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Dead Space Remake avrà microtransazioni? EA fa chiarezza

Era solo naturale che dopo l’ultimo EA Play il publisher ci avrebbe dato molto di cui parlare, ma il remake di Dead Space ci porta a chiedere se le microtransazioni faranno capolino. Dopo averle viste nel terzo capitolo della serie, del resto, la loro potenziale presenza preoccupa molto i fan di Isaac Clarke e (ostile) compagnia.

Abbiamo parlato giusto un attimo fa di Dragon Age 4, che rimane uno dei pochi punti interrogativi scoperti rimasti. In quel caso, il publisher ha optato per un no-comment, ma l’insider Jeff Grubb (che ha anticipato proprio questo remake, come ricordiamo nell’articolo) ipotizza un possibile 2023 come anno di uscita.

In quanto alle possibili microtransazioni del remake di Dead Space, invece, EA si è dimostrata molto più ciarliera, per non dire foriera di buone notizie. Se l’ipotesi di dover pagare qualcosa di tanto in tanto vi preoccupasse più degli alieni, il produttore Phil Ducharme ha dichiarato quanto segue ad IGN:

Stiamo cercando ciò che può venire preso ed iniettato nuovamente nel primo gioco da un punto di vista puramente retrospettivo. Stiamo anche imparando dai nostri errori commessi in passato come le microtransazioni, che per esempio non intendiamo implementare nel nostro gioco.

Dead Space

Nel clima odierno, vedere “microtransazioni” ed “errori” nella stessa similitudine da parte di un publisher multimilionario è tremendamente rinfrescante. Questa conferma compensa ampiamente l’elefante in salotto, ovvero la non trascurabile mancanza di una data di uscita definitiva per il titolo.

Il gioco è attualmente in sviluppo per PS5, PC ed Xbox Series X/S, ma questo è l’unico dettaglio saliente che conosciamo. Il progetto intende dare una nuova mano di vernice al classico survival horror spaziale sviluppato da Visceral Games, di cui alcuni membri faranno da consulenti per il remake.

Ambientato centinaia di anni nel futuro, il gioco ci riporterà nei panni dell’ingegnere Isaac Clarke a bordo della nave da miniera UGS Ishimura, ormai piena di creature non-morte note come necromorfi.

Fonte:
Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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