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Call of Duty: Warzone, Verdansk ’84 è disponibile, ecco il video

L’evento dello scorso giorno che ha portato la distruzione della mappa di Verdansk, l’unica giocabile nel titolo Call of Duty: Warzone, è stato sicuramente chiacchierato e diffuso anche a chi non gioca spesso al titolo. L’intera area cresciuta sempre di più nel corso degli aggiornamenti è infatti stata rasa al suolo da una testata missilistica che ha reso ingiocabile il titolo quasi per una giornata (colpa anche del crollo dei server). Quello che però possiamo ora constatare è la nuova Verdansk ambientata negli anni ’80, più precisamente nel 1984.

Chi ha imparato ormai a muoversi a menadito fra le vie, gli edifici e le strade dell’area di gioco non deve però temere. Questi drastici cambiamenti, infatti, portano sostanzialmente una diversificazione dello stile artistico, dovuto ovviamente a più di 30 anni differenza fra il presente e il passato. Ovviamente non mancano nuove aree di gioco e luoghi che prima non esistevano come le Miniere di Sale del Carso e il Vertice di Gora. Anche Grid Array, ovvero un’enorme area piena di torri di metallo scalabili è stata adesso introdotta.

Non è cambiato solamente l’ambiente di gioco (ora pienamente contestualizzato con l’ultimo titolo Call of Duty: Black Ops Cold War) ma anche l’intero armamentario, passando dalle più moderni armi di Modern Warfare a quelle “datate” della Guerra Fredda.

La nuova mappa di Verdansk ’84 è adesso giocabile in Call of Duty: Warzone senza particolari problemi che sembrano essere del tutto tornati in sede. A seguito del lancio della testata nucleare, i giocatori potevano subito entrare in partita nella nuova mappa di gioco, tuttavia infinite code e crolli del server hanno minato pesantemente la possibilità di effettuare una partita.

Con il lancio della Stagione 3 dello scorso giorno, che ha portato tantissime novità sia dal punto di vista degli Operatori, delle armi e dei contenuti in generale, questa novità, perfettamente allineata con il titolo COD Black Ops Cold War, si apprestano a dare una ventata d’aria fresca che mai fino ad oggi era stata palesata.

Fonte:
Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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