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Altered Carbon 2 – Spiegazione del finale e teorie sulla terza stagione Netflix

Abbiamo già parlato di Altered Carbon 2, la nuova stagione della serie ispirata ai romanzi di Richard K. Morgan, che stavolta vede nei panni dello Spedi Takeshi Kovacs l’attore già incontrato come Falcon, Anthony Mackie, che sostituisce il fantastico Joel Kinnaman della prima stagione (qui trovate la recensione).

Se siete finiti su questo articolo ma ancora non avete finito di vedere la seconda stagione di Altered Carbon, scappate! L’articolo conterrà numerosi spoiler, parlando soprattutto del finale e di rivelazioni che vi consigliamo di scoprire nel corso della serie. Quindi, come già detto, ATTENZIONE SPOILER!!!!

Le basi: gli Spedi, i Mat e le Pile Corticali

Come abbiamo già visto nella prima stagione, ci sono dei termini da capire bene per potersi godere al massimo la serie. Nel futuro gli umani sono riusciti a creare delle Pile Corticali, capaci di immagazzinare la coscienza di una persona: prodotte con una materia aliena scoperta da alcuni archeologi, essa ha aperto un nuovo modo di pensare la vita. La morte è solo un problema da risolvere, in quanto queste pile corticali possono essere impiantate in qualunque corpo, rinominato ormai come Custodia. Questo ha, di conseguenza, portato gli esseri umani a creare delle custodie sempre più avanzate, magari studiate appositamente per un certo compito. Ovviamente, la Pila Corticale rimane lo “storage” dell’anima, e una volta distrutto non c’è nulla da fare, sopraggiunge quella che chiamano la Vera Morte. A meno che tu non sia ricco.

L’oligarchia che regna sui pianeti conosciuti, e tutte le persone di potere, possono utilizzare un sistema di backup con server satelliti e un sistema di clonazione per poter riavviare, all’ultimo backup, il nuovo corpo con la stessa coscienza, diventando praticamente immortali: sono chiamati Mat, da Matusalemme. Sopraggiungono infine tecnologie utili come l’Ago Transfer, per spostare la coscienza da un pianeta all’altro (le navi spaziali non sono diffuse, e soprattutto non sono veloci) e l’arrivo della Realtà Virtuale come spazio dove caricare la Pila per simulazioni di vario genere. Presenti nell’universo della serie (e dei libri) anche delle IA, molto avanzate, che possono interfacciarsi in vario modo con la tecnologia e rendersi utili in svariati modi. Anche i crimini si adattano, spopolando tra i tanti quello di doppia custodia: è infatti vietato avere due custodie con la stessa IDU (Immagazzinamento Digitale Umano). Al contempo, anche alcune problematiche nascono, come il mal di custodia, un problema che si presenta quando una Pila viene inserita in una nuova custodia, e peggiora se viene cambiata spesso.

A concludere il tutto ci pensa la guerra tra l’idea di immortalità dei Mat e i rivoluzionari di Quellcrist Falconer: essa pensa infatti che la vita sia un dono ma che non debba essere usurpata tramite Pile, e per questo si trova in contrapposizione con loro. La stessa Quellcrist, inoltre, ha iniziato ad addestrare dei rivoluzionari allenandoli non solo nel corpo, ma anche nella mente: nascono quindi gli Spedi, dei “super soldati” addestrati in modo da avere delle abilità di percezione e controllo della propria mente quasi soprannaturali. Passiamo infatti da un udito migliorato, al fatto che hanno un intuito avanzato e che, infine, possono controllare i costrutti virtuali a loro vantaggio. Takeshi Kovacs, il protagonista, è l’ultimo di questa classe, l’unico sopravvissuto all’attacco di Jaeger, suo ex mentore quando militava nei corpi dei Pretoriani. Appurato ciò, partiamo con le rivelazioni di questa seconda stagione.

