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Destiny 2: Ombre dal Profondo – Recensione, rievocare i fantasmi del passato

Che il titolo di Bungie abbia vissuto nel tempo un susseguirsi d’alti e bassi è innegabile, non sempre per mancanze di qualità, più per una pressione costante e incessante delle richieste della sempre folta community (molte delle quali tuttavia fondate). Destiny, con il record di essere il brand “altalena” più longevo di questa generazione di console (e ora anche PC), ha visto arrivare questo primo ottobre il nuovo DLC “Ombre dal Profondo“, che non solo va a continuare le vicende dei guardiani nel nostro sistema solare, ma rappresenta anche un punto di svolta sotto molteplici punti di vista. Quello più importante e slegato dal gameplay stesso è la fine della collaborazione di Bungie con Activision Blizzard, che ha portato dei cambiamenti radicali alla gestione di moltissime questioni, dalle piattaforme su cui fruire del titolo fino all’inserimento di un pass stagionale acquistabile con l’argento. Non ci troviamo chiaramente di fronte ad una rivoluzione della portata di quella vista tra l’anno 3 di Destiny e Destiny 2 vanilla, ma l’importanza di essa vi è quasi paragonabile.

Chi Muore si Rivede…

…Ma anche chi non muore. A fare la sua comparsa per la prima volta dopo gli avvenimenti legati ad Oryx nel primo Destiny è infatti Eris Morn, la guardiana sopravvissuta agli orrori dell’abisso dell’Alveare, e che ora riesce a sfruttare parte della loro magia per servire il viaggiatore. Tuttavia, la situazione in cui si trova fin da subito non è delle più felici. Inviata sulla Luna da Ikora tempo prima, viene in contatto con una strana piramide posta all’interno della Fortezza Scarlatta, e sembra che un nuovo tipo di alveare ne stia traendo benefici. In questo contesto sono proprio i morti che fanno ritorno, delle figure rosse dalle fattezze fantasmatiche che infestano gran parte dei luoghi della luna… e le persone. Infatti Eris sarà continuamente tormentata dal fantasma di Eriana e non solo. Senza procedere oltre nelle informazioni, vi possiamo dire che i giochi saranno tutt’altro che chiusi, con un finale delle vicende enigmatico e totalmente aperto.

Senza fare nomi importanti, questa breve ma indispensabile storia vi farà tornare indietro nel tempo, soprattutto se avete giocato Destiny nella sua interezza, scatenando un fattore nostalgia a dir poco gradito (anche se i più maligni lo hanno già bollato come mancanza di fantasia ndr). Il festival dei ritorni non è ancora finito, perché a farsi vivi sono anche i Vex, che risvegliatisi dal torpore si catapulteranno proprio sulla luna con dei portali d’invasione, strettamente legati ad alcune delle attività aggiunte con Ombre dal Profondo.

Rinnovato

Anche se un assaggio ci era già stato dato con il nuovo grande aggiornamento di qualche giorno prima della release, Ombre dal Profondo ci ha portato grosse novità sul piano della gestione del personaggio per quanto riguarda le armature, le armi, le modifiche annesse e i tipi di potenziamento. Ora le armature (definite “Armature 2.0”) posseggono una sezione di slot chiamata “energia”, nella quale applicare le varie modifiche possedute. Chiaramente ogni pezzo che andremo ad applicare avrà un costo diverso in energia, e sarà quindi indispensabile sbloccare più slot pagando con materiali, lumen e frammenti, fino a raggiungere un massimo di 10. Non finisce qui, perché il nostro livello sarà sì determinato dal valore medio della difesa delle parti di armatura (tra l’altro, salire fino al livello 900 partendo dal 750 di deafult sarà una volata, ma da li in poi fino al level cap sarà la solita faticaccia) ma mobilità, disciplina, intelletto, recupero e così via saranno variabili per ogni pezzo d’equipaggiamento, con ogni singola voce raffigurata in modo numerico e con il totale segnalato in evidenza. Per le armi, invece, oltre ai potenziamenti standard per aumentare il grado delle vostre bocche da fuoco (fino al grado 10 che le rende prodigiose), è presente un alloggiamento vuoto dove potrete installare una modifica, con effetto in descrizione.

Tra i nuovi oggetti che troveremo e che saranno legati alle attività sulla luna ci sono frammenti fantasmatici e nuclei fantasmatici, che ci daranno accesso alle “essenze“, ovvero delle imprese con diversi obiettivi da raggiungere per avere in premio armi o armature specifiche.

Sul piano del gameplay tuttavia ci ritroviamo di fronte ad un paio di piccole introduzioni molto particolari:

  • Il Manufatto Stagionale: va a posizionarsi subito sotto all’involucro dello Spettro nella schermata di personalizzazione ed equipaggiamento e come da nome durerà per tutta la stagione; aprendo la finestra di analisi è possibile scegliere dei contenuti  e delle modifiche tra quelle che si sbloccheranno man mano che l’esperienza si accumulerà. Ripristinabile.
  • Mossa Finale: equipaggiabile come le emote e come gli emblemi, le mosse finali sono una novità assoluta. Quando i nemici minori e medi saranno rimasti con poca salute, premendo il tasto R3 (prendendo quello di deafult su PS4) sarà possibile effettuare la mossa finale per metterli definitivamente K.O. Attenzione però, anche durante le brevissima scena subiremo dei danni se verremo colpiti, e saremo leggermente vulnerabili perché non potremo difenderci o scappare. Cambiarla equivale solamente ad una mossa più spettacolare esteticamente, non esistono di diversa potenza.

Attività

Il crogiolo e le sue modalità sono state rigestite in toto, così come l’assegnazione dei premi per le taglie dedicate allo Stendardo Di Ferro. Gradito l’inserimento di un paio di mappe e le nuove playlist, con modalità stuzzicanti. Le attività introdotte invece sul PvE sono diverse, ma non eccessive: arriva l’Offensiva Vex, una sorta di serraglio legato anche a delle taglie di Ikora per ottenere delle armi non male; presenti anche le cacce agli incubi (pure a livello Maestro) e l’incursione “Giardino della Salvezza“, che tra gioie e dolori si è rivelato all’altezza delle aspettative solo in parte. In ogni caso l’annata che ci aspetta è lunga, e come di consueto Bungie non mancherà di supportare i giocatori ogni volta con nuovi contenuti (stavolta anche rafforzati dalla presenza del pass stagionale).

Destiny 2: Ombre dal Profondo

8

Ritornare in carreggiata non è sempre facilissimo, e Destiny 2: Ombre dal Profondo è riuscito in gran parte a farlo. Anche se la strada per gridare alla vera rivoluzione è ancora lunga, e potrebbe richiedere mesi di contenuti e novità, la strada imboccata da Bungie sembra quella giusta. La rigestione del crogiolo e una spiccata vena nostalgica sono i fattori che più hanno fatto gola ai giocatori di vecchia data, mentre le ricompense offerte dal pass hanno inevitabilmente attratto gli affamati di loot.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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