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Armored Brigade – Recensione dello strategico in tempo reale di Veitikka Studios

Sin dal primo avvio, Armored Brigade non ci ha dato l’impressione di essere un titolo sviluppato per un pubblico di massa, ma pensato e realizzato solamente per una nicchia di appassionati del genere. Stilisticamente incapace di sorprendere gli utenti, il titolo appartiene pienamente a quel genere di giochi schietti ma profondi.

“Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate”

Il titolo di questo paragrafo è stato scelto perché se siete degli utenti che amano giochi intuitivi, con una buona complessità iniziale e graficamente carini, potete tranquillamente smettere di leggere questa recensione. Il wargame pensato e creato dai capaci e “ingarbugliati” sviluppatori di Veitikka Studios è espressamente orientato nei confronti dei giocatori che amano il genere di strategici in tempo reale, incredibilmente complessi e difficili da padroneggiare. Per iniziare a capire davvero le dinamiche complesse del titolo non basta affrontare solamente il livello di Tutorial, sarà meglio leggere tutte – o almeno in parte – le quattrocento pagine di guida. Lo strategico a turni è ambientato nell’Europa moderna, ed è così complesso perché gli sviluppatori si sono concentrati sullo studio e lo sviluppo di oltre cinquecento unità militari. Ogni unità porta con sé i propri punti di forza e le proprie debolezze, ed è un piacere confondersi nel vasto assortimento offerto dagli sviluppatori.

Parlando del comparto scenari è banale poter dire che esistano solo quattro scenari, perché realmente ognuno di essi è talmente tanto grande che verrà visitato poco alla vola e in base alle missioni da affrontare. Come ogni wargame strategico a turni che si rispetti, anche Armored Brigade fa del simulatore di battaglie il suo fiore all’occhiello. Ogni giocatore si sentirà appagato nella scelta infinita di simulazioni belliche che potrà creare, passando da veri e propri atti di guerra su larga scala alle più sfrenate guerriglie urbane tra città o posizioni geografiche.

armored brigade

Ed è in questo esatto punto che troviamo la più profonda parte del gameplay: vista l’assenza del multilpayer, i giocatori una volta appassionati al gioco, potranno passare ore e ore a creare le proprie partite e i propri scenari. Già, esiste un editor di scenari, che può portarvi via tantissimo tempo: potrete modificare con le tantissime possibilità il vostro campo di battaglia, che verrà salvato e si aggiungerà alle quattro mappe a disposizione. Rimarrete sicuramente colpiti dal numero di contenuti che troverete all’interno del gioco, e sono questi che ne determineranno la longevità una volta finite le missioni.

Lasciate fare a noi Signore!

C’è poco da fare, possiamo parlare di contenuti, grafica o altro, ma nei wargame strategici a farla da padrone è sempre il gameplay. In Armored Brigade, il nostro scopo sarà quello di pianificare e organizzare i nostri avamposti, impartire gli ordini giusti al “momento giusto” e reagire alle offese del nostro avversario. All’interno del titolo sviluppato da Veitikka Studios l’intelligenza artificiale del computer si comporta bene anche se cerca di portare sempre troppa pressione, che si traduce a volte in scelte davvero incomprensibili. Non sarà difficile vedere che l’IA vi lancerà contro delle truppe in maniera frammentata, perdendole facilmente. Al contrario quando si tratterà di difendere sarà sempre pronto a mettervi in difficoltà con strategie più complesse e articolate. Per arginare in maniera veloce ai contrattacchi nemici ci viene in aiuto l’intelligenza artificiale amica. Come vi avevano accennato sopra, le unità sono state tutte studiate e sarebbe davvero difficile per un giocatore riuscire a impartire ordini all’intero esercito sceso in campo. Vista la vastità delle mappe ogni giocatore sarebbe impantanato nella microgestione senza la delegazione di alcuni compiti all’IA.

armored brigade

Questo non significa che ci dimenticheremo di una parte della mappa, perché dovremo comunque creare una vera e propria scala di ordini da seguire alle nostre truppe come “anticipo”, “scout” o “operatività standard“.  Questa coda sarà il punto nevralgico del nostro successo o del nostro fallimento, perché una volta impostata e avviato il gioco, per modificarla o rispondere alla mossa del nemico ci servirà del tempo. Il tempo richiesto inoltre varierà in base a tantissimi fattori, come la nazionalità delle truppe (se si tratta di alleati), la distanza dal quartier generale e la condivisione con un’altra unità.

L’utilizzo di questa dinamica è davvero formidabile, perché una volta impostata la coda e dato il via alla battaglia, se scoprirete l’avvio di un imboscata lontana dal vostro avamposto principale, sarà difficile salvarli e molte volte, vedrete le vostre truppe perdere la vita prima che il vostro comando arrivi a destinazione. I giocatori inoltre prima della partita in fase di “set-up” potranno scegliere in quale unità inserire il proprio avatar, fate attenzione però, perché se questa unità dovesse soccombere la partita terminerà immediatamente. L’unità con all’interno il nostro avatar non subirà mai un ritardo nell’esecuzione di un comando e potrà individuare artiglieria di supporto aereo, rendendola di fatto strategicamente importante oltre che fondamentale per il ruolo di coordinatore che può ricoprire. Fatene buon uso.

Uno stile minimal ed essenziale

Se andiamo ad analizzare il comparto grafico possiamo tranquillamente asserire che Armored Brigade svolge coerentemente il suo compitino. Va premiata invece l’analisi e la riproduzione dei kit militari che troviamo al suo interno, perché, sarà stato un compito duro da portare a compimento. Le planimetrie dei campi di battaglia sono spartane e anche quando si usa lo zoom l’occhio non sarà mai appagato (anche se non immaginate quanta gioia vi porterà lo scovare quella piccola foresta con all’interno dei militari pronti a tendervi un imboscata, e il fare marciare le vostre truppe sui crinali delle montagne per aggirare il nemico ndr).armored brigade

Lo studio del terreno, gelato, innevato o montuoso che sia è davvero importante, la topografia del gioco sarà fondamentale per l’impostazione della vostra strategia. Decidere il terreno di scontro vi servirà anche per la scelta delle truppe e utilizzare quelle più adatte per cercare di vincere la vostra lunga battaglia. Anche l’audio non è un granché: nel corso delle battaglie sarete sommersi da colpi di fucile, esplosioni e tutti i suoni che possono essere familiari ad un campo di battaglia, meno coinvolgente il sonoro però quando utilizzerete l’opzione unità del giocatore, perché lo spettro del suono che sentirete sarà solo quello intorno alla vostra unità (potreste sentire solo colpi in lontananza in molte partite).

Armored Brigade, punta tutto sull’enorme mole di contenuti, di unità e di ambienti che caratterizzano realmente il gameplay. I giocatori più esperti e amanti del genere troveranno sicuramente pane per i loro denti, anche se l’assenza del gameplay ne potrebbe limitare la longevità, ma siamo certi che le dinamiche messe in campo dalla software house potrebbero non avvicinarsi molto bene ad un gioco online.

Armored Brigade

8

Armored Brigade è un titolo davvero complesso. Sarà sicuramente un piacere per tutti gli amanti del genere confrontarsi con questo wargame, perché ogni scelta sarà difficile da prendere e l'IA da affrontare, riuscirà molto spesso a darci del filo da torcere. Purtroppo lo stile grafico minimal non rende giustizia alla profondità dei contenuti messi in campo dagli sviluppatori.

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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