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Call of Duty 2021: un launcher ha rivelato il nome?

L’attesa per Call of Duty 2021 è potenzialmente arrivata agli sgoccioli, ora che un launcher sembra averne rivelato il nome definitivo. Quale sia il launcher in questione è facilmente intuibile, ma nel dubbio ci soffermeremo su alcuni dei dettagli che hanno accompagnato il titolo all’uscita.

A suscitare scalpore è stata la scelta di Activision di relegare il team di sviluppo Toys For Bob a quello che ormai è innegabilmente il franchise di punta del publisher. Toys For Bob ha precedentemente curato il reboot di Spyro, Skylanders, nonché Spyro Reignited Trilogy e, più di recente, Crash Bandicoot 4: It’s About Time.

Ora abbiamo una conferma sul nome definitivo di Call of Duty 2021, che un launcher ha ribattezzato Slipstream. Non abbiamo menzionato l’ultima avventura di Crash per caso, poiché il launcher in questione è il medesimo: parliamo infatti di quello di Activision, nientemeno che Battle.net.

I crismi dell’ufficialità, dunque, sembrerebbero esserci tutti. Il post di Tom Henderson su Twitter non lasciano alcun dubbio in merito: il nuovo logo sembra sprizzare da ogni poro un’estetica ispirata alla seconda guerra mondiale. Gli indizi, in tal senso, si sono sprecati già a partire da marzo.

Il neonato Call of Duty: Slipstream ha suscitato ogni genere di teorie nelle risposte al tweet. Il sottotitolo Slipstream sembrerebbe alludere al principio di azione e reazione, mentre un altro post ha ricordato l’omonimo radiodramma della BBC ambientato, manco a farlo apposta, nella seconda guerra mondiale.

Di sicuro il fermento è tanto, ora che apparentemente ogni costola di Activision sia stata messa a quelle che fan e detrattori chiamano scherzosamente “le miniere di CoD”. Abbiamo un dream team composto da Beenox, High Moon Studios, Infinity Ward, Raven Software, Sledgehammer Games e Treyarch.

In altre parole, dunque, la beta potrebbe essere davvero dietro l’angolo. Il lavoro sul franchise continua a proseguire spedito, se consideriamo anche Call of Duty: Warzone. Il battle royale di Activision rimane sempre una fonte costante di novità, comprese quelle meno volontarie come una versione letale di Porta a Porta.

Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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