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Deponia – Recensione, l’avventura grafica di Daedalic arriva su Nintendo Switch

Daedalic Entertainment è nota per le sue avventure grafiche e tra tutte, quelle che hanno avuto maggior successo possono riassumersi nei capitoli facenti parte dell’apprezzatissima serie Deponia. Uscito inizialmente su PC nel 2012, il primo episodio di questa tetralogia è poi arrivato su PlayStation 4 nel 2017. Oggi, però, siamo qui per parlarvi della versione Nintendo Switch di quest’opera- che stranamente mantiene il titolo originale del gioco e non adotta l’adattamento italiano utilizzato fino ad ora, ovvero Fuga da Deponia  – e per raccontarvi la nostra esperienza sulla console ibrida della Casa di Kyoto. Iniziamo dunque la nostra recensione! Siete pronti a fuggire da Deponia ancora una volta?

Fuga da Deponia

Il protagonista della nostra avventura è un giovane ragazzo di nome Rufus che insegue assiduamente il suo sogno: riuscire a fuggire da Deponia, ormai diventato un pianeta-discarica, e raggiungere la città galleggiante di Elysium dove vive la classe sociale più elevata. Il nostro bizzarro eroe però non è ben visto da chi lo circonda e viene continuamente emarginato. Effettivamente Rufus ne combina di tutti i colori e tra un’esplosione da una parte e un furto dall’altra non fa che inimicarsi sempre di più i suoi concittadini. Il ragazzo non è neanche benvisto dalla sua ex fidanzata Toni, che però continua ad ospitarlo, né da Wenzel, che dovrebbe essere il suo migliore amico ma che tenta sempre di denigrarlo e imbrogliarlo.

La nostra esperienza parte proprio da uno degli innumerevoli tentativi di fuga di Rufus che però, questa volta, sembra rivelarsi efficacie. A bordo di un razzo costruito utilizzando i rifiuti trovati in giro per la città, il giovane riesce a raggiungere una nave volante diretta ad Elysium. Qui incontra una ragazza di nome Gal, ma prima che ci si possa presentare come si deve, entrambi vengono lanciati giù dal mezzo. Tornato alla città discarica, Rufus scopre che la donna è svenuta e decide quindi che sarà lui a salvarla. Il nostro eroe capisce anche che è proprio Gal la chiave per raggiungere Elysium e promette di riportarla a casa, ovviamente non senza un tornaconto personale.

La trama del titolo è decisamente intrigante, grazie soprattutto al personaggio principale che affronta la sua avventura con il giusto cinismo e umorismo. Non mancano inoltre tante battute divertenti che rendono l’avventura decisamente piacevole. Salvo un rallentamento nella narrazione verso metà gioco, la trama del titolo è piuttosto scorrevole. Nelle 10 ore necessarie per completare l’avventura sarete portati a interagire con decine di personaggi, tutti ben caratterizzati tranne per alcune rare eccezioni.

Rufus il tuttofare!

Parlando di gameplay, come in qualsiasi punta e clicca a caratterizzare l’avventura sono sicuramente gli enigmi. Per procedere sarà infatti necessario risolvere vari rompicapi che, vi avvisiamo, non sono per nulla banali. Sotto questo punto di vista Daedalic ha fatto uno splendido lavoro: il titolo regala infatti dei puzzle complessi, che difficilmente riuscirete a portare a termine al primo colpo e neanche dopo vari tentativi a dirla tutta. Questo è dovuto soprattutto alla stravaganza che caratterizza l’intero titolo. All’inizio questa situazione andrà a disorientarvi in quanto potrebbe sembrarvi come se gli enigmi non seguissero un vero e proprio schema logico, ma in realtà dovrete utilizzare una chiave di lettura totalmente differente da quella tipica, per cercare una soluzione assurda che normalmente non riuscireste neanche a immaginare.

