NewsVideogiochi

The Dark Pictures Anthology House of Ashes: tutto quello che sappiamo dopo il video gameplay

Durante la giornata sono state rivelate nuove informazioni e un video gameplay del terzo titolo appartenente alla The Dark Pictures Anthology, ovvero House of Ashes. La nuova avventura grafica dalle tinte horror sarà disponibile in una non precisata data del 2021, e arriverà su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X ed S, la famiglia di Xbox One e su PC.

Dopo un Man of Medan che ha lasciato l’amaro in bocca ai giocatori, e un Little Hope che sembra aver risollevato un po’ la questione, il terzo titolo dell’antologia di Supermassive Games e Bandai Namco ci porterà fino in Medio Oriente, dove esploreremo un labirinto sotterraneo cercando di sfuggire ad antiche creature sovrannaturali.

Come annunciato pochi giorni fa, oggi è stato mostrato un nuovo video gameplay del gioco, che ci ha fornito diverse informazioni aggiuntive su quello che sarà il nuovo titolo dello studio. Il video gameplay di House of Ashes proposto nell’articolo è il first look appena pubblicato sul canale Youtube di Bandai Namco Entertainment Europe, ed è stato presentato dal Game Director di Supermassive Games, Will Doyle.

Come i titoli precedenti, il gioco si avvarrà delle principali caratteristiche della Dark Pictures Anthology: ogni titolo di questa collezione infatti è ispirato a storie, leggende, e anche fatti tratti dalla realtà, e soprattutto offre ai giocatori la possibilità di approcciare come vogliono, in solitaria o con gli amici, in remoto oppure seduti l’uno accanto agli altri e passandosi il pad.

Il gioco è ambientato nel 2003 dopo la fine della guerra in Iraq, dove le forze speciali sono alla ricerca di potenziali armi nascoste tra i deserti arabi. I protagonisti saranno come sempre 5, e sprofonderanno nel sottosuolo a causa di un terremoto. Ciò che verrà scoperto però, è qualcosa che potenzialmente si rivela molto più pericoloso delle armi di cui erano alla ricerca: un antico tempio Sumero sepolto appartenente al regno di Akkad, ma soprattutto le sovrannaturali creature assetate di sangue che lo abitano.

Questa volta quindi la storia da cui la Dark Pictures Anthology prende ispirazione ha le radici nel passato, portandoci nel 2250 Avanti Cristo in Mesopotamia. Il tempio dove il gioco è ambientato è realmente esistiti, eretto da un altro personaggio storico: Naram-Sin, il sedicente sovrano dell’impero divino di Akkad. Egli fece infuriare gli dei saccheggiando il tempio di Enlil, il Dio della terra, del vento e delle tempeste, e per questo attirò sul suo popolo una maledizione, ed eresse il tempio per placare la loro ira e indurli a cancellare la maledizione. Con le sue suppliche ignorate, il regno cadde e il tempio sprofondò nel deserto.

Nel gioco sarete braccati quindi da due tipi di nemici, quelli dal basso e dalle tenebre, e quelli dall’alto, gli umani. Il solo modo per salvarsi la pelle, sarà farsi amici i propri nemici. “Il nemico del mio nemico è mio amico”.

Dopo l’introduzione storica, sono stati presentati i cinque personaggi del gioco, tra cui Jason Kolchek e Nick Kay che sono i protagonisti della parte di gameplay mostrata alla fine della presentazione. Durante la presentazione dei personaggi, abbiamo anche notato alcuni interessanti riferimenti storici, come la scrittura cuneiforme su alcuni muri, o la statuetta di Pazuzu, demone che secondo la mitologia Babilonese era il re degli spiriti malvagi dell’aria.

La storia narrata metterà come sempre il giocatore di fronte a dei dilemmi morali, dove si scontreranno lealtà, dovere e fiducia, e allo stesso tempo si dovranno compiere delle scelte importanti, soprattutto sulla collaborazione, sul pensare in modo egoistico o altrustico. Dopo tutto il nemico comune è un’intera nidiata di creature sconosciute, e pensare solo a sé stessi potrebbe essere una scelta avventata.

Le meccaniche saranno molto familiari ai giocatori, ma sono state fatte determinate modifiche in base ai vari feedback ricevuti coi primi giochi, come ad esempio una migliore precisione della torcia, e ancor di più la telecamera, ora a 360 gradi. Inoltre sono stati aggiunti anche dei livelli di difficoltà, in modo da rendere l’esperienza più personale ai giocatori (che spesso in modo discordante hanno definito troppo facili o troppo difficili i QTE ndr).

L’atmosfera sarà una delle parti fondamentali, con scenari claustrofobici alternati a scorci molto più ampi e solenni e misteriosi. Tra le fonti di ispirazione sono stati nominati tre film in particolare, ovvero Alien, Predator e The Descent, mentre sul piano della letteratura la fonte maggiore d’ispirazione è stato Lovecraft, con il libro Alle Montagne della Follia.

In fine, ma non per importanza, è stato dichiarato che House of Ashes sarà il primo titolo della Dark Pictures Anthology che sarà ottimizzato per le console Next Gen, cosa decisamente gradita e che ci rende ancora più curiosi di vedere quale sarà la resa finale.

Fonte:
Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche