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Apple ed Epic Games: la sentenza della causa è arrivata, ed è molto dura

Quella fra Epic Games e Apple è una di quelle battaglie legali che ha più appassionato il mondo del gaming, nonostante si parli di tecnicismi legislativi, probabilmente per la portata economica immensa delle due aziende multimiliardarie, e soprattutto perché la vittoria di Epic potrebbe cambiare parecchi equilibri nell’universo digitale attuale.

Ebbene, la dura sentenza alla causa è arrivata, con Epic Games che si è aggiudicata questo round grazie alla decisione del giudice Yvonne Gonzalez-Rogers che ha deciso che la casa produttrice di Fortnite non viola alcuna regola chiedendo un proprio spazio per acquisti in app esterni agli store dei principali colossi di telefonia. Apple sarà quindi obbligata a cambiare le regole per la distribuzione dei propri prodotti.

Ecco un estratto della sentenza rilasciata dal giudice e ripreso dai colleghi di The Verge che si sono occupati molto approfonditamente della vicenda:

Con il nuovo ordine, l’azienda Apple è:

permanentemente trattenuta e ingiunta dal vietare agli sviluppatori di includere nelle loro app e nei loro metadati/(funzioni) collegamenti esterni o altri inviti all’azione che indirizzano i clienti a meccanismi di acquisto, oltre all’acquisto in-app e alla comunicazione con i clienti attraverso punti di contatto ottenuti volontariamente da clienti attraverso la registrazione dell’account all’interno dell’app.

Epic Games

In parole semplici, Apple non può più obbligare Epic Games a restare fuori dal mercato dei propri dispositivi, anche se quest’ultima utilizza delle applicazioni e propone degli acquisti in game che passano oltre gli store ufficiali di Apple e quindi non pagano alcuna percentuale e commissione al colosso della telefonia.

La sentenza dovrebbe avere effetto entro 90 giorni e nel fascicolo prodotto dalla corte, possiamo anche leggere alcuni particolari interessanti come il pensiero del giudice che seppur ritiene che la condotta di Apple non la classifichi come una monopolista del settore, ritiene comunque che l’atteggiamento dell’azienda americana sia stato anticoncorrenziale secondo la legge della California, questo nonostante la contro citazione di Apple di qualche tempo fa.

Sono ancora ignote le ripercussioni che tale sentenza potrebbe avere nel corso degli ulteriori contenziosi, ma è probabile che un simile epilogo si verifichi anche con il caso fra la stessa Epic Games e Google.

Inoltre, è ancora abbastanza controverso e incerto cosa potrebbe significare tale decisione su tutto il mercato videoludico, visto che parliamo di un’azienda di software che ha avuto l’autorizzazione di bypassare i big degli store multimediali per fare un proprio commercio assolutamente indipendente e slegarsi dalla concorrenza. Un potenziale effetto domino, per quanto non certo, potrebbe comunque essere possibile e invadere anche altre aziende.

Fonte:
Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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