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Cena con Delitto: Knives Out – Recensione del nuovo film di Rian Johnson

Cena con delitto – Knives Out è un film che parla di morte e disperazione: stiamo scherzando! Come imparerete guardando la pellicola “La mia casa, Le mie regole, il mio caffè”, allo stesso modo volevamo tendervi un agguato! La pellicola si dipana in centotrenta minuti, una durata di tutto rispetto dato il cast stellare che appare a schermo: Daniel Craig questa volta non appare nei panni di 007, ma in quelli del detective Benoît Blanc, mentre Chris Evans lascia i panni di Captain America per vestire quelli di Ransom Drysdale-Thrombey. I due sono accompagnati da tantissimi altri interpreti, che vi elenchiamo qui sotto (sono davvero troppi per soffermarci su ognuno):

  • Ana de Armas: Marta Cabrera
  • Jamie Lee Curtis: Linda Drysdale-Thrombey
  • Michael Shannon: Walter “Walt” Thrombey
  • Don Johnson: Richard Drysdale-Thrombey
  • Toni Collette: Joni Thrombey
  • Lakeith Stanfield: ten. detective Elliot
  • Katherine Langford: Meg Thrombey
  • Jaeden Martell: Jacob Thrombey
  • Christopher Plummer: Harlan Thrombey
  • Noah Segan: agente Wagner
  • Edi Patterson: Fran
  • Riki Lindhome: Donna Thrombey
  • K Callan: “Nana” Thrombey
  • Frank Oz: Alan Stevens

Tanti possibili moventi, un solo assassino

Harlan Thrombey è un famoso scrittore di romanzi gialli, ricco da fare schifo, con una famiglia “allargata” davvero singolare: a prima vista tutti i suoi figli sono dei geni nel loro campo, vive con un’infermiera e una domestica in una magione che “sembra un tabellone del Cluedo”. Tutto procede per il meglio ad una cena di famiglia quando il vecchio Thrombey decide di fare una sorta di “pulizia” in famiglia: tagliare i viveri a tutti i suoi figli, cosa che secondo il suo punto di vista li renderà “liberi dalla potestà paterna”. Il problema è che il giorno dopo la cena Harlan non si sveglierà più e, sebbene l’ipotesi del suicidio sia la più accreditata presso la polizia, il detective Benoît Blanc non la pensa così, ed eccolo pronto ad indagare interrogando ogni persona sospetta… ovvero, tutti! Da un punto di vista di trama, il film è degno di uno dei migliori casi di Sherlock Holmes ed è davvero ricco di dettagli che potrebbero sfuggire perfino ad un occhio vigile: sappiate però che è possibile mettere insieme i pezzi e scoprire l’assassino se osservate bene lo svolgersi delle sequenze.

 

Ambientazione e coro perfetti

Cena con delitto – Knives Out è un film corale e le difficoltà di portare a schermo un prodotto simile sono sempre in agguato: ad esempio, un attore potrebbe prendere il sopravvento sull’altro sulla scena, involontariamente. Ebbene, possiamo dire che in questo caso non succede nulla del genere: tutti sono davvero protagonisti e non c’è nessuno che prevarichi l’altro. Certo, la figura di Daniel Craig è più spesso a schermo degli altri, del resto è lui che ci guida in questa intricata rete di bugie ed inganni, nonostante il vero protagonista della scena non sia propriamente l’attuale James Bond bensì Marta Cabrera, l’infermiera di Thrombey, interpretata da un ottima Ana de Armas. La scenografia e l’ambientazione sono ricche di dettagli, particolari che per essere assaporati appieno richiederanno più di una visione: stanze ricche di quadri, sedie ed elementi che ci raccontano la vita – e la morte, in questo caso – dello scrittore Thrombey. Non solo dettagli scenici, anche i singoli dialoghi tra i protagonisti sono ottimamente strutturati al punto che un appassionato di gialli potrebbe giungere a smascherare l’assassino prima che lo faccia Craig. Musiche e fotografia sono fantastiche, tanto che sembrano cucite addosso alla trama. Questo è un film che insegna diverse morali, ma ovviamente tutto sta negli occhi di chi lo guarda. Vi strapperà anche diverse risate che smorzeranno un pochino la tensione e saranno le vostre boccate d’aria.

Cena con Delitto: Knives Out

8.5

Il film è un giallo in piena regola, forte di una compagine attoriale davvero di primo ordine, tutto il cast vi poterà in un dedalo di dubbi e bugie che per dipanarle servirà la mente acuta e brillante del detective Blanc (Daniel Craig). Dettagli sparsi ovunque, siano questi nei dialoghi o nelle scene, vi potrebbero anche permettere di giungere alla verità prima della fine.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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