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Corsair HS 80 – Recensione delle cuffie per PC e PlayStation

Corsair continua nel corso dei mesi a perfezionare la propria lineup di prodotti per quanto concerne diversi ambiti, dalle tastiere, alle cuffie, ai mouse. Si tratta di articoli dedicati al mondo dei videogiochi che riescono a posizionarsi in diverse fasce per quanto concerne la qualità e – relativamente – il prezzo, tutti legati alla presenza dell’ottimo sistema di iCUE che regola il tutto su PC, fornendo agli utenti un’unica piattaforma con cui interfacciarsi per gestire i dispositivi della compagnia, che si tratti di device interni o esterni ai computer. Questa volta, siamo qui per parlarvi di un nuovo paio di cuffie dell’azienda, le Corsair HS 80, che si presentano in ottima forma sia per quel che concerne il mondo PC sia su PlayStation, vista la loro piena compatibilità, scopriamo quindi tutti i dettagli all’interno di questa recensione.

Comodità al livello successivo

Le Corsair HS 80 si mostrano in una confezione piuttosto elegante, che lascia a casa questa volta la sfarzosità spesso presente per altri prodotti e presenta solo in parte le classiche tinte gialle che contraddistinguono l’azienda. Una volta aperto il tutto troviamo il device ben saldato con la plastica al fine di evitare eventuali danneggiamenti durante il trasporto, al quale si affianca anche un cavo da tipo C (porta delle cuffie) a tipo A per ricarica e utilizzo, assieme al manuale e alla chiavetta utile per sfruttare la funzionalità wireless. Il setup è insomma completo, e non delude sin da subito, ma passiamo quindi a scoprire il piatto forte.

Corsair HS 80

Il prodotto è abbastanza grande, al fine di adattarsi bene o male alle esigenze di tutte gli utenti, e si presenta in maniera abbastanza sobria anche fuori dalla confezione. Non troviamo infatti i classici effetti RGB a colorare il tutto, visto che questi sono presenti solamente per il piccolo logo della compagnia posto su entrambi i padiglioni, nonché completamente regolabili e sincronizzabili con tutti gli altri apparecchi. Dietro al padiglione sinistro sono stati posti anche dei tasti utili per controllare il volume e lo spegnimento manualmente, al fine di accedere al tutto con molta più velocità.

Il dispositivo si presenta con un comparto audio particolarmente buono, che su PC riesce a dare il meglio di sé grazie al supporto al Dolby Atmos (con una licenza gratuita fornita utilizzando le cuffie), e che invece su PlayStation 5 sfrutta il Tempest Engine in maniera simile alle Pulse 3D per fornire un’ottima esperienza di ascolto, sia in-game che per qualunque altra operazione. Nonostante il risultato risulti sempre e comunque ottimo, con l’esperienza cablata si ottiene un suono a 24 bit/ 96 KH, che peggiora a 24 bit/48 KHz sfruttando il meccanismo wireless, in ogni caso ottimo e particolarmente veloce per quanto concerne la connessione con le cuffie e comunque più che ottimo. C’è da specificare in questa recensione delle Corsair HS 80 che abbiamo a che fare con dei driver al neodimio da 50 mm con frequenza di 20 Hz-40.000 Hz, e una batteria integrata in grado di reggere fino a 20 ore, il che risulta quindi perfetto visto che non costringe gli utenti a dover caricare più volte le cuffie nel giro di una singola giornata.

Come accennato, grazie al programma iCUE è possibile sbizzarrirsi nel migliorare le potenzialità del setup e adattarlo alle proprie esigenze, migliorando la qualità di ascolto e quella del microfono integrato. Questo si presenta in ottima forma e offre un risultato davvero professionale, anche se ovviamente non paragonabile a quello di prodotti stand-alone, ma più che azzeccato per le comunicazioni dentro e fuori al gioco, come anche per riunioni varie. Piccola perla, il led luminoso permette di capire quando questo è funzionante o fermo, visto che alzandolo è possibile disattivarlo manualmente.

Corsair HS 80

Qualità e versatilità 

Il primo contatto con le Corsair HS 80 di cui vi parliamo in questa recensione potrebbe non essere dei migliori, per via delle “strane” invenzioni che Corsair ha fatto per migliorare al massimo l’headset in questione. Possiamo assicurarvelo infatti, il tutto è a fin di bene e il risultato finale è ottimo, e nel giro di qualche sessione per fortuna ogni dettaglio diventa normale, ci vuole davvero poco per abituarcisi. Si parte innanzitutto con la chiusura a strappo presente sull’arco principale, la quale risulta particolarmente difficile da padroneggiare le prime volte in cui si cerca di regolare le cuffie. In realtà però, una volta trovato il giusto compromesso, questa contribuisce molto per garantire più comfort e ridurre il carico del peso totale, poco meno di 400 grammi, e regolarle diventa invece molto più comodo.

Il secondo dettaglio riguarda invece i padiglioni, che al contrario della microfibra o della finta pelle sfruttano un tessuto in memory foam, particolarmente comodo sin da subito anche se molto diversi rispetto al classico feeling, e non azzeccato solo all’apparenza. Con l’aumentare delle ore è facile rendersi conto di come questa sia stata un’ottima trovata da parte della compagnia, e una volta fatta l’abitudine diventa anzi difficile tornare all’utilizzo di ulteriori padiglioni più classici.

Corsair HS 80

9.2

Le Corsair HS 80 sono delle ottime cuffie che per un prezzo medio-alto offrono un rapporto qualità prezzo eccezionale, anche se potrebbe essere necessario qualche utilizzo prima di riuscire ad abituarsi alle novità escogitate da parte della compagnia per migliorare l'headset. Sorprende come la qualità risulti ottima grazie alle tecnologie usate su PC, come il Dolby Atmos e iCUE, e non peggiori di certo su PlayStation 5, dove viene sfruttato il Tempest Engine.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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