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CountryBalls Heroes – Anteprima, quando la satira diventa videogioco

Prima di iniziare questa anteprima per CountryBalls Heroes dobbiamo fare una precisazione più che doverosa, visto che il gioco che stiamo analizzando è teoricamente uscito il 18/08/2021, vale a dire diverse settimane fa, tuttavia non è ancora possibile acquistarlo sullo store di Steam. Questo è riprovato dalla pagina ufficiale del gioco che al momento della produzione di questo articolo, presenta una data di rilascio imprecisata come: “in arrivo il prima possibile”. Inoltre, la versione per la recensione che ci è stata fornita, seppur perfettamente funzionante, presenta i contenuti e le campagne multigiocatore momentaneamente bloccate, probabilmente in attesa del via libera dei server. Di conseguenza ci troviamo nella situazione di poter valutare analiticamente le componenti ludiche generali del titolo ma di non poterlo testare in toto, ed ecco perché questa che dovrebbe essere una recensione sarà per il momento un’anteprima di CountryBalls Heroes.

 

Satira e videogames

CountryBalls Heroes è un titolo figlio dei tempi nel mercato videoludico, un gioco che mostra come il media dei videogiochi sia capace di abbracciare e trattare qualunque tematica all’interno dello scibile umano, e in questo caso vi è anche la satira politica, affrontata in modo anche piuttosto brillante. Infatti, il prodotto del piccolo team polacco di Innominate Games è riuscito a farci passare delle ore di sano divertimento grazie all’uso di un’enorme quantità di meme, battute satiriche e riferimenti molto spinosi ai politici contemporanei. Come già accennato in precedenza, in questo titolo si parla di politica e per questo motivo dobbiamo purtroppo fare un’altra doverosa premessa, visto che parliamo di un gioco che per sua natura è molto divisivo per gli utenti che lo proveranno: il black humor, la critica al razzismo e alla politica ultranazionalista sono parte centrale del prodotto, e ne sono l’anima fondante, nonché la maggiore spinta per continuare a giocare.

Inoltre, dobbiamo specificare che la critica degli sviluppatori presentata in questo gioco abbraccia l’intero campo politico internazionale, e non sembra avere pietà per alcuna fazione politica inondando il giocatore con una moltitudine di battute e meme spassosissimi, alcuni a volte che potrebbero persino risultare pesanti per la sensibilità di alcuni player. Siamo chiari, non parliamo minimamente dello stesso livello di geniale follia che è possibile riscontrare in titoli come South Park Scontri di Retti e similari, ma il risultato è comunque più che buono per i contenuti che abbiamo potuto provare. Tuttavia, per assaporare con gusto tutti i doppi sensi, i giochi di parole sporchi e i meme è comunque necessaria una certa conoscenza del mondo politico internazionale e dell’universo di internet.

Countryballs Heroes

Palle, stereotipi, e presidenti con il ciuffo biondo al vento

La storia di CountryBall Heroes è il festival degli stereotipi e della durissima satira politica. Infatti, il gioco ci mette nei panni di una moltitudine di palline con fattezze estetiche che ricordano molto da vicino quelle di alcuni politici estremamente famosi. Probabilmente “l’eroe” più riconoscibile è l’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, facilmente identificabile dal canonico ciuffo biondo al vento e dalle battute razziste e nazionaliste. Ma non mancano personalità celebri come la Cancelliera Tedesca Angela Merkel (che è anche una simpaticissima boss), il presidente cinese Xi Jinping, Stalin e tantissimi altri. Insomma, ci sono critiche per tutti con il tipico uso dell’parossismo e delle situazioni fuori di testa. I protagonisti infatti, sono in guerra fra loro per ottenere il controllo di determinati territori in un universo fantapolitico a metà fra il mondo internettiano di Reddit pieno zeppo di meme e uno fantasioso alla Final Fantasy.