Per risolvere i rompicapi sarete portati a interagire con una moltitudine di personaggi e oggetti. Parlando di questi ultimi, essi saranno comodamente trasportabili grazie all’inventario al quale è possibile accedere in ogni momento tramite la pressione di un pulsante. Proprio da questa schermata è poi possibile combinare alcuni oggetti, dando vita alle combinazioni più assurde che abbiate mai visto. Per quanto riguarda invece l’interazione con i personaggi, essa si basa principalmente sui dialoghi e ce ne sono veramente a bizzeffe. Dialoghi su dialoghi caratterizzeranno totalmente l’avventura e anche quelli che possono sembrare inutili o di contorno potrebbero in realtà nascondere indizi per la risoluzione dell’enigma.

Abbiamo trovato i comandi della produzione su Nintendo Switch davvero buoni anche se, ovviamente, non raggiungono i livelli di un mouse. Muovere Rufus, accedere ai menu, interagire con oggetti e personaggi si è rivelato molto comodo anche da Joy-Con seppur, dobbiamo ammetterlo, in alcuni rompicapi abbiamo rimpianto l’utilizzo del mouse che si sarebbe sicuramente comportato meglio. Il team tedesco propone tutto sommato un’avventura grafica che si adatta perfettamente alla portabilità di Switch. Il titolo dà di fatto il meglio di sé proprio in modalità portatile, ma si comporta egregiamente anche collegato alla TV.

Da Deponia a Elysium

Uno dei punti di forza di Deponia è sicuramente il comparto tecnico. È innegabile che dal punto di vista stilistico il titolo di Deadalic sia stato realizzato perfettamente. Giocando vi immergerete in un mondo a metà tra lo steampunk più classico e un futuro distopico, caratterizzato da montagne e montagne di rifiuti che però, grazie soprattutto a un’ottima tecnica di disegno, può regalare scorci mozzafiato. Non possiamo negare di esserci fermati spesso a osservare la qualità dei disegni delle ambientazioni e Deponia è quindi decisamente promosso sotto questo punto di vista. Le animazioni si rivelano ancora il tallone d’Achille del team di sviluppo, che purtroppo peccano di fluidità. Ci siamo inoltre imbattuti in alcuni bug come oggetti dello scenario riprodotti due volte – proprio a causa delle animazioni non proprio buonissime – o addirittura personaggi di cui non veniva caricato il modello 2D.

Parlando infine del comparto audio, siamo rimasti parzialmente delusi dalla colonna sonora che è realizzata molto bene ed è particolarmente azzeccata per il titolo, ma l’abbiamo trovata piuttosto assente nel corso dell’avventura, di fatto assistendo a molteplici fasi in-game senza che si accennasse neanche a una nota. Non possiamo poi che premiare il doppiaggio del gioco, completamente in italiano, che grazie a un’impeccabile interpretazione riesce a non annoiare nonostante la miriade di dialoghi.

Deponia è decisamente un buon titolo, che mette in scena un’ottima trama, nonostante alcune fasi un po’ più noiose. Gli enigmi da risolvere sono complessi, assurdi e richiedono una buona dose d’impegno per essere risolti. Sicuramente va lodato il comparto tecnico che, al netto di alcuni bug, ci porta ad attraversare ambientazioni fantastiche. Il gioco, infine, sfrutta bene i comandi di Nintendo Switch, salvo alcune eccezioni legate a determinati puzzle. L’opera è dunque consigliata a chiunque abbia voglia d’immergersi in una narrazione articolata che si dirama in ben quattro capitoli, di cui potrete leggere la recensione a breve.

Deponia

7.5

Deponia arriva finalmente su Switch e lo fa riproponendo ciò che avevamo già visto su PC, senza nessuna aggiunta, ma anche senza alcuna mancanza. La trama rimane il punto di forza del titolo, insieme ai complessissimi enigmi che il protagonista deve risolvere nel corso del gioco. Lo stile grafico della produzione non potrà non conquistarvi, anche se sono presenti alcuni piccoli bug e le animazioni non sono realizzate troppo bene.

Francesco Samperna
Nato nel mai troppo lontano 2002, la sua immensa passione per i videogiochi nasce quando prende in mano per la prima volta il Dualshock 2. Amante dei titoli action, è sempre alla ricerca di nuovi e luccicanti trofei di platino. Tra una partita e l'altra trova comunque il tempo per un po' di sano binge watching!

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