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Deathloop – Anteprima, l’infinito sentiero di proiettili di Arkane

Sono molte le domande che ruotano attorno al futuro di Bethesda ora che la compagnia – e i suoi team interni – sono divenuti parte integrante dell’ecosistema Xbox, ma nel mentre non bisogna dimenticare che diversi titoli già in sviluppo giungeranno nelle nostre case in tempi relativamente brevi, e tra questi figura anche l’intrigante Deathloop, di cui vi parleremo in questa nostra anteprima.

La produzione targata Arkane Studios ha infatti saputo incuriosire innumerevoli videogiocatori e, per quanto il posticipo dell’uscita abbia colpito duramente il pubblico, le aspettative dietro alla produzione sono ancora altissime. Dopotutto, dai creatori di opere quali Dishonored e Prey, non possiamo che aspettarci il meglio del meglio.

Cercasi assassino provetto

Partiamo con le (poche) basi narrative che per ora ci sono state offerte. Impersonando i panni di un capace assassino chiamato Colt, ritrovatosi con la non semplice missione di sgominare una pericolosa organizzazione criminale armata fino ai denti, denominata AEON Program, verremo catapultati nell’isola di Blackreef, dove però un inspiegabile loop temporale ci terrà prigionieri; qualche veloce esperimento e ci renderemo infatti subito conto che le ultime 24 ore si stanno ripetendo senza sosta. Neanche l’abbraccio della morte sarà sufficiente a farci fuggire da quest’incubo, visto che nel caso in cui dovessimo venir eliminati finiremmo solo con il risvegliarci a inizio giornata, costretti a vivere l’ennesimo loop.

Non tutto è perduto, però, visto che un modo per spezzare l’infinito ciclo sembra effettivamente esistere; infatti, nel caso in cui dovessimo riuscire a eliminare tutti gli otto bersagli principali della AEON – i cosiddetti Visionari -, potremmo finalmente tornare a casa. Partendo da questa semplice premessa, avrà così inizio la nostra avventura, la quale punta tutte le sue carte sulla più totale libertà d’approccio possibile. Sostanzialmente, in-game dovremo semplicemente eliminare tutte e otto le personalità di spicco presenti sull’isola entro un tempo limite – ovvero le 24 ore della giornata in corso – e, ovviamente, senza morire. Quello che a prima vista potrebbe sembrare un compito particolarmente semplice nasconde in realtà un livello di sfida tarato verso l’alto dove solo i giocatori più abili potranno sperare di avere la meglio.

Esplora, combatti, muori, ripeti

Complice un level design delle ambientazioni di prim’ordine, potremo infatti eliminare i nostri bersagli nel modo che più si adatterà alle nostre preferenze, il tutto nella consapevolezza che ogni nostra azione avrà delle conseguenze ben precise: puntare su un approccio stealth potrebbe infatti permetterci di raggiungere l’obiettivo di turno senza correre rischi, ma al primo passo falso potremmo venire velocemente accerchiati ed eliminati, mentre una tattica più sparacchina potrebbe evitarci inutili sorprese indesiderate una volta giunti al nostro bersaglio. Inoltre, ognuno dei nostri obiettivi non se ne resterà semplicemente immobile in un punto aspettando di essere crivellato, ma possiederà una sua IA che lo porterà a spostarsi continuamente a seconda delle sue mansioni e ad alzare la guardia nel caso in cui dovessimo farci notare.

