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Bloodborne – Guida a come sconfiggere il boss Amygdala

In questa guida dedicata a Bloodborne vi daremo tutte le indicazioni per sconfiggere il boss Amygdala. La nota esclusiva di casa Sony vanta orgogliosamente ancora un cospicuo gruppo di fan. In questa guida vedremo come affrontare il boss Amygdala, che possiede una vasta serie di attacchi, ma con un po’ di accortezze riuscirete a prevalerlo brillantemente. Amygdala è uno dei Grandi Esseri, nonché uno dei boss facoltativi di Bloodborne.

ATTENZIONE: vi ricordiamo che si tratta di una bossfight di Bloodborne, e di conseguenza può contenere SPOILER sulla trama, quindi vi invitiamo a continuare la lettura della guida solo se avete già terminato il gioco o se conoscete il boss Amygdala.

Come sconfiggere Amygdala in Bloodborne? Ecco la guida

Affronterete Amygdala come boss facoltativo nella Frontiera dell’Incubo. La difficoltà dello scontro può dipendere molto dal livello del personaggio con cui affronterete il combattimento. Per affrontare questo avversario sono più indicate le armi con un buon raggio d’azione e se avete potenziato quelle di base, il Bastone Filettato sarà un buon supporto, in quanto i punti migliori dove colpirla sono testa e braccia. Le gambe sono più facili da colpire perché si muovono lentamente e restano sempre a terra. La testa si abbassa immediatamente, ma solo dopo certi attacchi, e le braccia, invece, sono quasi sempre in alto.

Per raggiungere l’arena dove affronterete Amygdala, dovete partire dalla lanterna della Frontiera dell’Incubo, poi usate l’ascensore, che a questo punto del gioco dovreste avere già sbloccato, e recatevi nella zona velenosa dove è possibile camminare sulle grosse lapidi. Da questo punto raggiungete il sentiero che porta dritti al boss.

Amygdala comparirà buttandosi giù dalla torre e voi cercate di andare subito alle sue spalle. Il boss ha svariati arti con i quali può colpirvi, e stare di fronte a lui significa dover subire troppi attacchi frontali e ad area. Stando il più possibile alle sue spalle sarete più riparati e potete colpirgli la coda, ma dovete fare attenzione ai calci che tirerà con gli arti inferiori. Fortunatamente imparerete presto a capire quando si sta preparando a questi attacchi, e questo vi darà del tempo utile per evitarli con una schivata o spostandovi velocemente. Va bene anche mettervi di lato vicini alle sue braccia, dove è possibile evitare la maggior parte dei colpi, e restando al tempo stesso sufficientemente vicini da infliggergli abbastanza danni. Nel caso in cui restiate prudentemente a debita distanza, il boss sparerà dei raggi, mentre se sarete vicini alle sue gambe farà un salto con cui tenterà di schiacciarvi. In questo caso dovete restare immobili e quando Amygdala atterrerà sopra di voi lo farà ma senza danneggiarvi. Anzi, vi troverete in una posizione perfetta per scatenare un pesante attacco sulla sua faccia.

Dopo aver perso circa metà dei suoi punti vita, Amygdala si strapperà due braccia, che userà a loro volta come armi per arrivare più lontano e colpirvi. Il suo raggio d’azione aumenterà ma non sarà molto più difficile da schivare rispetto agli altri. Dopo questi attacchi, raggiungete rapidamente la testa del mostro e colpitela in continuazione per infliggere parecchi danni.

In caso disponiate di un Cannone potenziato, utilizzate della Polvere di midollo osseo prima dello scontro e colpite la testa del boss con l’arma. Amygdala verrà stordita e potrete colpirla alla testa con un attacco critico. Ripetendo nuovamente le azioni, al boss dovrebbe restare pochissima energia e riuscirete a finirlo in poco tempo.

Una volta sconfitta, Amygdala vi lascerà il Calice di Loran, che vi servirà per creare altri Chalice dungeon dalle apposite lapidi presenti nel Sogno del Cacciatore. Infine salite le scale di fronte e attivate la Lanterna della Camera di Amygdala.

Ricompensa: Calide di Loran cadente

Questo era tutto quello che c’era da sapere in questa guida per sconfiggere il boss Amygdala, per maggiori informazioni o consigli su Bloodborne noi vi rimandiamo come sempre alla nostra sezione dedicata al gioco.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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