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Bloodborne – Guida a come sconfiggere il boss Il Rinato

In questa guida dedicata a Bloodborne vi daremo tutte le indicazioni per sconfiggere il boss Il Rinato. Bloodborne continua a non perdere colpi essendo, ancora oggi, una delle esclusive più giocate sulle console Sony. In questa guida vedremo come affrontare il boss Il Rinato, che sembra non essere particolarmente difficile ma bisogna comunque prestare attenzione ai dettagli.

ATTENZIONE: vi ricordiamo che si tratta di una bossfight di Bloodborne, e di conseguenza può contenere SPOILER sulla trama, quindi vi invitiamo a continuare la lettura della guida solo se avete già terminato il gioco o se conoscete il boss.

Come sconfiggere Il Rinato in Bloodborne? Ecco la guida

Quando attraverserete l’arco che vi porterà allo scontro con questo boss, partirà un filmato dove alcune streghe con una campanella, situate sulla balconata che sovrasta l’arena, compiranno un rituale magico. La luna si oscurerà e discenderanno corpi putrefatti e liquami vari che si accorperanno, fino a dare vita ad un gigantesco ammasso d’ossa e sangue per niente rassicurante. Questo essere, il Rinato, sarà il vostro avversario da affrontare.

Le streghe possono essere un grosso ostacolo al combattimento, in quanto, dalla loro posizione privilegiata, vi lanceranno addosso delle pericolose palle di fuoco. Ne consegue che la prima cosa da fare sarà quella di salire sulla balconata e farle fuori tutte e sei, se volete limitare i danni a voi stessi. Nel frattempo non perdete di vista il boss, perché inizierà già da subito a colpirvi. Fatto questo, scendete e preparatevi a lottare con lui.

Questo mostro è abbastanza goffo nei movimenti ma può colpirvi con qualsiasi parte del corpo, ma anche voi, fortunatamente, potrete colpirlo con successo in qualsiasi punto. Se riuscirete a posizionarvi dietro di lui, ossia dietro la massa che è più appoggiata al terreno, controllerete meglio i suoi attacchi, anche se tira forti calci e usa la magia, e lo colpirete di più.

Gli attacchi magici de Il Rinato sono due. Il primo è un’esplosione centrata sulla parte frontale del suo corpo, pertanto se rimarrete alle sue spalle non solo potrebbe non colpirvi, ma vedrete sicuramente partire il suo colpo ed evitarlo indietreggiando un po’. Il secondo attacco magico è una pioggia di corpi. Ogni corpo che cade dall’alto può colpirvi e danneggiarvi, per cui, quando li vedrete cadere cominciate a muovervi e rotolare per schivarli.

Il Rinato potrebbe diffonde della melma tossica, molto pericolosa perché è in grado di consumare abbastanza rapidamente la vostra barra dei punti vita. La melma può fuoriuscire da due diversi tipi di attacco. Uno ne produce una quantità limitata, ma l’altro potrebbe riempire gran parte del terreno di melma creandovi seri problemi. Prima di sferrare questo colpo il boss si ferma e dà l’impressione che stia per sputare, quindi allontanatevi e posizionatevi più in alto, meglio se sarete sulle scale. Quando vomiterà, la melma non raggiungerà le scale, a meno che il boss non si trovi nei pressi dell’area.

Di tanto in tanto la sezione centrale del mostro si illuminerà di rosso, questo è il segnale che sta per effettuare l’attacco ad area, quindi allontanatevi velocemente.

Molto probabilmente parte di questi attacchi neanche riuscirete a vederli perché il combattimento, dopo aver eliminato le streghe, non durerà moltissimo. Il Rinato è molto meno aggressivo degli altri boss del gioco, pertanto tolte via le streghe che gli danno manforte, riuscirete a levarvelo di torno abbastanza velocemente.

Alla fine dovete solo attivare la Lanterna della Piazza dell’Avvento e tornare al Sogno del cacciatore.

Ricompensa: tre Spine dorsali gialle

Questo era tutto quello che c’era da sapere per sconfiggere questo boss, per maggiori informazioni o consigli su Bloodborne, vi rimandiamo come sempre alla nostra sezione dedicata in continuo aggiornamento.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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