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Coffin Dodgers – Recensione

Milky Tea, è lo studio di sviluppatori con sede a Liverpool che ha creato Coffin Dodgers, gioco di Kart-racing che prova ad inserirsi in questa nicchia videoludica da sempre dominata dalla Nintendo con la serie Mario Kart. Una missione tanto onorevole quanto difficile, visto che la società ha sondato il terreno dei videogiochi soli con quelli per mobile, senza mai aver sviluppato prima su PC o console. Il titolo è uscito inizialmente in versione per PC su Steam, ed è approdato in seguito anche su PlayStation 4 ed Xbox One, ed è proprio la versione su console Sony quella che abbiamo testato. coffin_dodgers_3

Un compromesso col mietitore

Nella calma e tranquilla cittadina di Sunny Pines, qualcosa di estremamente strano sta per accadere. Sette strampalati vecchietti, intenti a godersi gli ultimi anni della loro vita in una calorosa ed accogliente casa di riposo, vengono scelti come vittime dalla oscura signora, “la Morte“. L’ancestrale figura armata come sempre della sua fidata falce, bussa alle camere dei cari anziani, ai quali però non va proprio giù che sia giunta la loro ora. Decidono dunque di giocarsi il tutto per tutto e stringono un patto con il mietitore, e di partecipare a una fiammeggiante corsa di scooter elettrici (“pimpati” per l’occasione) all’interno di tre tracciati disegnati nel simpatico paesino. Come se non bastasse, anche la Morte stessa gareggerà contro i sette temerari vecchietti cercando così di batterli a bordo dello scooter e riscuotere il suo premio alla fine di ogni tappa, prendendo le vite degli ultimi classificati. Tra le note migliori di questo titolo, citiamo la simpatica caratterizzazione dei personaggi, che nel contesto umoristico riesce a cerare spunti simpatici. I sette nonnetti (forse pochi per un roster di in un kart-racing) sono estremamente simpatici, e presentano delle versioni “stereotipate”: un ex giocatore di Softball, uno scienziato, un vecchia modella che ancora crede di essere bella, o dell’anziano amish, un bullo in pensione ed un ex eroe di guerra. Il mietitore trasformerà i corridori più sfortunati in temibili zombie, che parteciperanno anche nelle corse successive. Purtroppo però Coffin Dodgers ha qualcosa che proprio non va, e presenta alcune vistose lacune.coffin dodgers

Una corsa contro la morte

Come vi abbiamo anticipato, Coffin Dodgers presenta più di qualche brutta sorpresa. Il titolo sviluppato da Milky Tea avrebbe potuto raccontarci qualcosa ancora più divertente, se fosse stato meglio concepito in fase di gameplay. Ci si accorge però sin dalle prime fasi di avere per le mani qualcosa di più semplice rispetto ai titoli che conosciamo, non tanto per i gadget casuali che si incontrano nei circuiti, ma sopratutto per lo stile di guida. In questo titolo anche i meno esperti non dovranno quasi mai staccare il dito dall’acceleratore, con un livello di guida lineare senza folli derapate. I nostri vecchietti guidano dei bolidi capaci di rimanere incollati all’asfalto senza troppa preoccupazione, e ci renderemo conto che la difficoltà non è elevata. Purtroppo speravamo che i personaggi si differenziassero, ognuno con le proprie caratteristiche, e siamo rimasti puntualmente delusi. Questi sono praticamente tarati tutti nella stessa maniera, una scelta che a stronca molto la longevità e la varietà del titolo. L’unica differenza arriva una volta finito il titolo, sbloccando la Morte come personaggio giocabile, paradossalmente ancora più semplice da pilotare. C’è la possibilità di modificare e migliorare il nostro scooter, che ci semplificherà ancora di più la vita aumentandone la precisione. Le armi si raccoglieranno rompendo delle casse, e sono per lo più quelle di sempre, come missili, bombe, uno scudo difensivo, ed altro ancora. L’unica arma originale e divertente inserita in questo nuovo titolo è l’UZI, che non gode di un puntamento perfetto, e che può portare a situazioni frustranti anche i giocatori più accaniti. Apprezzabile l’introduzione degli attacchi a corpo corpo, utilizzabili sempre durante le gare, e sarà divertente colpire con il nostro bel bastone della vecchiaia gli avversari troppo vicini, stordendoli. Infine, le gare saranno disseminate di tantissimi elementi aggiuntivi, come ad esempio zombie da investire che renderanno l’esperienza un pochino più caotica.coffin dodgers

Single Player e poco altro

Coffin Dodgers sin dalle prime battute si presenta con menu e grafica completamente minimali, poligoni arcaici e ambientazioni davvero poco dettagliate: sembra che stavolta l’abito faccia il monaco. Nella modalità Open World del gioco, sarà necessario raccogliere il maggior numero di oggetti collezionabili lungo tutta Sunny Pines nel minor numero di tempo possibile. Un contenuto carino che però non serve a molto,  dato che non aggiunge mordente al titolo e sembra essere stato inserito solamente una volta resi conto che il titolo presenta una longevità piuttosto scarna. C’è anche una modalità multiplayer che però sembra essere abbandonata a se stessa: quella che poteva essere una scialuppa di salvataggio, è un’altra occasione gettata alle ortiche purtroppo per il titolo. Trovare una corsa contro altri utenti oggi sembra essere un’impresa, e li dove ce la faremo, sarà daopo un bel pò di tempo. Abbiamo però totalmente apprezzato il multi giocatore in split screen, che permette accanite sfide tra amici con annesse risate, un’esperienza “vecchio stile” che non abbiamo mancato di sfruttare.

Coffin Dodgers

5.3

Coffin Dodgers è un titolo che sicuramente non è riuscito a sopperire la mancanza di giochi del genere per le nuove console. Non è di certo la grafica l'unico comparto negativo, con un gameplay estremamente semplice, che abbatte gli unici momenti di difficoltà con il potenziamento degli scooter. Non è ovviamente tutto da buttare, e la vocazione umoristica riesce a farci sorridere. Il titolo è al momento incompleto, e speriamo che sia la base per qualcosa di superiore nei prossimi anni.

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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