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Berserk: il creatore Kentaro Miura morto a 54 anni

Il 6 maggio Kentaro Miura, il creatore di Berserk, è morto all’età di 54 anni. La notizia è tuttavia giunta solamente oggi dal dipartimento editoriale di Young Animal Comics, tramite il profilo Twitter ufficiale dell’amato, nonché longevo, manga. La causa della morte è dissezione aortica.

Originario della prefettura di Chiba, Miura ha iniziato a disegnare manga da ragazzino quando la sua prima creazione è stata stampata sul giornale della scuola. In seguito, l’autore avrebbe citato Disney, Paul Verhoeven, il primo Hellraiser e artisti da Bosch a M.C. Escher tra le sue influenze.

Berserk, opera più nota di Kentaro Miura, è uno dei manga più venduti di tutti i tempi, partendo dal debutto nel 1989 fino all’ottavo volume previsto per questo luglio (non sappiamo se sarà rilasciato in forma postuma ora che ne è morto l’autore). L’opera ha dato vita ad un enorme franchise multimediale.

Dal formato cartaceo sono infatti nati adattamenti anime, film d’animazione, videogiochi (di cui ne abbiamo recensito uno di recente) e molto altro merchandise.

Berserk

Sebbene Berserk sia la creazione più famosa di Miura, è (o era) lungi dall’essere l’unica. La dedizione ad altri progetti ha portato il magnum opus dell’autore a numerose pause.

L’editore che ha dato la notizia ha anche messo in luce il volto umano dietro l’opera con un comunicato. «La notizia dell’improvvisa dipartita di Miura ha lasciato lo staff editoriale di Young Animal nello sconforto più totale», recita la traduzione di Kotaku, «e non l’abbiamo mai visto in collera».

La dichiarazione ha proseguito nel ricordare la giovialità con cui Miura parlava del suo amore per anime e film da lui visti, asserendo che lo spirito da eterno ragazzino non l’avesse mai abbandonato. Un modo come un altro, questo, per ricordarci quanto prematura sia stata la scomparsa del mangaka.

Visto lo stato eternamente incompiuto della storia di Guts, questo è un momento come un altro per iniziare. Se volete omaggiare l’autore in modo meno “scontato”, potete consultare altre sue creazioni, come Ouro, Futanabi, Noa e Duranki.

Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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