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Alienation – Recensione

Se per caso state pensando che Alienation non è altro che “Dead Nation con gli alieni” be’, sappiate che vi state sbagliando di grosso! L’ultima fatica della finlandese Housemarque (Super Stardust, Dead Nation, Resogun) è un frenetico shoot ’em up in cui dovremo vedercela con orde di alieni che sciamano sul pianeta… La cooperazione con i nostri compagni sarà fondamentale. In guerra i numeri giocheranno sempre a nostro sfavore e solo i migliori riusciranno a farcela. Ecco la nostra prova di Alienation!

Alienation

A gorgeous “Spiritual successor” of Dead Nation

Vale a dire: il vecchio incontra il nuovo. Come vi abbiamo accennato nell’introduzione, a prima vista Alienation può sembrare una versione 2.0 di Dead Nation dove gli zombie sono stati sostituisti da una feroce razza aliena che vuole sterminare la razza umana. Infatti, come ci viene spiegato nel breve filmato introduttivo, gli Xeno hanno invaso gradualmente il nostro pianeta a metà degli anni ’80, ma i governi mondiali hanno sempre insabbiato tutto spacciandoli per “incidenti” ed ora che la razza umana si trova ad un passo dell’estinzione, tocca a noi della “Fanteria meccanizzata” risolvere il conflitto che dura ormai da decenni…

A parte questo, la trama non è di certo il punto forte del titolo. Perchè se da un lato Alienation offre un gameplay molto coinvolgente, la narrazione offerta è piuttosto “piatta”, limitata da semplici descrizione dei luoghi e degli eventi accaduti prima della nostra comparsa sui campi di battaglia. È pur vero che la maggior parte dei titoli Housemarque puntano forte sulla giocabilità piuttosto che sulla trama, ma qualche cut-scene a fine livello non l’avremmo di certo disprezzata.

3 classi. 3 modi di combattere.

Prima di iniziare la missione sarà meglio recarsi nel centro di addestramento al fine di apprendere i movimenti e le tecniche base, ma non prima di aver scelto una tra le 3 classi disponibili:

Biospecialista: l’equivalente di un “Support” in un titolo MOBA, questo specialista agile nei movimenti è in grado di produrre delle nanomacchine per curare i nostri alleati o danneggiare direttamente i nemici;

Tank: questo specialista lento nei movimenti è in grado di veicolare massicci attacchi melee e possiede una potenza di fuoco superiore;

Sabotatore: questo specialista possiede un’armatura sviluppata con tecnologia aliena. Può diventare invisibile e teletrasportarsi nelle brevi distanze.

P.S. Quello di Alienation è forse il tutorial più rapido nella storia dei videogame! Sono bastati solamente 1 minuto e 20 secondi per completarlo!

Alienation

Ready 2 go!

Ogni Classe possiede a sua volta delle abilità attive/passive uniche che possono essere potenziate ad ogni aumento di livello dello specialista. Il Tank, ad esempio, possiede l’abilità Carica Tesla: questa abilità canalizza l’energia accumulata nella nostra armatura rilasciandola in due devastanti scosse energetiche che danneggia i nemici sulla loro traiettoria.

Una cosa che abbiamo apprezzato molto, è la possibilità si scegliere il livello difficoltà prima di iniziare una missione, che non influenzerà solamente il livello della I.A. nemica, ma anche la percentuale e la rarità del bottino che sbloccheremo nel corso della partita. Durante la missione, sarà possibile accedere al menù potenziamenti, dove sarà possibile gestire e/o modificare il nostro arsenale e le nostre abilità. Chi ha giocato a Dead Nation avrà sicuramente familiarità con esso, ma nello sparatutto zombie, i giocatori potevano solamente acquistare e potenziare un set specifico di armi (primaria, secondaria, pesante, granate, ecc.) tra un livello e l’altro; in Alienation, le armi e il bottino sono rilasciati dai nemici uccisi, oppure si trovano all’interno di casse. I materiali raccolti possono essere utilizzati per aumentare le statistiche del nostro arsenale (danno, ricarica, dimensione caricatore, colpo critico, ecc.). Il potenziamento avviene mediante un processo che ricorda quello visto in Dead Space.

Graficamente parlando…

Alienation si comporta bene. Durante la nostra prova, non abbiamo notato nessun calo evidente di frame rate che viaggia stabile sui 60 fps ad una risoluzione 1080p anche nelle fasi di gioco in cui eravamo totalmente circondati da creature aliene! Lo stile grafico è lo stesso proposto in Dead Nation, ovviamente più moderno! Colori vividi, ambienti scarsamente illuminati ed esplosioni imponenti sono da sempre marchi di fabbrica di Housemarque e questo gioco non fa certo eccezione. Buona anche la fisica: ambienti completamente distruttibili, colossali esplosioni sono una gioia per i nostri occhi! Per quanto riguardo il sonoro, ci sarebbe qualcosa da ridire in realtà: esso è praticamente ridotto ai minimi termini, con un doppiagio scarno e i dialoghi dei personaggi risultano abbastanza banali e privi di battute ad effetto.

Multiplayer, dove sei?

La modalità multiplayer è probabilmente l’aspetto peggiore del gioco poiché si limita semplicemente a 2 modalità… Quasi come in Dead Nation (quante volte lo abbiamo citato?), la modalità multigiocatore consiste nel completare insieme ad altri 3 amici, i livelli della campagna. L’unica novità, è racchiusa nella modalità competitiva, dove impersoneremo i panni di uno spietato mercenario che invaderà le partite degli altri giocatori e dove semineremo caos. E poi? E poi basta. Davvero non era possibile creare una modalità Deatmatch o Cattura la bandiera per questo sparatutto? Noi pensiamo di sì. Non vi è nemmeno una modalità split-screen. Fortunatamente, i livelli di Alienation non presentano percorsi lineari, anzi: le mappe sono totalmente esplorabili pieni di bottini segreti ed “eventi speciali” che forniscono al titolo una longevità pressochè infinita.

Alienation

8

Cosa vi possiamo dire di Alienation? Non vi farà rimpiangere i bei tempi di Dead Nation, questo poco ma sicuro e nonostante il gameplay sia stato ripreso in gran parte da quest'ultimo. Grazie alle 3 classi disponibili e ad un il livello di difficoltà variabile, il twin stick shooter sviluppato da Housemarque risulta godibile (quasi) in ogni suo aspetto. Peccato per il multiplayer “inesistente”. Se avete apprezzato Dead Nation, non dovete farvelo scappare.

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