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Battlefield 2042 potrebbe diventare gratuito a breve

Quest’anno sta andando davvero male per i giochi “annuali”: quei titoli che, una volta l’anno, escono sugli scaffali, stanno iniziando a stancare sempre più giocatori. Lo possiamo notare anche con FIFA, ma se c’è un simbolo di tutto questo è Battlefield 2042. Il gioco, che ha proposto un’esperienza slegata dal single player e una massiva componente online, non ha entusiasmato i fan che hanno preferito addirittura giocare ai titoli precedenti.

Per questo motivo, secondo il noto insider Tom Henderson, EA sarebbe intenzionata a trasformare il gioco in un titolo gratuito, così da permettere a più giocatori di provarlo e magari riprenderlo in corso d’opera con altre tipologie di guadagno.

Le voci sembrano essere legate al fatto che Electronic Arts sia rimasta davvero delusa dal poco successo del gioco: per questo motivo, per correre ai ripari, starebbe valutando ogni possibile opzione per riprendere le redini e non andare in perdita.

Lo stesso Henderson parla del fatto che queste opzioni sono tutte sul tavolo, e che si tratti di un abbassamento definitivo di prezzo o una versione “lite” per permettere l’accesso a tutti, oggi dovrebbero uscire nuove info a riguardo.

Battlefield 2042 è uno sparatutto in prima persona ambientato in un futuro prossimo che vede battaglie su larga scala: con la possibilità di giocare fino a 128 giocatori in contemporanea, il gioco inserisce all’interno anche delle dinamiche PvEvP interessanti. Spiccano le tempeste dinamiche, i pericoli ambientali e tutti i cambiamenti di environment che andranno a infastidire il giocatore durante le partite.

Il titolo propone varie modalità: è presente la All-Out Warfare (conquista e sfondamento per 128 giocatori), la modalità Battlefield Portal (che permette di rigiocare i classici) e infine Zona di Pericolo, una modalità sandbox con obiettivi precisi (e probabilmente, quella che potrebbe essere la controparte di Call of Duty: Warzone da mettere gratuita per permettere l’accesso ad un maggior numero di giocatori).

Fonte:
Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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