Eliminare uno dei capi dell’AEON potrebbe infatti spingere gli altri membri dell’organizzazione ad aumentare le proprie difese, accerchiandosi di uomini fidati e posizionandosi in luoghi particolarmente difficili da espugnare; oppure, ancora, potrebbe capitare che la nostra corsa alla carneficina faccia entrare nel panico un qualche bersaglio, portandolo a commettere un fatale errore che sarà nostro compito sfruttare al meglio. Per fare un esempio pratico, il team di sviluppo a spiegato che alcune delle personalità dell’AEON, una volta messe alle strette, potrebbero cercare riparo nel nascondiglio di un altro dei nostri obiettivi, fattore che ci renderà più semplice scoprire dove il nemico si nasconda e, soprattutto, che ci aiuterà a rientrare nei “tempi stabiliti”. Riuscire a eliminare uno a uno tutti bersagli designati, muovendoci continuamente da una parte all’altra della mappa e occupandoci nel mentre di tutti gli ostacoli che ci si pareranno innanzi sarà infatti un compito praticamente impossibile e sarà quindi nostro compito capire, un loop dopo l’altro come, sfruttare al massimo ogni situazione e passo falso del nemico per avere definitivamente la meglio. A ben vedere, è proprio in questa ricerca di perfezionismo che potremmo identificare il cuore pulsante di Deathloop, un’avventura che ora dopo ora ci spingerà a imparare situazioni, abitudini e comportamenti del nemico per gestire al meglio ogni istante concessosi prima che il loop temporale si ripeta.

deathloop anteprima

Sempre secondo quanto dichiarato dal team, il gioco sarà suddiviso in quattro livelli principali, ognuno dei quali varierà a sua volta a seconda dell’ora: mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera. Muoversi in un ambiente al mattino invece che nel pomeriggio avrà ripercussioni concrete sul level design, visto che alcuni percorsi e attività saranno disponibili solo alle prime luci del Sole e non al pomeriggio, e altri viceversa. Arkane Studios ha infatti parlato di dozzine di variabili che andranno a impattare concretamente sulla struttura ludica, così che ogni nuova run possa sempre offrire qualcosa di diverso. Obiettivo ultimo del team è insomma quello d’incentivare l’utente a improvvisare con tutto ciò che gli verrà offerto, una condizione che a quanto pare si è portata dietro un’altra scelta particolarmente rilevante. In Deathloop non sarà infatti possibile salvare né tantomeno saranno presenti checkpoint, seppur al momento non è ancora chiaro come il tutto andrà legandosi alle caratteristiche ludiche che stanno alla base della produzione.

Braccati nell’oscurità

Come per ogni FPS che si rispetti, anche Deathloop offrirà un gran numero di armi utilizzabili (alcune piuttosto classiche, altre molto meno), potenti bocche da fuoco a cui andranno ad affiancarsi anche tutta una serie d’intriganti poteri soprannaturali che si riveleranno perfetti per salvarsi nelle situazioni più disperate. Volendo spendere qualche parola in più sui poteri, questi verranno sbloccati ogni qualvolta che uccideremo i Visionari, e nel caso in cui dovessimo uccidere lo stesso bersaglio più volte nel corso dei vari loop, anche i nostri poteri otterranno degli utili upgrade. Quella che andrà così concretizzandosi sarà un’esperienza estremamente varia è divertente, perfetta sia per chi ama muoversi nell’ombra, lontano da occhi indiscreti, sia per chi preferisce caricare a testa bassa verso il nemico ad armi spianate. Ad arricchire ancor di più la produzione trova poi posto Julianna, vera e propria nemesi del nostro “eroe” il cui compito sarà proprio quello di tenere al sicuro le varie personalità di spicco dell’AEON Program. Ciò andrà traducendosi in un formidabile avversario che, potendo far uso di armi e abilità simile alle nostre, tenterà continuamente di metterci i bastoni tra le ruote.

deathloop anteprima

Julianna, inoltre rappresenta anche il core della modalità multiplayer dell’opera, visto che attivando le funzionalità online del gioco permetteremo ad altri utenti di prendere i panni della pericolosa assassina per tentare d’eliminarci, un vero e proprio “sistema” a invasioni in stile Dark Souls che potrebbe rendere le varie partite ancor più avvincenti e indimenticabili. A chiudere il cerchio ci pensa uno stile artistico di prim’ordine dove un’ottima diversificazione degli ambienti e un cel-shading particolarmente ben sfruttato promettono di regalare alcuni scorci indimenticabili. Mancano ancora diversi mesi all’uscita di Deathloop nei negozi – attualmente atteso su PlayStation 5 e PC per il 14 settembre 2021 – ma quanto mostrato finora fa sicuramente ben sperare; se il buongiorno si vede dal mattino, la nuova creatura targata Arkane Studios potrebbe rivelarsi una delle più grandi sorprese del 2021.

Luca Di Carlo
Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.

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