi, sono stati perfettamente concepiti, troviamo anche una nuova modalità, Assalto ai Boss. In questa “mini” esperienza i giocatori potranno sfidare uno dietro l’altro tutti i boss del titolo, fino ad arrivare a Janken. Il livello di sfida in questo caso può sembrare molto alto, ma anche qui i più forti e indomiti combattenti riusciranno a concludere il giro di sfide in breve tempo.

Finitelo ora o mai più!

Il lavoro svolto da Jankenteam e Merge Games  è davvero notevole. Tralasciando la passione per il gioco, che ci riporta ai primi passi mossi nell’industria videoludica, in questo remake troverete tutto quello che desidereremmo trovare in un prodotto di questo tipo. Gli sviluppatori hanno mantenuto il gioco originale, con tanto di traccia audio e hanno proposto una loro versione del tutto, in chiave moderna, meravigliosa e affascinante tanto quanto l’originale. Seppur Alex Kidd non fosse considerato uno dei titoli più difficili dell’epoca, non paragonabile a Shadow of the Beast e molti altri, la sfida proposta al giorno d’oggi può provocare facilmente un po’ di frustrazione; per questo, consigliamo di usufruire degli aiuti offerti dagli sviluppatori, non c’è vergogna in questo, perché l’importante è godersi questa splendida avventura.

Come avrete capito leggendo questa nostra recensione, Alex Kidd in Miracle World DX è il remake di un titolo in grande spolvero che riprende la mascotte iniziale di SEGA, prima che questa venisse cestinata e dimenticata in favore di Sonic, così da fare la felicità di tutti i fan di vecchia data che ricordano con piacere quell’esperienza. Detto questo, ci teniamo a consigliare la produzione anche ai giocatori moderni o più giovani, perché la “storia” è maestra di vita e questo è uno di quei titoli che ha fatto la storia del mondo videoludico.

Alex Kidd in Miracole World DX

8

Alex Kidd in Miracole World DX è un concentrato di divertimento e sadismo allo stato puro. Tutti gli amanti del titolo originale rimarranno colpiti da come Alex sia rimasto in forma dopo tutto questo tempo, ritrovandosi innanzi a un avventura bellissima e appassionante, proprio come quella di 35 anni fa. Al contempo, parliamo di un'avventura rivista e migliorata che potrà anche venire incontro ai gusti dei nuovi arrivati, una ricca fetta di pubblico che in questa produzione potrebbero trovare un'esperienza di grande livello.

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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