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Bloodborne – Guida a come sconfiggere Micolash Signore dell’Incubo

In questa guida dedicata a Bloodborne vi spiegheremo come sconfiggere il boss Micolash Signore dell’Incubo. Bloodborne, la fortunata esclusiva FromSoftware per Sony, ormai diventata un vero e proprio cult per gli appassionati dei Souls, è piena di boss singolari e Micolash, il Signore dell’Incubo rientra in questa categoria.

ATTENZIONE: vi ricordiamo che si tratta di una bossfight, e di conseguenza può contenere SPOILER sulla trama di Bloodborne, quindi vi invitiamo a continuare la lettura della guida solo se avete già terminato il gioco o se conoscete il boss.

Come sconfiggere Micolash, Signore dell’Incubo in Bloodborne? Ecco la guida

Il combattimento contro Micolash, sicuramente il più originale tra tutti gli altri, inizia con il suo affannoso inseguimento all’interno di una zona che ricorda un labirinto. Infatti per buona parte del combattimento cercherà di sfuggirvi e dovrete impegnarvi a raggiungerlo o cercare di capire dove può essersi nascosto.

La zona di riferimento è l’Attico di Mergo, in una parte che non conoscete. All’inizio dovrete prima di tutto trovarlo, quindi salite le scale a destra e continuate a costeggiare il perimetro della sala finché lo avvisterete. Da questo momento Micolash comincerà a scappare, puntatelo con il mirino e inseguitelo ignorando gli scheletri intorno. Siccome durante tutto lo scontro vi imbatterete in vari oggetti, non trascurateli e recuperateli appena possibile.

In caso lo colpiate, Micolash si teletrasporterà nelle vicinanze e ricomincerà a fuggire. Dopo un po’ si infilerà in una stanza dove potrete combattere con lui, ma prima di tutto eliminate i due scheletri che gli fanno da spalla.

Quando sarete in combattimento boss, state attenti al suo attacco magico tentacolare, che potrete evitare semplicemente spostandovi di lato, e perché sarà facile capire quando starà per lanciarlo. Micolash non è un grande avversario e, una volta schivato il suo colpo, riuscirete a batterlo facilmente con gli attacchi normali.

Quando avrà perso circa metà dei suoi punti vita, Micolash fuggirà nuovamente e sentirete la sua voce echeggiare da lontano. Per ritrovarlo, uscite dalla stanza e salite le scale a destra, proseguendo fino a incontrare una scala circolare. Mentre salite eliminate i piccoli avversari lungo la strada (sono davvero fastidiosi, fate attenzione) e avanzate fino a vederlo nuovamente, ma anche questa volta fuggirà più volte.

Inseguitelo finché non entrerà in uno specchio per teleportarsi altrove, quindi cercatelo di nuovo, e inseguitelo ancora. Micolash si chiuderà in una stanza facendo calare un cancello. Aggirate il cancello tornando leggermente indietro e salite quando vedrete un buco sulla destra, percorrete il passaggio alla destra della voragine e calatevi dal parapetto rotto: cadrete nella sua stanza dall’alto, e potrete continuare il combattimento senza altre vie di fuga.

Adesso il boss utilizzerà anche un attacco magico ad area che è molto pericoloso. Per evitarlo dovreste allontanarvi tanto mentre sta per lanciarlo, ma in una stanza chiusa e non troppo grande la cosa non è fattibile, per cui cercate di interromperlo con un colpo d’arma da fuoco quando l’incantesimo sta per partire. A questo punto sconfiggere il boss sarà quasi un gioco da ragazzi.

Dopo aver sconfitto Micolash, che vi lascerà il suo particolare copricapo come trofeo, uscite dalla stanza, scendete per le scale a destra e voltate l’angolo a destra. Se non lo avete già fatto durante l’inseguimento, cercate nei pressi dello specchio in fondo, dove troverete la Chiave della porta di ferro, e dalla parte opposta il Sangue freddo di un familiare.

Per concludere il cancello si aprirà, tornate alle scale e salite fino al ponte che nel frattempo si è sollevato, attraversatelo e accendete la Lanterna dell’Attico di Mergo: centro.

Ricompensa: Gabbia di Mensis

Questo era tutto quello che c’era da sapere su questo pericolosissimo nemico, per maggiori informazioni o consigli su Bloodborne o su altro, noi vi rimandiamo alla nostra sezione del gioco sempre aggiornata.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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