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Astro’s Playroom, per ora gli sviluppatori non hanno piani per sequel o DLC

Astro’s Playroom all’apparenza appariva a molti come una semplice tech-demo per il nuovo controller DualSense di PlayStation 5, e il fatto che arrivasse preinstallato in ogni unità della console sicuramente non poteva suggerire ad altro, ma non appena aperto in tanti hanno dovuto ricredersi. L’ultima fatica di Asobi Team, nonostante sia comunque di una durata non troppo incisiva o particolarmente difficile, è riuscito a far colpo nel cuore di molti appassionati, tanto da spingerli a chiedere al team di creare nuove espansioni o anche dei sequel… ma a quanto pare tutto ciò sarà parecchio difficile che accada. Secondo una nuova intervista con Nicolas Doucet, direttore di SIE Japan Studio, ha confermato che al momento non ci sono piani per la produzione di DLC o sequel per Astro’s Playroom.

Contraddicendo quanto detto in un’altra intervista per il blog ufficiale di PlayStation, il capo di Japan Studio ha voluto ribadire ‘ai microfoni’ di Video Games Chronicle che per ora Asobi Team non sta lavorando a espansioni o seguiti dedicati alle avventure di Astro Bot. A detta di Doucet, se davvero in futuro verrà presa in considerazione la possibilità di espandere ancora l’universo di Astro’s Playroom, tutto dipenderà dalla popolarità del titolo: “Abbiamo sentito molto parlare del gioco da parte di tutti i media e siamo contenti dell’ottima ricezione che ha ottenuto da parte dei giornalisti. Ma ciò che cerchiamo è un successo anche da parte dei consumatori.

Nonostante le recenti dichiarazioni, dunque, il futuro di Astro Bot e del suo franchise rimane ancora incerto e tutto starà nelle mani dei futuri giocatori, che comunque stanno continuando ad apprezzare questa piccola ma preziosa avventura platform per PlayStation 5. Astro’s Playroom è riuscito a far breccia nel cuore di pubblico e critica, e Sony potrebbe cavalcare quest’onda producendo un sequel dal budget molto più alto, che sicuramente riscontrerebbe un grande successo.

Mauro Landriscina
Nato nel 1997 e al momento studente di Cinema, fin da piccolo si appassiona di videogiochi grazie al Game Boy Color del fratello maggiore. Pensa troppo al futuro e poco al presente, spesso perdendosi nei suoi pensieri e andando quindi a sbattere su qualche palo per strada. Il suo sogno nel cassetto è quello di dirigere un film d'animazione.

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