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Coronavirus: Sebastian Stan critica chi continua ad affollare le spiagge

Nonostante le misure adottate per poter contrastare il più possibile il Coronavirus, negli Stati Uniti non tutti sembrano aver preso seriamente la situazione e sono iniziate a circolare in rete numerose foto di spiagge affollate, tra California e Florida. Sebastian Stan, che ha dovuto interrompere le riprese di The Falcon and The Winter Soldier, è una delle tante celebrità che ha espresso il suo parere sui social, criticando duramente i cittadini americani che continuano ad andare in spiaggia nonostante l’emergenza che sta colpendo tutto il mondo.

L’attore, famoso principalmente per il ruolo di Bucky Barnes nel Marvel Cinematic Universe, è intervenuto durante il podcast di Muscles and Fitness ed ha espresso tutta la sua irritazione nei confronti delle persone che continuano ad ignorare le indicazioni delle autorità e a sottovalutare l’emergenza.

C’è stato un meme che girava sui social e mi ha fatto molto pensare alla situazione, ed era ‘I vostri nonni sono andati in guerra e a voi hanno chiesto di rimanere seduti sul divano’. Ho parlato con alcuni miei amici che lavorano nelle forze di polizia e dormono in garage dopo aver lavorato per venti ore al giorno, o di infermieri che tornano a casa e non possono abbracciare i figli perché hanno paura di contaminare le loro famiglie, per poi tornare di nuovo a lavoro. Sento queste cose e rimango sconvolto perché mi rendo conto che poter stare seduto qui è un tale privilegio mentre queste persone si sacrificano per noi. Ma quello che mi fa impazzire è vedere tutte le spiagge di Miami ancora piene di idioti. Mio dio, sono davvero idioti e mi fa irritare perché c’è davvero un problema. Dobbiamo ricordarci che i nostri nonni sono sopravvissuti a cose ben peggiori e possiamo fare la nostra parte senza difficoltà.

Nei giorni scorsi Sebastian Stan ha dichiarato di non avere idea di quando potranno riprendere le riprese di The Falcon anche The Winter Soldier, una delle tante produzioni che purtroppo sono state bloccate a causa della pandemia.

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