La satira però non si perde nei luoghi comuni più beceri ma arriva a citare anche specifiche azioni percepite come “comiche” dagli sviluppatori. Ad esempio sono citate la scelta di innalzare il proverbiale Muro con il Messico da parte degli U.S.A, la guerra al terrorismo e le vittime civili, la soppressione dei diritti civili per i civili cinesi ad Hong Kong, l’uso del veleno Noviciok russo, etc. Insomma, gli sviluppatori ci sono andati giù pesanti, anche e soprattutto con la loro terra natia, la Polonia alla quale è dedicata tutta una campagna. Quest’ultima mostra una nazione incapace di imporsi con le altre potenze internazionali e quindi facile vittima di scherzi e burle, ma allo stesso tempo inutilmente vanagloriosa.

A questo proposito dobbiamo precisare che la campagna Polacca ha un mordente molto inferiore rispetto a quella sulla politica U.S.A, almeno per noi. Questo perché moltissimi retroscena e meme sono comprensibili soprattutto a chi conosce la politica nazionale polacca a differenza di quella con Trump che è invece più riconoscibile per ovvi motivi d’importanza internazionale.

Countryballs Heroes

Un gioco di ruolo a turni non esattamente brillante

Da un punto di vista del gameplay in questa anteprima per CountryBalls Heroes, ci siamo trovati dinanzi a un gioco di ruolo a turni con un’impostazione che ricorda molto alla lontana quelle dei già citati primi Final Fantasy (e vicino ancor di più ai classici giochi tattici a turni) ma che è stato arricchito anche da una lievissima componente strategica. I vari politici protagonisti si muoveranno quindi sul mondo di gioco con una quantità limitata di punti azione, e cercheranno di ottenere nel minor tempo possibile il controllo di risorse, mentre affronteranno in battaglie a turni i propri avversari internazionali con lo scopo di far vincere i propri ideali indipendentemente da quanto questi possano essere estremi o folli.

Questo ovviamente apre le porte a un’innumerevole ondata di commenti e battute simpaticissime che accompagnano il giocatore per tutta la durata dell’avventura e che aiutano a limitare il costante senso di ripetitività che potrebbe imperversare dopo le prime ore di gioco. Da un punto di vista ruolistico infatti, almeno per i contenuti che abbiamo potuto provare in questa versione, non abbiamo potuto vedere una grande varietà di situazioni o una complessità degna di nota e già dopo qualche ora il senso di già visto durante gli scontri si fa sempre più presente. Da un punto di vista ludico quindi non raggiungiamo punte altissime, anche se speriamo che per il fantomatico vero giorno di lancio di questo prodotto, gli sviluppatori avranno avuto il tempo di migliorarlo anche solo in parte.

countryball heroes

Parliamo infatti di un sistema a turni nel quale i nostri eroi schiereranno le proprie pedine su un piano di gioco composto ad esagoni. Ogni unità ha la possibilità di muoversi o attaccare nel proprio turno, e dispone di un numero limitato di vite, una volta perse tutte l’unità verrà persa in modo definitivo e sarà necessario acquistarla nuovamente presso i centri di reclutamento. La diversità estetica fra i personaggi è piuttosto ben riuscita e spessissimo sono presenti riferimenti e critiche al colonialismo occidentale o alle dittature orientali; come per esempio le truppe americane “desiderose di portare la democrazia dove il petrolio abbonda” o le truppe cinesi che invece non vedono l’ora di schiacciare le libertà individuali con riferimenti indiretti al caso di Hong Kong e della minoranza degli Uiguri. Il sistema è molto spassoso sulla carta, ma dall’applicazione non perfetta, visto che esistono due sole vere classi principali differenti, quelle per il combattimento a distanza e quelle da corpo a corpo. Non molto quindi per strutturare un vero e proprio gioco di ruolo.

CountryBalls Heroes si è quindi mostrato in questa peculiare sede a metà fra la recensione e l’anteprima come un prodotto con alti e bassi. Se è innegabile il fascino che gli sviluppatori sono riusciti a creare con la riuscitissima satira politica, il gameplay che sorregge la componente ludica non è allo stato attuale al passo con il resto delle componenti della produzione. In attesa di un rilascio ufficiale e di poter finalmente provare anche il multigiocatore e le campagne specifiche, vi consigliamo comunque di tenere d’occhio questo titolo, perché nonostante i difetti, è un prodotto in grado di mostrare ancora una volta che i videogiochi siano uno strumento d’espressione artistica, adatto a qualsiasi tipo di tematica, anche a quelle più spinose come la satira politica.

Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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