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Bloober Team lavora a Silent Hill? Il team fa chiarezza

Le voci di corridoio che volevano la software house Bloober Team nello sviluppo di un nuovo episodio di Silent Hill potrebbero essere state messe a tacere grazie ad un annuncio che rivela che lo studio starebbe lavorando a ben altro.

L’annuncio di una collaborazione ufficiale con Konami ha fatto sì che i fan cominciassero a speculare su un nuovo lavoro dedicato alla celebre serie horror, specie dopo essere rimasti orfani dell’ultimo Silent Hills ormai più di sei anni fa. Ora la smentita sembra arrivata: la casa di sviluppo di The Medium, infatti, ha annunciato che per il momento non si stanno focalizzando sulla realizzazione di un progetto recentemente chiacchierato.

Direttamente dal sito ufficiale di Bloober Team, arriva la rivelazione non di un solo gioco, ma di ben 2. Ognuno di questi è indicato con un nome in codice e accompagnato da una breve descrizione con cui possiamo avere un’idea sul genere di produzione.

Si parla di H2O, confermato poi trattarsi di Layers of Fear 2, uscito nel 2019. Troviamo poi Black, che parrebbe essere un’avventura horror in prima persona con un’ambientazione storica, mentre il terzo, nome in codice Dum Spiro è etichettato come “on ice”.

https://twitter.com/IdleSloth84/status/1413169977344004101

Tomaz Gawlikowski, CMO di Bloober Team tramite un intervento ha chiarito la situazione dei due progetti:

Dopo numerose versioni di Dum Spiro, siamo giunti alla conclusione che al momento non siamo in grado di consegnare il prodotto in una forma appropriata al topic e che sia allo stesso tempo commercialmente praticabile. In sostanza, attualmente Dum Spiro non è in più in una fase di sviluppo attivo

Dovremo attendere ulteriori aggiornamenti in merito al possibile annuncio ufficiale del titolo, che per il momento sembra più che altro un miraggio. Gawlikowski ha infine aggiunto che la software house si sta anche concentrando sul porting dei suoi titoli, fra cui il già confermato debutto di The Medium su Playstation 5.

Fonte:
Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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