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Call of Duty Black Ops Cold War: una rivoluzionaria feature next-gen arriva su PC

Nella giornata di oggi Call of Duty Black Ops Cold War si è aggiornato per PC, introducendo una feature molto interessante, che fino ad ora era riservata ai soli possessori di console PlayStation 5. Si tratta infatti del supporto ai trigger adattivi di DualSense, il nuovo controller della console Sony.

Questa novità, che arriva insieme a molte altri aggiornamenti di cui vi avevamo parlato poco tempo fa, aggiunge un ulteriore titolo al supporto per i trigger adattivi, facendo in un qualche modo sperare ad un’apertura di Sony verso il PC. Nel video inoltre è possibile vedere anche la procedura per abilitare tale funzione, che è molto semplice ed intuitiva.

Per poter attivare questa feature su PC basta infatti controllare che nelle impostazioni di gioco sia abilitata la voce dedicata ai trigger adattivi, così da poter avere un’esperienza ancora più immersiva. Questa funzionalità permette di poter sentire direttamente nel controller i colpi sparati, aumentando la resistenza più ci si avvicina alla fine del caricatore.

Il DualSense ha subito conquistato tutti gli utenti PlayStation, tanto che persino Phil Spencer, capo di Xbox, ha parlato di una possibile loro versione, come già riportato da noi in questo articolo. La possibilità che ancora più titolo per PC abilitino tutte le funzionalità del controller fa aprire interessanti scenari, specialmente per quanto l’esperienza di gioco.

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Attualmente, come anche confermato da altri utenti sulla rete, questo è il quarto titolo a supportare il nuovo controller di casa Sony. Gli altri giochi sono Assassin’s Creed: Valhalla, Metro Exodus e F1 2020.

Al momento non abbiamo informazioni riguardanti ulteriori titoli che potranno integrare il supporto completo ai trigger adattivi, che attualmente è esclusiva della console di nuova generazione PlayStation 5. Ricordiamo però che per poter usufruire di questa feature su Call of Duty Black Ops Cold War su PC basta connettere il controller al computer, senza passare per programmi o applicazioni di terze parti, che andrebbero a disabilitare il feedback aptico.

Fonte:
Jacopo Zuma Cerqua
Nato prima della caduta del muro di Berlino, appassionato di videogiochi, cinema, musica e tanto altro. Un po' nerd, un po' geek, se inizia a parlare di un argomento che gli sta a cuore difficilmente si ferma.

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