I coloni e la nascita di Harlan’s World

Tutta la storia di Kovacs parte da Harlan’s World, e ci torna in questa seconda stagione. Come sappiamo, le Pile sono state create da Quellcrist (prima che defezionasse) e il materiale utilizzato è proprio lo Stelocanto, questo fantastico albero presente sul pianeta. Ovviamente sappiamo che prima degli umani questo pianeta fosse abitato dagli Antichi, una popolazione che era decisamente un passo in avanti con la tecnologia. Quello che però scopriamo è che Harlan, insieme ai suoi compagni, ha sterminato gli ultimi antichi sopravvissuti, che si trovavano sotto l’albero di Stelocanto (dove nella prima stagione i seguaci di Quellcrist si allenavano) per impossessarsi del materiale.

Ovviamente non tutto va come previsto, e per un giro di conseguenze un antico riesce ad insinuarsi nella Pila di Quellcrist, salvata grazie ad un backup dalla carneficina fatta da Jaeger. Questo inizia quindi a uccidere tutti i Mat che all’epoca avevano perpetrato un genocidio verso gli Antichi.

I due Takeshi Kovacs

Per una serie di evenienze, verso la fine della serie ci troviamo due Takeshi Kovacs: uno ripristinato da un backup fatto durante un trasferimento quando ancora lavorava per i Pretoriani e quello divenuto invece Spedi (e protagonista della prima stagione). Il Kovacs Pretoriano viene preso da Jaeger e messo in una custodia creata appositamente con le sue fattezze originali, per aiutarlo a sconfiggere quello che definisce il Kovacs Traditore. Ovviamente la mente è quella, e per questo motivo il Tak Pretoriano capirà che la parte giusta è quella di Quellcrist. Alla fine della serie, Kovacs Spedi si sacrifica per uccidere l’ultimo antico (all’interno della Pila di Jaeger) e salvare Quellcrist. Questo fa si che Quell parta alla ricerca di un nuovo pianeta per dare nuovo fuoco alla rivoluzione, mentre il Takeshi Pretoriano rimane infiltrato nel Protettorato come soldato.

Sarà interessante scoprire come avanzerà questa rivoluzione, se la terza serie (ora slegata dai libri in quanto la trama della seconda si ispira all’ultimo scritto) sarà di nuovo un noir vecchio stile o se la sceneggiatura s’incentrerà nuovamente sulla guerra tra Mat e Rivoluzionari. La cosa intrigante riguarda invece il Takeshi Spedi: esso infatti sembra essere definitivamente morto, se non fosse per Poe che sembra averlo salvato… ci arriviamo nel prossimo punto.

Le due IA: Poe e Scavo

Alla fine della serie Poe è obbligato a riavviarsi, rischiando di perdere tutti i suoi ricordi, mentre Scavo tenta di salvarlo con un database delle sue memorie. Poco prima di andare via, Poe osserva il concludersi dello scontro tra i due Takeshi e Quell contro Jaeger (con dentro l’Antico). Una volta riavviato, Poe torna solo dopo tre mesi in un “Mai Più” (l’hotel) governato da Scavo (che ora ha cambiato nome in Annabel Lee, sempre ispirato ai romanzi di Poe). Dall’aspetto più curato, si vede che ora è guarito ma non ricorda nulla: eppure, alla lettura di qualche riga di Edgar Allan Poe, mostra che col tempo potrà riacquisire questa memoria che ora si trova in un database.

La cosa intrigante invece è il motivo del ritardo di 3 mesi: sembra infatti che la IA, più che pensare a se stessa, avesse fatto un backup criptato di un qualche file. La conclusione mostra che questo backup era della Pila, e quindi della IDU, di Kovacs Spedi: essa si ricostruisce, una volta decriptata, sullo schermo delle due IA, mostrando come la Pila sembri intatta. Probabilmente ci saranno alcuni problemi per Kovacs Spedi, potenziali danni alla memoria potrebbero essere presenti e forse ci vorrà qualche puntata per rivederlo al meglio, eppure sono felice che lo Spedi sia vivo, in quanto sarebbe stato uno spreco perdere un personaggio con tutte quelle esperienze (oltre che una beffa agli avvenimenti della prima stagione). Sarà curioso vedere come tornerà, ma sicuramente sarà un Kovacs con tutte le sue memorie, in quanto il backup è stato fatto minuti prima della sua morte.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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