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Call of Duty: come si evolverà la serie grazie a Xbox

Kotick di Activision Blizzard è tornato a parlare di Call of Duty in una recente intervista, parlando ci come la serie cambierà grazie a Xbox.

Sappiamo la notizia bomba di questo inizio del 2022 è sicuramente l’acquisto di Activision Blizzard da parte di Microsoft (trovate maggiori dettagli all’interno di questo articolo). La notizia, oltre che entusiasmare i fan, in un secondo momento ha fatto emergere moltissimi dubbi, soprattutto quelli riguardanti la nota serie di Call of Duty.

Kotick però si è espresso subito sulla questione, tranquillizzando i fan e parlando di come cambierà la saga già nel breve periodo.

Vi lasciamo ad un breve estratto dell’intervista, che trovate completa tra la fonte, è molto interessante e dategli una possibilità dato che si è parlato di tanti argomenti tra cui il metaverso (se siete interessati all’argomento in questione trovate la nostra news dedicata qui).

Activision metaverso Microsoft

La domanda che è stata posta a Kotick è stata se pensa effettivamente che la serie di Call of Duty possa beneficare di questo cambiando, ecco la sua risposta: 

Direi che probabilmente la cosa più importante è l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, e questo è uno dei nostri grandi bisogni. A lungo termine, potremmo avere una vera esperienza di Call of Duty in streaming che sarà di fondamentale importanza.

Sembra chiaro dalle sue parole che il futuro della saga sarà l’intelligenza artificiale, oltre che l’accessibilità totale da parte dei giocatori anche neofiti che, allo stato attuale, fanno difficoltà ad entrare in un gioco con utenti ben rodati e affiatati da anni e anni di pratica.

Le notizie sulla vicenda per oggi finiscono qui, ma siamo sicuri che nelle prossime settimane ne vedremo delle belle. Sarà interessante scoprire se Call of Duty avrà dei piccoli bonus aggiuntivi su Xbox, ora che Activision Blizzard è entrata a far parte di Microsoft.

Fonte:
Patrizio Coccia
Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.

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