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Atari spiega l’utilizzo del crowdfunding per Rollercoaster Tycoon

Diverso tempo fa, la nota Atari, società videoludica americana ha avviato una campagna crowdfunding per pubblicare il nuovo Rollercoaster Tycoon nella versione Nintendo Switch. Inizialmente la notizia ha lasciato molti esperti del settore a bocca aperta, visto che ricorrere al crowdfunding poteva voler dire solamente una cosa. Rollercoaster Tycoon

A far pensare che la società navigasse in cattive acque inoltre è stata anche la scelta della piattaforma di lancio del progetto, che non è la nota Kickstarter, ma StartEngine. Questa piattaforma, permette ai finanziatori di acquisire una percentuale dei profitti sulle vendite del prodotto finale, diventando dei veri e propri azionisti della società. Ovviamente gli azionisti che vorranno comprare le quote del progetto dovranno sborsare più soldi, partendo da una base d’asta di 250$.

Arrivati a questo punto la domanda resta sempre la stessa ma come è possibile che una società conosciuta come Atari, sia arrivata al punto di rivolgersi alle piattaforme di crowdfunding per finanziare un proprio progetto?

Ad aver avuto l’onore di porre questa domanda sono stati i nostri colleghi di Polygon i quali hanno intervistato il CEO della società, Fred Chasnais:

“Strategicamente parlando, come publisher, stiamo facendo questo gioco. Da un punto di vista finanziario e capitale, ha senso per Atari fare una prova e testare queste nuove fonti di finanziamento, per vedere possono risultare affidabili per realizzare altri giochi in futuro. Quello che mi importa non è la percentuale di finanziamento. Quello che mi importa è sapere se il crowdfunding può costituire una fonte di finanziamento per il mio portfolio di oltre 200 giochi.“.

 

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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