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Cambiare il PSN ID è ora possibile, ma è davvero conveniente?

La feature riguardante il cambio del PSN ID è stata richiesta per anni dai giocatori fruitori delle console Sony, e finalmente è realtà. Tuttavia già dai primi momenti l’azienda nipponica è stata elusiva sui dettagli, e facendo un po’ di chiarezza ora che questa possibilità è concreta, è il momento di mettere sulla bilancia i pro e i contro. La scelta infatti potrebbe essere drastica per più di un motivo: ad esempio, non tutti i videogiochi saranno compatibili con tale cambiamento, mentre altri riscontrano problemi, che variano dall’essere leggeri a molto incisivi. Procediamo per gradi.

Cambiare il proprio PSN ID può essere fatto in qualsiasi momento dal menù impostazioni del proprio profilo su PS4, ma solo la prima volta sarà gratuita: dalla seconda in poi ogni cambio costerà €9.99 per gli utenti standard e €4.99 per i membri PlayStation Plus.

La feature sarà supportata appieno solamente dai giochi pubblicati dopo il 1 aprile 2018. I giochi pubblicati in una data precedente possono riscontrare dei problemi:

We do want to take this opportunity to clarify one point – as a result of the preview program, we’ve found an instance where a game did not fully support the feature, even though it was originally published after 1st April, 2018, contrary to what we mentioned in our original announcement . All PS4 games originally published on or after 1st April, 2018 have been developed to support the online ID change feature, but there may be cases where a game is not fully compatible.

Per quanto riguarda i problemi tecnici citati, Sony ha divulgato alcune liste dove vengono evidenziati i titoli che hanno problemi ancora sconosciuti, a braccetto con quelli che sono già stati rivelati. Potete trovarla a questo link. Attualmente i problemi più critici includono la perdita della valuta guadagnata in game e nelle microtransazioni, la perdita dei progressi di gioco, la perdita di contenuti creati dall’utente, e alcune parti del gioco in questione che non funzionano come dovrebbero (che sia online o offline).

Tra i titoli affetti da problemi minori ci sono anche nomi blasonati come Dark Souls 2 e 3, The Last of Us Remastered, ma anche Warframe e GTA V. Tra quelli con problemi critici troviamo anche Little Big Planet 3 e Onrush, che si trovano nella lista dei 10 titoli più problematici… con tutto che quest’ultimo è stato pubblicato nel giugno del 2018 (ben dopo la data riportata).

Prima di avviare tale procedura, vi consigliamo quindi di valutare i pro e i contro, o magari di aspettare che la maggior parte di questi “effetti collaterali” vengano risolti.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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