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Bravely Default 2 – Anteprima, il nostro parere prima della recensione

Bravely Default 2 sarà presto disponibile e, in attesa della nostra recensione ufficiale, possiamo cominciare a parlarvi del gioco snocciolando qualche dettaglio in più. Il titolo, sviluppato da Claytechworks per Nintendo Switch e pubblicato da Square Enix, strizza molto l’occhio ai JRPG a turni di una volta, portando con la mente il giocatore a quando questo tipo di esperienze erano quasi all’ordine del giorno. Sebbene non possiamo sbilanciarci troppo, vi basti sapere che per come stanno andando le cose siamo molto soddisfatti. Ricordiamo, inoltre, che per chi volesse provare l’opera prima dell’acquisto è possibile scaricare la Final Demo disponibile nell’eShop.

Bravely Default 2

Come una volta

Per quanto concerne la trama, allo stato attuale non riteniamo ancora sia arrivato il momento di parlarne nello specifico, visto che resta parte cruciale dell’esperienza. Tuttavia possiamo dirvi quanto divulgato fino a questo momento, così da poter contestualizzare meglio quanto leggerete in seguito. Partiamo col dire che Bravely Default 2 è una storia che può essere tranquillamente affrontata anche dai neofiti della saga, senza alcun bisogno di conoscenze pregresse; tuttavia, alcuni riferimenti saranno lampanti e nettamente più chiari agli occhi dei fan storici. I quattro protagonisti dovranno trovare i cristalli del vento, fuoco, terra e acqua, così da poter riportare la pace nel regno e sconfiggere la minaccia che sta dilagando tra quelle terre. I personaggi dovranno fare luce sul mistero, e porre rimedio, evitando la distruzione dell’intero continente.

Ognuno dei membri del team ha un suo passato e un proprio obiettivo, il gioco stesso piano piano svelerà tutte le informazioni che vi aiuteranno a capire meglio i personaggi. Proprio sul fronte dei dialoghi, il gioco mostra una scrittura invidiabile, con storie e intrecci narrativi profondi, mai banali, e alcuni molto forti. Nonostante la leggerezza dello stile della produzione, le tematiche affrontate in Bravely Default 2 possono risultare abbastanza pesanti per un pubblico particolarmente sensibile. Questo per noi è un plus non da sottovalutare, perché è lampante come i toni usati per narrare determinate scene siano palesemente orientati ad un pubblico composto per la maggiore da veterani dei JRPG. Proprio questo modo diretto di raccontare i fatti permette ad alcune scene di rimanere ben impresse, lasciando anche interrogativi molto profondi al giocatore stesso.

Sebbene presenti un incipit narrativo classico e abbastanza abusato, Bravely Default 2 riesce ritaglia fin da subito una sua personalità ben distinta, facendo emergere peculiarità che difficilmente troverete in altri tipi di produzione.

Un’avventura complessa

Sebbene il titolo sia accessibile, non aspettatevi di avere vita facile: ogni battaglia farà storia a sé, e adottare diverse strategie sarà centrale ai fini della vittoria finale. Iniziamo con la prima cosa che salta subito all’occhio, ovvero il party: il team sarà sempre e solo composto dai quattro protagonisti, ma spesso e volentieri sarete accompagnati da guest che metteranno a disposizione, in maniera autonoma, le loro capacità. Avere un supporto del genere, specialmente per i novizi, sarà importantissimo per padroneggiare alla perfezione il sistema di combattimento, che potrebbe spiazzare per la sua profondità. Le meccaniche classiche della serie, ovvero quelle di Brave e Default, tornano in modo preponderante, scandendo turno dopo turno i vari scontri. Questo sistema garantisce una componente strategica difficilmente replicabile – che potrebbe arrivare quasi a scomodare Persona 5 a livello di possibilità e dinamiche – ma che se non sfruttata al meglio può penalizzare (anche di molto) l’utente.

Prima di proseguire facciamo un attimo di chiarezza: il comando di Default permette di mettersi in guardia, facendo guadagnare al personaggio dei PB (Punti Brave). Questi sono accumulabili uno per turno fino ad un massimo di tre. Gli eroi però possono eseguire più mosse nello stesso turno, a seconda degli appena citati PB in loro possesso. Potrete, ad esempio, colpire ripetutamente un nemico per ucciderlo in un solo turno, resuscitare e curare un alleato o, perché no, esaminare tutti i nemici davanti a voi prima di cominciare a lottare seriamente. Se utilizzata al meglio, la meccanica di Brave e Default può influenzare di molto l’andamento degli scontri. Ricordatevi infatti che i PB sono accumulabili anche in difetto, ma quelli “presi in prestito” li restituirete a caro prezzo: il personaggio non assumerà nessuna posa difensiva, né eseguirà mosse: sarà totalmente inerme fino al riottenimento minimo dei PB necessari per combattere. Spesso la soluzione migliore sarà accumulare punti Default, così da poter far esplodere tutta la vostra furia al momento propizio.

È facilmente intuibile quindi che un giusto utilizzo dei due comandi risulterà ben presto decisivo negli scontri, potendo ribaltare il risultato in qualunque momento. Tenete bene a mente però che questa funzione sarà disponibile anche per i nemici, quindi durante le lotte prestate sempre molta attenzione, perché anche gli scontri più facili possono diventare ben presto insidiosi. A quanto detto si aggiunge un sistema di classi, equipaggiabili per un massimo di due per personaggio, che possono essere cambiate in qualsiasi momento fuori dai combattimenti. Per ora quello che possiamo dire è che, sebbene ogni personaggio possa ricoprire praticamente ogni ruolo, ognuno ha la sua predisposizione, e snaturarlo troppo potrebbe non risultare conveniente sul lungo percorso. Il risultato ad ora sembra grandioso, e l’obiettivo centrato. Sebbene dobbiamo approfondire ancora tante cose, quello che abbiamo testato ha dimostrato che il gioco mette a disposizione dell’utente tutti i mezzi possibili per andare avanti, e la strategia – che viene influenzata inevitabilmente dalle classi – sarà fondamentale. Potrete creare una sorta di “build definitiva” o specializzarvi su vari aspetti, la scelta finale spetta solo ed unicamente a voi.

Conclusioni

Nonostante sia solo ed esclusivamente un’anteprima, il nostro ultimo contatto con Bravely Default 2 prima della recensione è stato davvero positivo. Salvo soprese enormi, Nintendo si sta preparando a rilasciare l’ennesima esclusiva di spicco, che dona ancor più valore ad una splendida console come Switch. In attesa del giudizio definito, consigliamo caldamente a tutti di tenere ancora di più sott’occhio il nuovo titolo sviluppato dai Claytechworks.

Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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